Prosegue l’esilarante viaggio goliardico nella terminologia marinaresca, “demolita” scherzosamente dal nostro Adriano Gatta: ecco a voi il Vocabolario Semiserio del Velista…
CORONA
Viene indossato dal proprietario della barca in occasioni mondane, nei Marina più alla moda del Mediterraneo.
Non crediamo abbia qualcosa a che fare col mondo della vela ma, essendo nato in prossimità di un lago si presume sia salito a bordo, almeno, di una barca a remi.
navigare necesse est, vivere non necesse (Plutarco)
CORONAMENTO
Si dice di un sogno.
Nel caso dell’A. quello di prendere una barca a vela e andare in giro per le isole d’Italia (per ora).
CORPO MORTO
ogni battuta spiritosa, di ‘sti tempi di migranti del mare, diventerebbe soltanto volgare e macabra…….
CORRENTE (vedi foto)
Metonìmia(o metonimìa) di cavo elettrico.
Si usa dire al ragazzo del Marina al quale lanciate il cavo elettrico subito dopo aver terminato l’ormeggio: ” mi attacchi la corrente ?” spesso scordando il “ Per favore”. Ricordiamoci anche di quelli che, mentre noi ci divertiamo, lavorano. Per Favore.
Grazie.
CORRERE
Attività ludica che, spesso, viene praticata dai velisti che, dopo aver trascorso vari giorni in mare rannicchiati ed anchilosati al timone, sentono la necessità di Correre.
Viene praticata solitamente lungo le banchine dei porti e spesso con gli auricolari per estraniarsi completamente dal mondo frenetico del porto.
La musica ascoltata più frequentemente è “ (Sittin’ on) The dock of the bay” di Otis Redding. Anche perché, di solito, dopo poche centinaia di metri, si segue il consiglio dato dal cantautore Statunitense.
CORREZIONE
Si usa farla nel caffè con liquori di vario tipo e di varia gradazione alcoolica.
Varia a seconda delle zone del Mediterraneo nelle quali si naviga: Grappa per l’alto Adriatico, Mirto in Sardegna, Amaro del capo nel Cilento, Averna in Sicilia e via discorrendo.
È d’uopo, essendo, sia il caffè che gli alcoolici, degli emetici, bere il caffè corretto a barca ormeggiata per evitare il mal di mare.
CORVETTA
Giovane volatile di sesso femminile, di colore nero, meglio nota in latino come Corvus Monedula o Taccola.
I lettori si chiederanno che c’azzecca con la vela. Ci sono due motivi:
C.Q.R.
Tipo di ancora a forma di vomere, il cui nome è l’abbreviazione fonetica della parola inglese «secure»; dal ridotto ingombro e dalla buona tenuta in particolare con sabbia e fango, è assai diffusa sulle imbarcazioni da diporto come ancora primaria.
L’A. ha ritenuto opportuno dare la definizione reale di questo termine in quanto ne va della sicurezza nell’ancoraggio. E anche perché non è riuscito a trovare nulla di spiritoso in queste tre lettere dell’alfabeto.
CROCETTA
Molto più frequente sulle auto che sulle imbarcazioni, è una piccola croce che normalmente viene appesa allo specchietto retrovisore dell’automobile.
Non essendo disponibile tale accessorio sulle barche è raramente usata o, tuttalpiù, viene appesa all’albero.
Può essere tenuta a portata di mano per essere impugnata durante un fortunale quando non si sa più a che santo votarsi.
CROCIERA
Per l’Autore, anche se continua, saltuariamente, a fare regate, è il modo migliore per andare in barca perché, durante la crociera, a differenza delle regate, è consentito l’uso della vela assistita.
CUCCETTA
Piccolo ricovero per animali; generalmente cani, che, ormai sempre più spesso, vengono portati a bordo delle imbarcazioni a vela.
Senza chiedere loro cosa ne pensano e se soffrono il mal di mare……(Onorevole Brambilla permettendo….)
CONTINUA…
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CHI E’ L’AUTORE DEL VOCABOLARIO SEMISERIO DEL VELISTA Adriano Gatta, bresciano DOC, classe 1956, free-rider, alpinista, ex nazionale di judo, appassionato di fotografia (sono sue le foto che corredano il racconto), collabora da tempo con il Giornale della Vela. Da anni va a zonzo per il Mediterraneo con il suo Sun Odyssey 40 Bravo Papà 3
Le tue informazioni non verrano mai cedute a terzi
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