PROVATA. Sun Odyssey 410, quando comfort e prestazioni si incontrano

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Se fino ad oggi la scelta era tra la comodità e prestazioni, Jeanneau, con il nuovo Sun Odissey 410 nella versione Performance da noi testata, vuole strizzare l’occhio a entrambe. Siamo saliti a bordo di una delle imbarcazioni di 43° Parallelo, società di charter con base a Scarlino, accompagnati dallo skipper Sorin dell’Amore.

Il Sun Odissey 41 Performance stupisce fin da subito. L’albero in alluminio è più alto di 20 cm rispetto alla “sorella non performance”. La barca è estremamente bilanciata, tanto da poter lasciare tranquillamente la ruota del timone, senza che questo cambi la rotta di un solo grado.

I timoni a doppia pala sospesa, le boccole autoallineanti ed i cavi in tessile rendono eccellente la morbidezza della timoneria, ne migliorano la sensibilità ed il controllo, facendo provare a chi è al timone la sensazione di essere al comando di un vero e proprio “derivone”. Lo scafo è molto agile e risponde in modo repentino a quella che è la volontà del timoniere, non dimostrando affatto i suoi 7900 kg di dislocamento a vuoto.

Tutte le manovre sono rinviate in pozzetto in modo molto efficace ed insieme alla presenza di un winch elettrico ed il bow-thruster rendono la conduzione e la manovra dell’imbarcazione molto facile anche in solitaria. Interessante è la posizione del rimando del barber del fiocco. La sagolina che lo regola, sostituendo l’avanzamento e la retrocessione del carrello del fiocco, è rimandata alla parte più poppiera del pozzetto, davanti la timoneria e non a centro barca come è usuale in altre imbarcazioni.

Questo ci permette di avere massima possibilità di regolazione delle vele, senza allontanarci dalla postazione di comando. La sagola del rollafiocco invece è stata rimandata sulla tuga, nel blocco di strozzatori del winch elettrico e non verso il pulpito di poppa. Questo agevola di gran lunga la manovra di rollaggio della vela in solitaria, eliminandone, naturalmente, la fatica. www.jeanneau.com/it-it/

TUTTI I NUMERI A VELA, I DETTAGLI DEGLI INTERNI E I NUMERI DELLA BARCA SUI PROSSIMI NUMERI DEL GIORNALE DELLA VELA

 

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Classic IOR: Dick Carter, una matita d’eccezione 

Con le clamorose vittorie del Rabbit, di Tina e di Optimist, la seconda metà degli anni settanta vede l’ascesa fulminea di un nuovo progettista, una figura a suo modo geniale, ma comparsa nel panorama senza apparente ragione. Del resto, lui