Columbus 2021, parla Testuzza: “Per la Coppa America siamo pronti a lavorare giorno e notte”
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Doveva essere una conferenza stampa rivelatrice quella del Salone Nautico di Genova per la seconda sfida italiana in Coppa America, Columbus 2021, in realtà le nubi all’orizzonte non sono state sciolte del tutto. A restare granitica sembra la convinzione dei protagonisti, Aldo Cingolani (Presidente di Bertone Design) su tutti, che la sfida si farà.
Andiamo con ordine. Cingolani ha confermato che il team ha avviato le procedure per l’iscrizione, inviando le certificazioni ufficiali riguardanti lo Yacht Club Imperia, procedura fondamentale per stabilire se lo Yacht Club ha i requisiti necessari per potere presentare la sfida. Non si parla ancora però del versamento ufficiale del milione di euro, da pagare entro il 30 novembre, per essere realmente iscritti alla Coppa America di Auckland 2021. Il budget dichiarato è, per ora di un minimo di 50 milioni di euro, ma il sindacato spera di raggiungere quota 80 milioni, una cifra “sufficiente” per poter essere un team competitivo.
Annunciato anche il primo sponsor, la Coldwell Banker Italy, branca italiana del colosso americano nel mondo dell’intermediazione immobiliare, presente in 51 stati con più di 3.000 uffici e 80.000 agenti.
Cingolani ha dichiarato che Columbus 2021 sta trattando con Team New Zealand per acquistare il pacchetto base del progetto dell’AC75, che verrà poi sviluppato dal team di progettisti Columbus, dentro il quale avranno un ruolo cruciale due Università, e con il riferimento a Milano e Torino sembra chiaro che verrà coinvolto il Politecnico.
Per quanto riguarda il team resta il mistero più totale. Aura Nobolo, che cura la comunicazione del team, ha dichiarato che lo skipper c’è e verrà annunciato a breve. L’equipaggio dovrebbe essere a forte trazione australiana, e aussie dovrebbe essere anche lo skipper. Questo perché una delle anime del team, l’avvocato di K&L Gates Simon Salter, velista con esperienza in Coppa America, è per l’appunto australiano.
Maurizio Testuzza di Adria Sail (scopri chi è QUI), che si occuperà di costruire le due barche per il team (una che servirà da laboratorio, la seconda quella definitiva) ci ha assicurato che la sfida c’è e che l’obiettivo di varare la barca per giugno 2019 o giù di li è credibile: “Per una campagna di Coppa America siamo disposti a lavorare giorno e notte perché ciò accada, anche con tripli turni. Le maggiori difficoltà saranno a livello progettuale”.
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