Vino, birra e alcolici a bordo: ecco come sceglierli (senza esagerare)
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Prosegue il nostro viaggio alla scoperta di tutti i segreti per diventare un cambusiere provetto e gestire al meglio le risorse alimentari della barca. Nella prima puntata vi abbiamo parlato del profilo migliore da tenere per occuparsi della cambusa, evitando litigi e rispettando gli spazi altrui, nella seconda abbiamo stilato una lista di cosa avere in cucina per essere superaccessoriati, nella terza come e dove stivare i cibi, nella quarta i trucchi per la conservazione di frutta e verdura.
GLI ALCOLICI A BORDO
Ora ci occupiamo di quello che non deve mancare mai a bordo: le bevande alcoliche. Avete capito bene, non fate i bacchettoni. E non fate finta di non conoscere la storia di Chichester che dopo il suo giro del mondo pronunciò la mitica frase: “Ogni sciocco potrebbe fare il giro del mondo a vela, ma ci vuole un marinaio con gli attributi per riuscire a farlo da sbronzi”. Ovviamente c’è anche un’altra regola, che vi consigliamo caldamente di rispettare: “Mai bere prima del tramonto”.
IL VINO
Come abbiamo già visto nella prima puntata, le bevande alcoliche sono un must per tutti quelli che navigano: la loro scelta è legata ad alcuni criteri importanti. Primo dei quali è la stagionalità: per le loro caratteristiche organolettiche (ovvero colore, profumo, gusto e retrogusto) e di livello alcoolico, ad esempio, i vini da preferire durante le crociere estive sono quelli bianchi e leggeri, che di norma vanno serviti freddi.
Oltretutto, sono quelli che garantiscono accoppiamenti ottimali con i piatti a base di pesce, molluschi, crostacei, verdure e carni bianche, ed in generale con piatti di cottura rapida e con i sughi poco strutturati. In alternativa si possono poi stivare anche dei vini rosati che sono varianti dal gusto sicuramente più sfizioso e fruttato. Con queste etichette comunque è possibile realizzare accoppiamenti interessanti con pietanze gustose a base di pesce, pastasciutte con sughi delicati, salumi leggeri. Chi ama il vino rosso per la barca scelga comunque quelli meno impegnativi per la gradazione alcoolica e che possano essere serviti insieme alle carni rosse o a quelle di maiale.
LE BIRRE E I SUPERALCOLICI
Diversa la questione relativa alla birra che è innanzitutto considerata un prodotto estivo e dissetante al di là dei suoi abbinamenti alimentari e che per questo viene scelta e bevuta molto in estate. Tra le birre più adatte alla navigazione ci sono comunque quelle a bassa fermentazione, di tipo “lager”, delle quali fanno parte le classiche chiare “pils” o le tedesche, sempre bionde e più forti “bock”.
Non male anche scegliere le birre più corpose, le cosiddette “ale”, che sono quelle realizzate con processi di alta fermentazione e nelle quali è più presente il lievito. Sono in genere birre inglesi, come le amare e poco alcooliche “bitter”, o belghe, come le famosissime “trappiste” quelle che sono prodotte in base a antichi disciplinari d’abbazia. Si tratta di bevande più forti e corpose ma che, nonostante questa loro caratteristica, benissimo si sposano, fredde, a piatti ricchi di grassi e di carne. Molto bevute nelle stagioni calde e adatte anch’esse al consumo in barca sono poi le birre di frumento (ovvero birre ad alta fermentazione caratterizzate dall’ampio uso nella loro ricetta di frumento insieme al malto), note come “weiss”, cioè bianche, perché il loro colore è di un giallo più chiaro e pallido rispetto alle bionde normali.
Per quanto riguarda infine i superalcolici, questi grazie proprio alla loro alta gradazione non danno problemi di conservazione e quindi vanno scelti, nel caso li si voglia portare in crociera, in base ai propri gusti personali o all’uso da farne nella preparazione di cocktail.
IL VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA CAMBUSA PERFETTA CONTINUA…
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