Volvo Ocean Race: colpo gobbo di Dongfeng! Caroline, Justine e Marie prime donne a vincere il giro del mondo
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Eravamo pronti, e speranzosi, di festeggiare la vittoria del primo italiano alla Volvo Ocean Race, Alberto Bolzan su Brunel, e ci dispiace per questo grande nostro velista che non ce l’ha fatta. Eravamo pronti a celebrare il triplete (Oro olimpico+Coppa America+Volvo Ocean Race) di Peter Burling (Brunel) o Blair Tuke (Mapfre). E invece no. La vittoria della Volvo Ocean Race “indossa” i ricci biondi di Charles Caudrelier e gli occhiali da “nerd” del suo navigatore, Pascal Bidegorry.
La vittoria della Volvo Ocean Race porta il sorriso e la bellezza di Carolijn Brouwer, Marie Riou e Justine Mettreaux (che non era a bordo nell’ultima tappa), le prime donne nella storia del giro del mondo in equipaggio a vincere la regata.
Dongfeng Race Team, barca cinese ma da DNA decisamente francese, ha vinto la Volvo Ocean Race 2017-2018 e il modo in cui l’ha fatto è quasi incredibile. Si giocava tutto in una tappa, chi vinceva tra Brunel, Mapfre e Dongfeng si prendeva tutta la posta. Un’ultima tappa, da Goteborg a l’Aia, con uno sprint di 700 miglia sul filo del rasoio che si sapeva già si sarebbe giocato quasi tutto a vista tra i tre top team.
Ed è qui che ancora una volta, in queste situazioni al limite dello stress psico-fisico, che si manifesta il genio puro, colui che gioca con l’azzardo e riesce a spuntarla lasciando tutti a bocca aperta. Tutto succede nella notte tra il 23 e il 24 giugno. Dongfeng è al secondo posto, Mapfre è in testa e Brunel è staccata di poco. C’è da affrontare una zona di separazione del traffico da aggirare a nord o a sud prima del traguardo dell’Aia. Tocca agli spagnoli la prima mossa, che decidono di orzare e passare a nord, in quella che sembrerebbe la rotta più diretta e con meno miglia da coprire. Qui arriva il colpo di Dongfeng, che tira dritta in direzione sud, si infila nello stretto imbuto tra la costa e la zona di separazione del traffico e accusa un ritardo di 40 miglia che sembrerebbe insanabile.
Questa scelta radicale ha però fatto guadagnare ai franco-cinesi una notevole separazione laterale rispetto a Mapfre e Brunel che navigano a braccetto facendo a sportellate. In pratica Dongfeng uscita dalla zona di separazione del traffico può navigare lungo costa con una rotta diretta verso l’arrivo e un angolo al lasco stretto. Mapfre e Brunel invece sono costretti a bordeggiare in poppa per scendere verso il traguardo. Ed è qui che il vantaggio dei due battistrada si scioglie come neve al sole, anche perché sottocosta magicamente Caudrelier e compagni viaggiano allegramente con due nodi in più di vento.
Il resto è storia, Dongfeng incrocia davanti alla coppia di rivali e va a vincere la tappa e la Volvo Ocean Race. Mai vittoria fu più inattesa e in bilico, ma in una Volvo Ocean Race che fino ad ora aveva entusiasmato solo a folate e vissuto un’edizione tragica con la morte del pescatore asiatico e di John Fisher, questo finale fa certamente bene in ottica futura.
A proposito di futuro della Volvo Ocean Race, non perdete il numero del Giornale della Vela di agosto dove dedicheremo ampio spazio al passato, al presente e al futuro del giro del mondo in equipaggio.
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