TENDENZE Generatore addio, è arrivato il superalternatore
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IN DIRETTA DAL METS DI AMSTERDAM – Dieci anni di ricerca e dieci milioni di dollari spesi. La vittoria overall del DAME (il premio che ogni anno al METS, la grande fiera degli accessori di Amsterdam, viene assegnato da una giuria di giornalisti e addetti ai lavori “top” alle aziende che hanno saputo stupire nel campo degli accessori, dei componenti e degli impianti) se la sono meritata davvero i ragazzi di Triskel Marine: si sono inventati Integrel, una sorta di superalternatore che “minaccia di mandare in pensione” il caro vecchio generatore indipendente.
La premessa di partenza è che i motori marini diesel funzionino generalmente in una regione molto poco efficiente della propria curva di potenza. C’è quindi una buona quantità di “energia di riserva” che può essere sfruttata per la generazione di nuova energia. Lo stesso vale per i generatori marini alimentati a gasolio. Questi devono essere dimensionati rispetto ai massimi picchi di carico e, pertanto, in funzione a un regime normale sfruttano tra lo 0 e il 25% della capacità.
L’elettricità prodotta tanto dai generatori convenzionali (quanto dai motori principali) quando le barche sono all’ancora è molto “costosa” e in termini pratici questo si traduce in un’autonomia piuttosto ridotta per un data capacità di carburante.
Per contro, pare che l’energia elettrica fornita da Integrel sia prodotta in maniera 5-10 volte più efficiente. La quantità di capacità di riserva disponibile nel motore principale di una barca è tale che l’alternatore Integrel (da 9kW) può essere utilizzato già con dei piccoli motori da 30 cavalli.
COME FUNZIONA?
Il cuore del sistema è costituito da un alternatore ad alta potenza da 48 V montato nell’alloggiamento – sempre previsto – per l’installazione di un secondo alternatore. Per permettere a quest’ultimo di essere quanto più grande possibile, il sistema integra un regolatore esterno con raddrizzatore incorporato, che converte l’uscita trifase dell’alternatore a 48 V DC. Questa viene infine trasmessa a una batteria da 10 kW, progettata. a detta dell’azienda, per durare dieci anni.
Un sofisticatissimo software monitora e regola costantemente l’energia prodotta, ottimizzandola in considerazione di due condizioni distinte – in navigazione e in rada. Un elemento chiave della funzionalità del sistema consiste nel ridimensionamento automatico sia della capacità di carico a basso regime che al massimo dei giri.
IL VIDEO ESPLICATIVO
https://youtu.be/p6jMN2HTlmc
Voi dovrete esclusivamente limitarvi a controllare periodicamente le condizioni delle cinghie di trasmissione dell’alternatore, per le quali è prevista una durata di diverse centinaia di ore.
Il sistema Integrel è più costoso di un generatore indipendente, ma sul lungo periodo garantisce – a detta dell’azienda – costi di gestione più ridotti sul lungo termine, maggiore comodità e maggiore affidabilità.
A breve vi parleremo di tutti i vincitori di categoria del DAME (ci sono anche aziende italiane)…
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