Bandiera belga addio dall’1 gennaio 2019. Ecco cosa è successo

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A partire dall’1 gennaio del 2019, per poter registrare una barca in Belgio, e battere bandiera belga, occorrerà che la proprietà sia almeno al 50% di un cittadino Belga o di un residente sul territorio
. Abbiamo cercato di saperne di più su quella che potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione tra tutti i diportisti, contattando Mauro Righetti dell’Agenzia Nautica Sea Way, che ha fatto le pulci alla “Gazzetta Ufficiale” belga (Moniteur), dove all’articolo 5 della legge del 17 luglio sta scritto quanto sopra.

O SEI BELGA, O ABITI IN BELGIO, O ADDIO
“Dall’1 gennaio del 2019”, esordisce Righetti, “gli italiani che vorrebbero la tanto ambita Lettre de Pavillon, ovvero il permesso belga di navigare con la propria barca in mare, non potranno più farlo. Cosa è successo? In Belgio avevi due opzioni: la prima era ottenere questo permesso con cui battere bandiera belga (si rinnovava ogni cinque anni, con bonifico via telematica: restituivi la vecchia bandiera e te ne davano una nuova), la seconda era l’immatricolazione della barca, con cui potevi navigare anche nelle acque interne belghe.

Per questa seconda ipotesi, serviva essere residenti in Belgio. Ora con la nuova legge, per iscrivere la barca al registro belga (quindi, sia con immatricolazione che con Lettre de Pavillon), occorrerà che la proprietà sia almeno al 50% di un cittadino Belga o di un residente sul territorio”.

I VANTAGGI DELLA BANDIERA BELGA
Una bel problema perché sono tantissimi i diportisti italiani che hanno scelto la bandiera belga perché, rispetto a quella italiana, non si viene soffocati da burocrazia e controlli. Racconta Righetti: “non c’è bisogno di un certificato di sicurezza, non si è passibili di ispezioni dagli enti certificatori, le dotazioni di bordo sono stabilite sulla base del buon senso di chi va per mare e ci sono vantaggi anche sulla compravendita di un’imbarcazione con bandiera belga, perché non viene richiesta la registrazione dell’atto presso l’Agenzia dell’Entrate, con un bel risparmio di soldi”.

SOLUZIONI ALTERNATIVE?
Una soluzione – temporanea – potrebbe essere rappresentata da un rinnovo anticipato della Lettre de Pavillon entro l’1 gennaio: la nuova legge belga, che avrà comunque bisogno di un decreto attuativo per entrare in vigore, non avrà efficacia retroattiva. Quindi se un diportista batte bandiera belga da tre anni, può mandare la richiesta di rinnovo e se tutto va bene potrà andare avanti ancora cinque anni prima che sia costretto a cambiare paese di bandiera.

“Non mi sento di consigliare questa soluzione”, dice Righetti, “perché i tempi della burocrazia belga, pur veloci, prevedono alcune settimane di attesa, e visto che siamo in ottobre, non vorrei mai che chi avesse inviato la richiesta di rinnovo anticipato se la veda rifiutare per decorrenza dei termini, vedendosi di fatto ‘annullare’ gli anni che ancora lo separavano dalla scadenza dei canonici cinque anni”.

C’è qualche soluzione oltre al ritorno alla bandiera italiana (magari sperando che la burocrazia venga snellita?), magari con bandiere che non prevedano l’obbligo del certificato di sicurezza? “Stiamo cercando di capirlo anche noi”, conclude Righetti: “paesi extraeuropei a parte (che presentano comunque maggiori costi di gestione della pratica), la scelta migliore per chi deciderà di rimanere con bandiera comunitaria, al momento, sembra essere Malta”.

BANDIERA OLANDESE? NO!
E la bandiera olandese? “Niente, anche quella non è una soluzione percorribile, non viene più emessa per i cittadini italiani, a seguito della querelle politica che si era innescata quando lo scorso giugno a nave tedesca Lifeline ha preso a bordo 226 immigrati che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo. Posseduta e gestita dall’organizzazione tedesca Mission Lifeline, navigava sotto la bandiera dei Paesi Bassi ma è stata respinta dalle autorità italiane”. Mauro Righetti ne parla approfonditamente qui: chi ha ancora bandiera olandese può batterla fino alla scadenza del periodo che intercorre tra un rinnovo e l’altro (due anni). Probabilmente il governo belga, intimorito dal caso olandese e dalla possibilità di registrazione delle navi da parte delle ONG (se una barca batte la bandiera di un paese, a bordo si è soggetti alle leggi di quel paese), ha optato per la più prudente delle ipotesi: “chiudere i rubinetti”.

QUI IL LINK ALLA LEGGE IN QUESTIONE PUBBLICATA SULLA GAZZETTA BELGA

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25 commenti su “Bandiera belga addio dall’1 gennaio 2019. Ecco cosa è successo”

    1. Buonasera Alfredo, in teoria fino al 2021 è a posto, non dovrebbe esserci provvedimenti dall’efficacia retroattiva come spiegato nell’articolo. C’è anche l’opzione rinnovo anticipato per guadagnare due anni ma deve farlo il 31 dicembre e potrebbe essere rischioso! Cordiali saluti e buon vento!!

  1. La mia bandiera scadrà il 31/03/19 . Cosa mi consigliate?? La legge riguarda solo le nuove immatricolazioni o tutti quanti??

    1. Buongiorno Giancarlo, in teoria, se lei rinnova anticipatamente la bandiera entro la fine del 2018, potrà utilizzarla fino al 2023… ma deve calcolare i tempi delle pratiche. Viceversa se decide di non fare nulla, il 31 marzo dovrà – se non cambiano le cose – battere una nuova bandiera (nel pezzo è spiegato). Cordiali saluti! la Redazione del Giornale della Vela

  2. Buongiorno, la settimana scorsa ho acquistato un imbarcazione con bandiera Belga, ma per motivi logistici concludero il tutto entro meta novembre (spero). Sono Cittadino Croato e volevo mantenere comunque la bandiera in oggetto facendo il passaggio di proprietà visti i costi irrisori, Secondo il vostro parere ciò è possibile o mi ritrovo nei casini di dover poi comunque riimatricolarla in italia????

    Grazie

    1. Buongiorno, in teoria se i tempi sono rispettati, non dovrebbero esserci problemi… quando poi scadranno i cinque anni di bandiera belga, allora, dovrà decidere quale nuova bamdiera battere

  3. non è una soluzione percorribile, non viene più emessa per i cittadini italiani: sarebbe discriminatorio.in quanto cittadini europei .

  4. Buona sera,
    un amico mi dice che sarebbe uscito decreto attuativo che prevede solo un domicilio in Belgio, quindi una interpretazione attenuata della norma.
    avete notizie al riguardo?

  5. Roberto de Varda

    Buon giorno
    Ho voluto seguire il vostro consiglio di cercare di rinnovare in anticipo la” LETTRE DE PAVILLON” belga della mia imbarcazione a vela che scadrebbe il 26/11/2020, quindi con due anni in anticipo. Ho provato in tutti i modi di entrare nel relativo sito con le mie credenziali e con quelle della imbarcazione, ma invano.
    Ho quindi scritto una e- mail direttamente in Belgio chiedendo spiegazioni sul motivo per cui nono potevo rinnovare la mia licenza di navigazione. Il giorno successivo mi è arrivata la risposta ufficiale del Ministero della Navigazione ( funziona così anche in Italia vero? ) nelle quale mi informavano che il rinnovo può essere richiesto solo TRE MESI prima della scadenza e non prima. Nulla veniva aggiunto sul futuro per gli stranieri che attualmente hanno la bandiera belga. Saluti

  6. Roberto Tedoldi

    Buongiorno, dopo aver letto il vostro articolo ho deciso di anticipare il rinnovo della bandiera belga che ha come scadenza aprile 2019, non ho avuto alcun problema, anzi ho scoperto che comunque la richiesta di rinnovo andrebbe effettuata almeno tre mesi prima della scadenza, ho effettuato la richiesta dal sito della motorizzazione belga ed inviato il documento di bandiera in data 5 novembre 2018, oggi 27 novembre controllo sul sito lo stato di avanzamento della mia pratica e vedo che è già stata accettata ed è in fase di stampa del nuovo documento.
    Per entrare sul sito bisogna registrarsi nuovamente, inserendo il nominativo e la mail usati in precedenza.
    Saluti

    1. buongiorno sig. Tedolti, vorrei anch’io passare a bandiera belga. Secondo lei se inoltro la pratica oggi giovedi 6 dicembre sono ancora in tempo perchè sia accettata? mi puo’ gentilmente dire come ha fatto a fare il tutto? su che sito ecc? grazie fin d’ora della sua colalborazione.

  7. Buongiorno, penso che sia troppo tardi, mancano poco più di 20 giorni alla fine dell’anno, comunque io avevo fatto tutto da solo, il sito del ministero dei trasporti Belga è semplice, sul sito web si può fare tutto http://www.mobilit.belgium.be consiglio di scegliere la lingua francese poi cliccare sui seguenti link nell’ordine. navigation, navigationdeplaissance, bateau, lettredepavillon. Cliccare su “demandez votre lettre de pavillon en ligne o demandez votre immatriculation en ligne” Il problema è che poi i documenti richiesti vanno spediti per posta ad uno degli indirizzi elencati, e con le feste di mezzo sarà veramente dura. Normalmente occorre un mese.
    In bocca al lupo.

  8. Buongiorno e buon anno e buon vento, io ho la bandiera Olandese, ma a quanto risulta non è una bandiera, ma solo un’iscrizione a un’associazione sportiva, a parte il fatto che sarebbe una truffa fatta dal governo olandese e dall’agenzia che effettua le pratiche di cosiddetta immatricolazione, per quanto riguarda l’assicurazione RC, è da considerarsi valida o si rischia di non essere coperti?
    GRAZIE, Mauro

  9. Vittorio Malingri

    La lobby delle agenzie di pratiche in Italia è un cancro enorme da sempre. Gente che vive facendo documenti, che la gente si potrebbe fare da soli, si è resa indispensabile e ha diffuso la falsa percezione che non se ne possa fare a meno. Una patente di motorino per 14enni va dai 300 in su, se onesti se no 450, quando in motorizzazione ne spendi molto meno della metà. Inoltre sono potentissimi sul variare leggi e alzare polveroni inutili che alla fine riportano sempre a loro.
    Questa è l’enesimacazzata mortale e perche? Perché ce l’hai piccolo, perché non ti funziona a dovere e allora?…invece di comportarti da uomo e creare anche qui un opportunità per la gente, di essere “liberi”, scegliere secondo interesse dell’utente e non del burocrate con l’appoggio dello stato che ci lucra, scelgi di comlicxare òla vita a tutti. Non è proprio un inezia. Comunque attentissimi, che può essere una bufala o non se ne farà nulla. I francesi ci hanno provato subito, anni fà, e non ci sono riusciti.
    La solita manica di coglioni, un ennesimo regalo ai burocrati. Invece di diventare come loro o meglio, per attirare clienti nel proprio registro nazionale si rompono i coglioni a quelli che il mondo lo sanno fare funzionare davvero. E con la solita spocchia italiana alludendo a regole non tanto sicure.
    Per conoscenza di tutti le dotazioni non sono mai quelle belghe italiane o francesi, ma quelle richieste dallo stato in cui si naviga e bisogna essere precisissimi se no la legge belga ti mette dentro e butta via la chiave.
    Qual’é lo stato con un regolamento di sicurezza più sfigato. costoso e fantozziano?. Il nostro. La zattera con omologazione Italiana costa quasi il doppio delle altre ed è immensamente meno efficiente, pesante da adoperare, rompipalle e costosa a controlli. Questo perché uno, che non ha mai visto il mare, ha deciso che dentro ci dovevano essere tutta una serie di cose, che in tutti gli altri paesi stanno un sacco di emergenza. Per cambiarle e rimetterle a data basta aprire il sacco, in cui tra l’altro si possono mettere tantissime altre cose veramente utili. Per questo le revisioni delle zattere straniere sono meno ravvicinate e per questo quando si revisionano quelle italiane vengono aperte con cautela sfilato il pacchetto da cambiare e col cavolo che vengono rigonfiate e piegate tutte le volte ma solo ogni due, come tutti gli altri.
    Quando sarete li a pagare 2000 euro di notaio per un a barca da 15000 euro pensateci bene, perché al resto del mondo basta una scrittura privata e se proprio ci vuoi andare dal notaio ti costa max 100 euro. Quando scoprirete che una pratica in capitaneria italiana dura mesi e nel resto del mondo 3 giurni pensateci. Una volta a me il15 dicembre, dalla capitaneria di spezia mi hanno detto che era Natale e che Matale finiva il 15 gennaio. Bene io in una settimana mi sono aperto una azienda altrove ho fatto una bandiera altrove e già che c’ero, e mi sono girati cosi tanto i coglioni. ho anche cambiato cittadinanza e soprattuutto non ho mai più voluto tornare in italia se non per trovare i parenti. In questi anni ho lavorato onestamente e sono gli unici della mia vita in cui sono riuscito a riesparmiare e mettre via dei soldi per le cose di cui abbiamo bisogno tutti: casa, educazione dei figli, rilanciare il lavoro, ecc..
    Figli di puttana, bastardi, mezze seghe della vita, sono tornato italiano da due anni, con tutto quello che comporta di cui. la più grave è il cervello della gente. Oramai in pappa senza più possibilità di ritorno,. Indottrinati a tal punto da credere che chiunque viva in modo diverso da una tassazione che raggiunge picchi del 70%, se conti benzina, alcool, acqua, ecc e ive su tutto, sia uno stato delinquente.
    No, ragazze e ragazzi i delinquenti sono tutti qui e sono gli stessi che all’estero approfittano di cose perfettamente legali, peccato che non è legale qui e soprattutto non dichiararle.
    Non devo nulla a questo paese, NULLA DI NULLA..e ho dato tantissimo. Bandiera straniera for ever, se no passiamo direttamente al Jolly Roger.
    Tu burocrate del cazzo schiavo delle agenzie di pratiche : MUORI FIGLIO DI TROIA

  10. ho una barca a vela barberis show 29 vorrei adottare la bandiera polacca pare che oggi sia la sola alternativa e fattibile ed e affidabile grazie

  11. Sto per acquistare una imbarcazione a vela usata (ha + di 10 anni) battende bandiera belga.
    Ho mia figlia che risiede in Belgio, potrei rinnovare l’immatricolazione con bandiera belga? semmai intestandone la proprietà il 50% a lei?

  12. Ho mia figlia che risiede stabilmente in Belgio.
    Posso intestare il 50% a lei quindi rientrerei nella nuova normativa. Ma conviene ancora l’immatricolazione belga?

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