Vi ricordate di Norbert Sedlacek? Nel 2014 ha attraversato da solo l’Atlantico dalle coste spagnole a Palm Beach in Florida con una barca di soli 4,90 metri, costruita con fibre di lava (LEGGI QUI). E proprio dalla fibra di lava sta ripartendo per un’altra impresa, un giro del mondo decisamente estremo.
Questa volta la barca è decisamente più grande, un Open 60 sviluppato sulle regole della Classe IMOCA ma senza foil, e la sfida alquanto complessa. Per la sua impresa ha costruito la barca nel cantiere del quale lui stesso è direttore, Innovation Yachts: una barca completamente eco, con fibra di roccia vulcanica, sandwich di balsa e resina riciclabile. La Partenza da Les sables d’Olonne, direzione Artico, per raggiungere il Pacifico attraversando il Mare di Bering con il passaggio a nord ovest.

Da li rotta verso sud con destinazione Capo Horn per tornare in Atlantico, poi prua verso est per Buona Speranza, Leeuwin e di nuovo Capo Horn per il rientro in Atlantico e rotta verso il punto di partenza.
In pratica il giro del mondo con un diversivo “polare”; per un totale di oltre 35 mila miglia, circa 10 mila in più di un giro del mondo tradizionale.