Storie dalla Route du Rhum – VIDEO Il “rito della chiusa”
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Ci siamo quasi. Mi tocca sgomitare come un pazzo tra la folla per arrivare in una posizione decente alla chiusa che separa il porto di Saint Malo al mare aperto. E’ il giorno antecedente la partenza della Route du Rhum (traversata atlantica in solitario di 3.542 miglia da Saint Malo a Pointe-a-Pitre, in Guadalupa).
E’ il giorno del “rito della chiusa”. Qui le imbarcazioni con il minor pescaggio (principalmente Class40, Multi50 e alcuni Ultim) devono passare per uscire dal porto. Si inizia alle 13.03 e si finisce alle 4.45 del mattino. Comandano le maree: si riempie la chiusa, si serra l’apertura del bacino e si apre quella che dà sull’oceano.
Le barche aspettano in fila, per decine e decine di minuti. In teoria, la situazione dovrebbe essere tutto tranne che spettacolare. Noiosissimo. Barche ferme, in una chiusa. E invece. Invece è un caos indescrivibile, con migliaia di persone che si ammassano sulle banchine, urla, applausi, addetti che distribuiscono le bandiere della Bretagna, gruppi di percussionisti della Guadalupa che picchiano duro, ritmato.
Mi ricordano i tamburi del bellissimo film di Francis Ford Coppola, Apocalipse Now. I tamburi che accrescono la tensione e diventano un tutt’uno con il battito del cuore. Per molti dei 123 skipper, ne sono convinto, è proprio così.
Domani, alle 14, inizia la loro avventura. La navigazione, come vi abbiamo anticipato, si annuncia molto, ma molto impegnativa. E possiamo sentirlo, il battito del loro cuore.
Si apre la chiusa: il primo a uscire è l’Ultime Use it Again di Roman Pilliard, seguito a ruota da tanti Class40, tra cui Made in Midi del grande Kito de Pavant e Enel Green Power del nostro Andrea Fantini.
Ora gli onori della folla, poi, come nei vecchi cartoni ambientati in Transilvania, dove tutti salutano dalle finestre l’eroe che va al castello di Dracula ma appena si incammina si chiudono dietro alle scuri, il silenzio completo.
Questa è la Route du Rhum. La transatlantica delle transatlantiche.
Eugenio Ruocco
(foto di apertura di Sabina Mollart Rogerson)
QUESTO IL VIDEO DALLA BANCHINA DELLA CHIUSA
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Uragano Bertelli, è rivoluzione in Luna Rossa: Gradoni, Tita e Ugolini sono i nuovi timonieri
Tutti aspettavano un suo commento, una sua presa di posizione, è arrivata a 24 ore dalla finale persa contro Britannia e, come spesso accade, non è banale: Patrizio Bertelli da Barcellona, incontrando la stampa italiana alla base di Luna Rossa,
Coppa America donne, le ragazze terribili di Luna Rossa sono già in testa
Ha preso il via a Barcellona la Woman Puig America’s Cup, la serie di regate degli AC40 riservate agli equipaggi femminili. Scoppiettante subito l’esordio delle ragazze di Luna Rossa che hanno regatato bene e sono in testa alla classifica, con
Luna Rossa, il giorno dopo brucia ancora: l’analisi di una sconfitta che fa male
Vogliamo partire da una premessa: il Giornale della Vela vuole ringraziare Luna Rossa per averci regalato un’altra volta un sogno. Siamo sicuri che ieri e oggi in Italia ci siano state tante persone che si sono avvicinate al mondo della
Luna Rossa, l’impresa non arriva: inglesi in Coppa America 60 anni dopo
Serviva una giornata perfetta a Luna Rossa Prada Pirelli, un’impresa sportiva, per ribaltare il 6-4 contro Britannia e Ben Ainslie e conquistare il diritto di sfidare Team New Zealand nella finale di Coppa America. L’impresa però non è arrivata, dopo