Battuto il record di Di Benedetto. Fa il giro del mondo su un 6,36 metri

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Il record dell’italo francese Alessandro Di Benedetto (QUI la sua storia, era stato il Velista dell’Anno) è caduto, dopo 8 anni. Il nuovo recordman del Giro del Mondo senza scalo, in solitario e senza aiuto con la barca più piccola della storia è un polacco, il 37enne Szymon Kuczynski, con un guscio di 6,36 metri dal nome ‘Atlantic Puffin’. Solo 14 centimetri in meno della barca di Di Benedetto che misurava 6,50 metri esatti.

PIU’ LENTO DELL’ITALIANO
Eppure il velista italo francese era riuscito nell’impresa mettendoci due giorni in meno del polacco: 268 giorni contro 270 giorni. Ma il record ufficiale contempla la dimensione della barca e non i giorni di percorrenza. L’impresa di Kuczynski resta. Ha percorso oltre 29.000 miglia passando per i tre capi di Africa, Australia, Sud America che fanno da boe di percorso. Il nuovo detentore del record era partito da Plymouth (Inghilterra) il 19 agosto 2017 ed è tornato nello stesso porto il 17 maggio. Per la cronaca, proverà a far meglio l’italo-bulgaro Ivan Dimov con una barca speciale di soli 5,90 metri, in partenza il 10 giugno da La Rochelle (ve ne parleremo sul prossimo numero del Giornale della Vela).

NON ERA LA PRIMA VOLTA
Il polacco non è nuovo a imprese di questo genere. Nel 2016 aveva già intrapreso un giro del mondo, ma fermandosi più volte e non passando da Capo Horn, uno dei tre famosi capi che delimitano il precorso ufficiale, necessari per omologare il record. All’arrivo era sorridente e non sembrava provato da 270 giorni di navigazione solo su una micro barca.

GLI MANCAVA IL CIOCCOLATO
Alla domanda dei giornalisti locali su cosa gli è mancato di più, ha risposto candidamente: “Il cioccolato di cui sono golosissimo. Ha dovuto buttare via la mia scorta perché nella calura tropicale si era trasformata in un impasto melmoso e maleodorante”.

LA MIA BARCA E’ FORTE E CORAGGIOSA
A chi gli chiedeva come si è comportata la barca, ha risposto: “La mia barca è una piccola cosa forte e coraggiosa, va molto bene con il vento, anche in caso di maltempo riesce a mantenere la rotta e non scarrocciare”.
Prima dell’arrivo, nei pressi di Plymouth ha postato su Facebook: “Gli Oceani rimangono ancora i luoghi più impenetrabili della Terra”. Entra così nella ristretta cerchia dei soli 80 uomini che hanno circumnavigato il globo senza sosta e senza alcun supporto esterno.

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