Il videoracconto che Andrea Fanfani ci ha inviato da Città del Capo, dove è ormeggiato al sicuro con la sua Tatì, un Marchi 47 del 1976 progettato da Carlo Sciarrelli, è da godersi tutto d’un fiato. (la foto non si riferisce ai fatti raccontati nel video ed è puramente indicativa)
Andrea, che ha 50 anni ed è milanese, era partito ad Agosto da La Rochelle per la Longue Route, un giro del mondo in solitario senza scalo e “senza fretta” (è l’omaggio che il compianto Guy Bernardin aveva deciso di rendere a Moitissier per il 50esimo anniversario dal suo giro del mondo). Vi avevamo raccontato la sua storia QUI.
E’ arrivato fino in Sudafrica, poi se l’è vista davvero brutta, come ci racconta nel video. Vento con raffiche oltre i 70 nodi, onde che, a detta di Andrea, arrivavano all’altezza dell’albero di Tatì (18 metri). La barca si è sdraiata a 90° quattro volte!
Ora ha preso una decisione: rientrerà in Mediterraneo risalendo l’Atlantico, rinunciando alla navigazione nei mari del sud e a Capo Horn (“Ma sono felice così, non ho rimpianti, in fondo mi aspettano almeno ancora due mesi e mezzo di navigazione!”).
Grande Andrea, ti aspettiamo al VELAFestival di Santa Margherita (2-5 maggio) così ci racconti la tua avventura!
COSI’ MI SONO TROVATO IN MEZZO ALLA TEMPESTA
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1 Comment
OK Andrea !
Grande marinaio che sa quando si e quando no.
Non c’è altro da aggiungere.
Buon vento