Quest’estate andate in crociera spendendo 30 euro al giorno
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Lavagna, Macinaggio, Porto Vecchio, Lavezzi, La Maddalena, Caprera, Porto Ottiolu, Villasimius, Marettimo, Favignana, Levanzo, Trapani, Riserva dello Zingaro, Isola delle Femmine, Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli, Procida, Positano, Ponza, Ventotene, Giglio, Elba, Capraia, Lavagna. Un equipaggi di amici amici, una barca a vela di proprietà tra i 30 e i 35 piedi e magari il giro del Mar Tirreno spendendo una media di 30 euro al giorno in piena estate. Come direbbe Frederick in Frankenstein Junior: “SI PUÒ FARE!”. Con una buona organizzazione e tanta voglia di navigare. Una crociera low cost è la soluzione giusta per godersi le vacanze senza rinunciare a nulla. In barca a vela è possibile viaggiare in lungo e in largo per tutto il Mar Tirreno spendendo una cifra incomparabilmente più bassa che spostandosi con un qualsiasi altro mezzo di trasporto e godendo di situazioni e paesaggi esclusivi.
GLI INGREDIENTI SEGRETI PER UNA RICETTA LOW-COST
Gli ingredienti segreti per questa ricetta low cost sono: una cambusa pensata con cura, un itinerario studiato in modo tale da far convivere momenti di relax e navigazioni impegnative, un equipaggio eterogeneo con tanta voglia di fare e un’attenta preparazione della barca per prevenire spese impreviste durante il viaggio. Curati con attenzione questi dettagli, la crociera può essere davvero la vacanza ideale per chi ha un budget limitato: 30 euro a testa al giorno sono sufficienti per coprire le spese per la cambusa (circa 15 euro al giorno per tre pasti), il carburante (circa 5 euro al giorno a testa per coprire 5 ore di navigazione a motore) e, nel caso si volesse, una notte in porto (10 euro a testa).
CHECK COMPLETO DELLA BARCA SIGNIFICA RISPARMIO
Prevenire è meglio che curare. Un’attenta manutenzione della barca è la prima regola per non spendere soldi inutili. Prima di partire è importante verificare lo stato dell’attrezzatura a bordo, intervenire dove necessario e procurarsi alcuni pezzi di ricambio che potrebbero essere utili in navigazione. Capita infatti spesso di rompere qualcosa e perdere intere giornate di vacanza alla ricerca dei pezzi di ricambio che, una volta trovati, costano tendenzialmente il doppio di quanto costerebbero in località non turistiche. Per evitare questi spiacevoli inconvenienti prima di lasciare gli ormeggi è bene controllare sempre lo stato di sartie, lande, moschettoni, grilli, VHF, scotte e drizze, luci di via e di fonda (ricordarsi di avere sempre a bordo fusibili e lampadine di ricambio), dotazioni di sicurezza, motore e vele, nonché verificare che siano presenti pinne e maschera per controllare gli ancoraggi, due taniche extra per il gasolio, life line, pile e torce “da testa” per le navigazioni notturne, medicine e creme solari, sapone marino, stoviglie “dure” per risparmiare sulla plastica e un thermos per essere sempre provvisti di the o caffè caldo quando si naviga di notte.
LA CAMBUSA: OCCHIO ALLA PRIMA SPESA
L’organizzazione della cambusa è probabilmente il momento più importante nella gestione del budget vacanziero. Iniziamo dalla prima spesa che è la circostanza più delicata nella quale spesso ci si fa prendere la mano e si esagera con gli acquisti. È importante, se si raggiunge la barca in automobile, fare la prima “spesona” in città dove sicuramente si riesce a risparmiare qualcosa. La regola numero uno è comprare in grande quantità solo prodotti che durino senza problemi fuori dal frigo per 20 giorni e che permettano un’autosufficienza nei pasti per i giorni in cui si naviga senza fermarsi in porto: pertanto pasta, salsa di pomodoro, tonno, acciughe, sale olio, aceto, caffè, zucchero, acqua, vino birre (che non devono mai mancare per gli aperitivi al tramonto), per darvi solo alcuni consigli. è importante non esagerare per non correre il rischio di buttare via parte della spesa e sfruttare al massimo le tappe del viaggio per acquistare prodotti freschi e tipici locali. Scendere in porto e passeggiare per mercati e negozietti alla ricerca di delizie della zona è uno dei modi migliori per conoscere la località nella quale si è appena approdati e scoprirne segreti culinari e non. Prima di partire per una crociera vi consigliamo di fare un giro in un negozio di pesca: spiegando al negoziante l’itinerario che si intende compiere e la velocità media a cui si navigherà (6-7 kn) si può essere indirizzati sul tipo di esche da acquistare e sui pesci che ci si deve aspettare di incontrare.
L’essenziale è avere a bordo una canna con mulinello da traina e le sorprese non mancheranno. Una volta che il pesce ha abboccato, è importante pulirlo subito e metterlo al fresco negli appositi sacchettini per il surgelo, non prima di averne assaggiato un’anteprima di crudo con un po’ di limone. Se la quantità è poi eccessiva per conservarlo fresco a bordo, allora l’occasione potrebbe essere buona per farne un omaggio a qualche barca vicina o per usarlo come “merce di scambio” per una cena al ristorante!
L’IMPORTANZA DI UN EQUIPAGGIO INTRAPRENDENTE
Non è necessario che tutti i presenti a bordo siano degli esperti velisti, ne sono sufficienti due in grado di gestire in autonomia la barca (cosicché a turno possano andare tranquillamente a dormire) mentre agli altri sarà richiesto di contribuire in modi diversi a seconda delle loro inclinazioni. Inutile sottolineare l’importanza di avere in equipaggio una persona che ami cucinare e che soprattutto lo faccia volentieri, perché mangiare bene è uno dei piaceri dell’andare in barca. Per quanto riguarda l’organizzazione giornaliera degli spostamenti è invece fondamentale organizzare al meglio le miglia da affrontare avvalendosi degli strumenti disponibili come siti e applicazioni di meteo e navigazione per tablet e smartphone. Per la meteo è utile il confronto fra diverse fonti: per il Mediterraneo segnaliamo Meteomar www.meteoam.it, Lamma www.lamma.rete.toscana.it e l’applicazione PocketGrib che, zoomando la zona di navigazione di interesse, permette di avere in tempo reale il meteo con la possibilità di monitorare, attraverso una simulazione interattiva, l’evoluzione del vento e delle eventuali perturbazioni nel corso delle tre ore successive. In quest’ultimo caso, come nel caso scegliate di iscrivervi a un sito professionale come Meteomed (www.meteomed.it), dovrete tenere conto del costo dell’abbonamento. Inutile nascondere che i costi contenuti di una vacanza come quella che abbiamo qui descritto sono dovuti al fatto che la barca sia di proprietà e non a noleggio. Se non siete così fortunati da conoscere un armatore tanto gentile da ospitarvi dovete calcolare una quota giornaliera in più per il noleggio della barca, che potete trovare a partire da 40 euro a testa al giorno.
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