Come non averci pensato prima a usare la propulsione totalmente elettrica su una barca da regata? Il miliardario 52enne svedese Niklas Zennstrom, fondatore di Skype, per la sua nuova barca da regata pura, Ran VII di 40 piedi (12 metri), ha eliminato la propulsione tradizionale a scoppio e ha fatto installare un motore elettrico.
Nel mondo delle barche da crociera l’adozione dell’elettrico e’ ancora un problema, a causa della difficoltà con la tecnologia attuale di avere un’autonomia sufficiente a garantire lunghe navigazioni a motore (allo stato attuale, servirebbero tantissime batterie e spazi enormi), oltre al costo elevato. Invece in una barca da regata l’importante non e’ avere grande autonomia poiché le navigazioni sono essenzialmente a vela, ma il punto chiave e’ avere il massimo della leggerezza, della concentrazione del peso più in basso e a centro barca possibile.
Così Zennstrom si e’ presentato dal progettista Shaun Carkeek, sudafricano con studio a Maiorca, e gli ha imposto per la sua nuova barca l’adozione del motore elettrico. Detto e fatto. Afferma il miliardario svedese, dopo i primi test in acqua: “Non c’è dubbio che il futuro per le barche da regata sia la propulsione elettrica: è più leggero, meno resistente, più silenzioso e, soprattutto, ecologico. Certo, altre aziende hanno realizzato sistemi elettrici ma nessuno sta facendo quello che abbiamo fatto in termini di ottimizzazione del sistema sul lato delle prestazioni, ed è proprio questo che è piuttosto unico”.
Per arrivare a questo risultato si sono ispirati all’uso dell’elettrico che fanno flotte pescherecce sostenibili a Pondicherry, in India. Ma soprattutto Zennstrom ha attinto alla tecnologia di un’altra sua azienda, Lilium Jet che sta sperimentando una propulsione per il primo aereo a decollo verticale “all electric” del mondo. Entusiasta afferma: “Con la tecnologia e i materiali delle batterie emergenti, il settore del settore sta accelerando quotidianamente, il peso cala e aumenta la capacità di immagazzinare energia”.
Il progettista Carkeek ci ha preso gusto dopo questo esperimento riuscito, sta lavorando su una serie di motori elettrici di diverse dimensioni per vari yacht da regata e sta cercando di sviluppare una gamma di sistemi di propulsione con eliche retrat tili e propulsori direzionali.Lo stesso percorso che parte dalla competizione lo sta facendo il mondo dell’automobile con le monoposto di Formula E che sta riscuotendo grande successo a discapito della Formula 1 tradizionale.
5 commenti su “Il futuro del motore elettrico inizia dalle regate. Ecco l’esempio”
E i sigilli al motore saranno impossibili …
Eco 40 ha messo il motore elettrico nel 2013 e non ha portato nel suo giro del mondo una goccia di combustibile
Motore ecologico … bella parola … e lo smaltimento delle batterie dove lo mettiamo ? nessuno qui ne vuole ancora sentire parlare!
Grande Matteo! Sai nel mondo di oggi si naviga piu sulle apparenze che sulla sostanza delle cose. L’importante è far credere di essersi inventato qualcosa di innovativo
Lo smaltimento delle batterie.. Inquina più una batteria con 1000 cicli di ricarica o un motore a combustione che brucia tonnellate di olio combustibile? Forse è il caso di leggere gli studi che ci sono da anni, non mascherarsi dietro domande con una dubbia risposta che lascia spazio a faziose interpretazioni. Matteo: elettrificheremo i porti (come vuole la normativa europea).