Il sogno di un ricchissimo armatore è diventato realtà. Gli è stato consegnato il tre alberi 106,70 metri Black Pearl costruito da Oceanco, la barca a vela più grande del mondo: d’accordo, ci sarebbe quel mostro che è “A” di Andrei Melnichenko (143 metri), ma alzi la mano chi la considera una barca a vela.
La mastodontica barca è frutto del lavoro di un gruppo internazionale di progettisti, ingegneri, architetti navali, costruttori e project manager.
Gli studi Ken Freivokh Design, Nuvolari Lenard e Villate Design hanno giocato un ruolo chiave, come peraltro Dykstra Naval Architects, che ha disegnato i tre alberi da 70 metri Dynarig in carbonio. Ovviamente le vele sono comandate premendo un semplice pulsante, e i 2.900 metri quadri di tela possono essere pronti all’uso in sette minuti.

Il sistema di propulsione ibrido e gli impianti a bordo sono a cura di BMT
SCHEDA TECNICA
Costruzione: scafo in acciaio, sovrastruttura in alluminio
Lunghezza: 106,70 m
Baglio max: 15 m
Velocità 17,5/30 nodi
http://www.builtbyoceanco.com
Modello | Cantiere Costruttore | Lunghezza (M) (LOA) | Anno di Progetto | ||
---|---|---|---|---|---|
J/105 | J-Boats | 10.52 | 1995 | ||
J/120 | J-Boats | 12.09 | 1994 | ||
J/160 | J-Boats | 16.05 | 1996 | ||
J/24 | J-Boats | 7.32 | 1977 |
3 commenti su “Ecco la barca a vela più grande del mondo. Benvenuta Black Pearl”
Non hanno inventato niente, si sono ispirati, e parecchio per non dire che l’hanno copiato, al Maltese Falcon di Perini.
In passato ci sono stati molti esempi di navi a vela che hanno superato tranquillamente i 140 m di lunghezza fuori tutto, ad es. la Thomas W. Lawson (144 m, 7 alberi del 1902), il clipper Preussen (147m, 5 alberi del 1902), e probabilmente altre che adesso non ricordo.
Si trattava di navi commerciali, non certo di Yacht a vela.
Ho sempre associato la parola Yacht a concetti di sport, velocità, bellezza e razionalità. Guardando Black Pearl evidentemente mi sbagliavo.
Se non c’è cultura anche un miliardario non può che comprare il Kitch. Mi spiace per Dykstra Naval Architects che è uno dei migliori studi di progettazione al mondo per maxi Yacht.
Ma qui c’era uno che pagava, circondato da un nugolo di architetti cicisbei senza cultura di Yachting che hanno sparso concepts e lusinghe quanto basta per incantar il Cliente.
Non si poteva lasciarlo scappare. Della serie “Ogni giorno nasce un cucco, diamogli quello che vuole”………
Comunque tanto di cappello alla cantieristica Olandese, piccolo paese di grandi costruttori, in tutti i campi.
Noi siamo di più ma evidentemente, se questi sono i fatti, valiamo di meno.
Solo grande e molto brutta…. e probabilmente non andrà neanche bene