Naufragio del Bright, si infittisce il giallo: spunta un cargo pirata

Il giallo si infittisce e il “caso del Bright” potrebbe diventare un affare internazionale. Da una dichiarazione di Rosa Cilano, moglie di uno dei due scomparsi del Bright, Aldo Revello (l’altro è Antonio Voinea) dei quali non si ha nessuna notizia dal 2 maggio scorso (LEGGI QUI), emerge un nuovo possibile scenario.

Come riportato da La Nazione, Rosa Cilano avrebbe ricevuto un messaggio enigmatico, che ha riaperto la vicenda: “Il Bright è naufragato per effetto della collisione con un cargo. Me lo ha riferito una fonte attendibile“.  A rafforzare le dichiarazioni della donna l’avvocato Egidi che sta seguendo il caso: “Il caso Bright è ancora in indagine e non ritengo opportuno al momento rilasciare dichiarazioni senza confrontarmi con la Procura”. Un dossier di denuncia è stato infatti presentato ufficialmente alla Procure della Repubblica. Il profilo dal quale è stato mandato il messaggio alla Cilano su facebook risulterebbe però come un fake, usato dal presunto testimone per celare la propria identità.

Gli interrogativi ovviamente restano molti, a cominciare dal fatto che una collisione di giorno, in una situazione di buon tempo, con il Bright che era comunque dotato di un AIS ricevente e si presuppone con almeno un uomo di guardia un pozzetto, resta un evento improbabile anche se non impossibile. Il secondo interrogativo è quello iniziale, ovvero la scarsità di resti della barca ritrovati, che nell’ipotesi di una collisione con un cargo con la presenza di numerosi detriti e frammenti, avrebbero dovuto essere notevoli. Il giallo però resta aperto e potrebbero essere rivelati a breve nuovi dettagli.

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