Il gennaker: sapete issarlo e ammainarlo correttamente?
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Il gennaker è la vela del momento, più facile dello spinnaker: questa vela asimmetrica ha conquistato il mondo della crociera dopo il successo guadagnato sui campi di regata. Ma sapete come issarlo e ammainarlo al meglio?
COME SI RIPIEGA
Una manovra corretta avviene principalmente se prima di un’issata tutto è stato preparato a dovere. Il primo passo da non dimenticare è come si ripiega il gennaker; è importante che quando aprite il sacco della vela vi ritroviate, nell’ordine dall’alto: il punto di mura, la penna e il punto di scotta. La mura infatti dovrà essere sempre la prima a uscire. Il consiglio è quello di agganciare subito la tack line e controllare che sia libera, cioè che non passi sotto il pulpito di prua, dal lato sbagliato dello strallo etc. Per armare le scotte, ricordatevi di farle passare esternamente a ogni manovra fissa e corrente. Mettetevi a prua e verificate, tirandole, che siano sopra ogni cima e fuori dalle sartie/draglie. A questo punto fissatele al punto di scotta della vela. Qui avete due scelte: se fate la strambata interna (tra gennaker e strallo) fate passare la scotta all’interno della tack line e della drizza, se invece la strambata è esterna (la vela stramba a bandiera) fatela passare sopra la tack line ed esterna alla drizza. Per ultimo armate la drizza, qui in base a tante variabili potete decidere di tenervi qualche metro di imbando, facendola passare a poppavia delle crocette. Questa soluzione vi garantisce che in issata o in caso di virata prima della stessa, la drizza non si incastri nei vari fanali, nel radar dell’albero o addirittura nelle crocette opposte. La preparazione più sicura prevede anche di giuncare (fare a pacchetto) alcuni metri di vela in prossimità del punto di mura (tack), se non tutta la vela. In questo modo potete così fissare il sacco a prua, portare la mura della vela sul bompresso e non correre il rischio che si gonfi per sbaglio (ovviamente il sacco deve essere chiuso e legato a bordo).
L’ISSATA “NORMALE” IN REGATA E IN EQUIPAGGIO RIDOTTO
La manovra di issata tradizionale cambia radicalmente se a bordo si è in equipaggio numeroso o ridotto. Nel primo caso la sequenza ideale sarà: armare il gennaker, portare la mura in posizione (e nel caso far uscire il bompresso), poggiare e, mentre si lasca il fiocco, issare la nuova vela. Ricordate di portare in chiaro la scotta sopravvento (quella che non lavorerà). Fate attenzione: per evitare che in issata il gennaker si incastri nelle crocette, il prodiere deve tenere la vela “abbracciata” facendola uscire il più a prua possibile. Una volta che la drizza è in testa d’albero pensate alla scotta; se la cazzate troppo presto rischiate di farla gonfiare in anticipo ostacolando la manovra di chi la sta issando. Allo stesso tempo il timoniere deve poggiare in maniera uniforme e costante, ricordando che se rimane troppo stretto al vento la vela si gonfia subito, se invece rimane troppo poggiato il gennaker rimarrà nascosto da randa e fiocco. Una volta issato correttamente dovrà riorzare per prendere velocità. In equipaggio ridotto (in due) una persona dovrà preparare il gennaker come descritto prima. Il timoniere si porta in poppa, il prodiere rientra in pozzetto, stracazza la scotta e issa la vela. In questo modo il gennaker sale coperto da fiocco e randa e con la scotta stracazzata (in andatura di poppa): la vela è in stallo e non porta. In due spesso conviene armare il gennaker sopravento in modo da lavorare più sicuri e poi virare e procedere all’issata.
L’ISSATA “GYBE SET” IN REGATA
Dall’inglese significa issare strambando. Una manovra comune in regata quando si arriva in boa mure a dritta e si vuole uscire con il gennaker issato mure a sinistra. Armate il gennaker sopravento in previsione di una strambata a vele bianche in boa. Tack line e bompresso vanno preparati in fase di avvicinamento: il momento giusto per issare è durante la strambata, (se siete bravi, affiatati e con il gennaker giuncato potete anticipare anche l’issata da sopravento). In questo modo finita la strambata vi ritroverete con il gennaker in testa mura a sinistra e avrete tutto il tempo per ammainare il fiocco.
COME AMMAINARLO
L’ammainata come l’issata avviene correttamente se la manovra è stata preparata accuratamente con anticipo. La drizza deve essere in chiaro. Il consiglio è quello di addugliarla a otto in modo che non ci sia pericolo di incattivamenti. Se invece la infilate in una cabina di poppa (dagli oblò in pozzetto) ricordate di mandarla giù facendola filare tra le vostre mani. Il gennaker può essere ammainato in diversi modi a seconda delle necessità. La manovra da fare dipende molto dalle condizioni del vento, dalle dimensioni della barca e del gennaker… L’ammainata classica avviene da sottovento. Issate per tempo il genoa mentre il prodiere avrà in mano la scotta gennaker che non lavora. Per evitare problemi conviene che il timoniere durante l’ammainata dia una poggiata secca per stallare la vela e avvicinare la barca al gennaker. Allo stesso modo conviene stracazzare la scotta per avvicinare il gennaker alla barca ma soprattutto per mandarla in stallo. Come di consueto il drizzista sparerà la drizza per 5 metri, in modo che a prua l’equipaggio possa recuperare l’imbando: una volta in sicurezza rifilerà la drizza e poi mollerà la tack line. Attenzione, con poco vento se mollate prima la tack rischiate di far finire la vela in acqua… L’ammainata sopravento può essere una valida soluzione per far lavorare l’equipaggio sopravento e far cadere direttamente la vela in coperta. Questa manovra di solito avviene quando si stramba in boa. Per esempio navigando mure a dritta, si issa prima il fiocco. Una volta a segno, il timoniere stramba e, mentre il fiocco passa sulle altre mura, il drizzista deve sparare la drizza del gennaker in modo che cada in coperta mentre la barca si porta mure a sinistra. Questa manovra è sicura e si può fare anche in boa ma è sconsigliabile con vento forte: il timoniere non deve anticipare l’orzata per evitare che il gennaker scendendo vada a incastrarsi sulle crocette (sopra o sottovento…).
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1 commento su “Il gennaker: sapete issarlo e ammainarlo correttamente?”
“mentre il fiocco passa sulle altre mura, il drizzista deve sparare…”. Sembra di rivivere l’assedio di Famagosta. Mura=singolare;Mure=plurale. Le “mura” ono altra cosa. Ugo Mariani