Più donne e kite: ecco la nuova vela olimpica per Parigi 2024
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Dopo una settimana di estenuanti discussioni, le menti dei rappresentanti delle federazioni veliche del mondo riunite a Londra hanno deciso: il kite surf nel 2024 sarà olimpico. Questa è la novità più importante e attesa uscita dall’assemblea di metà anno di World Sailing, la federvela internazionale (ex ISAF), che si era data un obiettivo chiaro prima dell’incontro londinese: rivoluzionare la vela olimpica e farlo a tutti i costi, perché la posta in gioco è la presenza stessa alle Olimpiadi.
Il kite surf entra alle Olimpiadi 2024 in un format di regate a squadre miste tra uomini e donne – con quale delle tante discipline del “mondo kite” non è ancora chiaro – dato che nella nota ufficiale si parla di “new equipment must be selected”, in questo senso nei prossimi mesi arriveranno ulteriori novità. L’altra classe rinnovata, o meglio mutilata, è il 470: non ci saranno più due medaglie diverse per maschi e femmine, ma un’unica flotta di barche in doppio (realisticamente, salvo cambiamenti, il 470 come barca potrebbe essere confermato) dove proprio gli equipaggi saranno misti. Si crea così lo spazio per un nuovo evento che sarà una non ben specificata regata mista a squadre su derive singole: se nel caso degli uomini potrebbe essere ancora protagonista il Finn, per quanto riguarda le donne la barca dovrà essere scelta da zero, perché al momento non ci sono altri singoli femminili olimpici oltre al Laser Radial.
Discorso diverso per l’ultima classe in fase di rinnovamento, ovvero le tavole a vela RS:X, dove sarà il format delle regate ad essere modificato, magari con l’introduzione di altre specialità come lo slalom, e la possibilità, da confermare, di mantenere l’RS:X come equipaggiamento. Le sicurezze arrivano sul versante delle tre classi che fino a Parigi 2024 rimarranno tali e quali: il catamarano misto Nacra 17, lo skiff acrobatico 49er (uomini e donne) ed il Laser, la classe più diffusa al mondo sia Standard (uomini) che Radial (donne).
Con queste evoluzioni, che potranno ottenere l’approvazione finale solo all’assemblea di World Sailing del prossimo novembre, riuscirà la federvela internazionale a rendere la vela appetibile ai media e al grande pubblico? Ma più di questo, la cosa importante che World Sailing deve trasmettere ora ai velisti è chiarezza e programmazione, perché Parigi 2024 è ancora lontana, ma se avverranno i cambiamenti previsti dovrà essere reinventato tutto il circuito olimpico e gli equipaggi che vi prenderanno parte.
CLASSI CONFERMATE
- Laser Standard e Radial
- 49er e 49er FX
- Nacra 17
CLASSI IN FASE DI MODIFICA/NUOVI INGRESSI
- Kite surf misto a squadre
- Singolo misto (Finn uomini?) (Nuova barca donne)
- Doppio misto (470?)
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Ecco come il super progettista di INEOS vuole rivoluzionare il mondo delle regate
Thomas Tison, progettista dietro il successo di INEOS Britannia, non è nuovo nel proporre soluzioni e idee fuori dagli schemi. Così, quando ha pensato a come offrire nuovo un circuito di regate agli armatori del suo super daysailer in legno
Torna la Regata della Grande Boa (11-13/04): ecco cosa c’è da sapere
La suggestione di Porto Venere, lo stretto passaggio delle Bocche di San Pietro e le successive miglia d’altura, verso la boa ODAS Italia 1 del CNR. Poi il ritorno verso le due isole, Palmaria e Tino… Sono questi i luoghi
Storia del circolo ARCI che con due barche a vela salva i migranti
Con due barche a vela e una base di soli trenta iscritti il primo Circolo Arci navigante d’Italia ha avviato la sua prima esperienza di monitoraggio e soccorso sulle rotte dei migranti in Mediterraneo. Testimoniare ciò che accade lungo le
Da aprile a settembre è vela-spettacolo in Costa Smeralda
Nel ricordo e nel solco segnato dall’Aga Khan, fondatore e presidente del Club, si è svolta a Milano la presentazione del Calendario 2025 dello Yacht Club Costa Smeralda che si è aperta con il saluto del Commodoro Andrea Recordati armatore,