Secondo voi il kite è vela o no? E’ giusto che diventi disciplina olimpica?
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Sono anni che questo tormentone alimenta le discussioni tra i velisti. Quella tavola spinta da un aquilone si può considerare una disciplina velica o e’ qualcosa di diverso? L’argomento è d’attualità non solo nelle discussioni da bar tra velisti e kitisti, ma è anche una delle più acerrime battaglie che stanno infiammando il vertice della vela mondiale, World Sailing, che è l’organo che decide quali classi veliche e quali tipi di regate si svolgeranno alle Olimpiadi.
I vertici Word Sailing si stanno scannando tra loro per decidere se ammettere o no il kite, ovviamente a discapito di classi storiche, come ad esempio il 470. Noi, vecchi del mestiere, ricordiamo un caso analogo tantissimi anni fa con le tavole a vela. I puristi storcevano il naso dicendo che quella non fosse vela. Oggi nessuno si permette di dire che il windsurf non fa parte di questo mondo.
Sta di fatto che mentre il kite e’ sostenuto da oltre un milione di praticanti nel mondo, organizza circuiti di regate seguitissimi, ci sono molte “vecchie” classi veliche che agonizzano. Un esempio? Nel mondo ogni anno si vendono a stento una cinquantina di 470. Ma non vogliamo influenzarvi, e vi chiediamo: secondo voi il kite e’ vela o no? E’ giusto che diventi disciplina olimpica?
Dite la vostra nel sondaggio sottostante e, se volete, argomentate con un bel commento!
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Fonte immagine: https://kiteboardingsardinia.com
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10 commenti su “Secondo voi il kite è vela o no? E’ giusto che diventi disciplina olimpica?”
Non saprei dire se è vela o meno.Certo è una disciplina sportiva e non possiamo relegarla ai margini dello sport.
un tipo particolare di navigazione a vela – punto
Se si fanno regate, è vela. Se si fanno salti e capriole sulle onde, è uno sport acrobatico, come pure il freestyle. Nel primo caso mi sta bene sostituire qualche classe “decotta”, nel secondo no, va aggiunto senza togliere niente
in ogni caso non andrebbe “sostituita” alcuna classe – almeno NON per questo motivo
lascio agli esperti la scelta (io non sono “esperto”)
secondo me: SOLO se “naviga” utilizzando il vento
se invece può fare solo dello spettacolo e non naviga, allora non si può considerare “a vela” (senso classico)
ovvio che nuove tecnologie permettono soluzioni prima non esistenti
occorre quindi un principio base, per fare chiarezza, tipo:
può andare ovunque ? oppure no?
con qualsiasi mare ? se no quale il limite ?
non può avere propulsione di emergenza per assenza di vento ? oppure sì ?
ecc ecc ecc
CAPITANERIA DI PORTO GENOVA
Regolamento di disciplina dell’uso dei natanti da diporto ai
sensi dell’art. 27 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171
nell’ambito del Circondario marittimo di Genova
Articolo 2 – Definizioni.
u) Tavola con aquilone (kitesurf): tavola (surf) sulla quale il conduttore è trascinato da un
aquilone (kite) che la usa la potenza del vento come propulsore e che viene manovrato dal
conduttore attraverso una barra di controllo (boma) collegata al kite da cime dette “linee”;
Codice della nautica da diporto (Decreto Legislativo 18 luglio 2005, n. 171) aggiornato, da ultimo, con le modifiche apportate dal Decreto Legislativo 3 novembre 2017, n. 229.
Unità da diporto: tutte le costruzioni di qualunque tipo e con qualunque mezzo di propulsione destinate alla navigazione da diporto.
Il termine natante da diporto ricomprende tutte le unità da diporto di lunghezza inferiore ai 10 metri, usate sia in acque marittime che in acque interne, sia a motore che a vela, nonché tutte le barche a remi. Rientrano in tale categoria anche le unità più piccole denominate, a titolo di esempio, pattini, mosconi, pedalò, tavole a vela. Rientrano infine in tale categoria gli acquascooter o moto d’acqua per i quali esiste peraltro una disciplina particolare.
La navigazione da diporto è regolata dal Codice della Nautica da Diporto.
Il Codice definisce la navigazione da diporto come quella effettuata in acque marittime o interne a scopi sportivi o ricreativi e senza fini di lucro. Per quanto riguarda i mezzi per la navigazione da diporto occorre distinguere tra quelli che vengono utilizzati per uso privato e quelli che vengono utilizzati per uso commerciale.
a tutti è chiaro che attraversare il Tirreno con un kite attaccato ad un aquilone sarebbe come attraversare la Manica a nuoto
– un esercizio eccezionale per pura sfida personale – difficilmente ripetibile dai più
questo potrebbe costituire un criterio di discrimine con “la vela” – tradizionalmente intesa
per me quindi possono andare anche alle olimpiadi – perché no ?
per la legge italiana (fatta dai parlamentari) è unità da diporto
ma sostituire una vecchia classe no – non ha giustificazione se non per ragioni economico-commerciali
🙂
Pingback: Vi spiego perche ai kiter delle Olimpiadi non frega nulla - Kitesoul Magazine
ho letto un commento sotto il post sul Kite alle olimpiadi pubblicato nel sito del GdV qualche tempo fa, in cui Ciccio Rossi (credo un mio ex timoniere quando si regatava in Ims), se la prendeva con i foil, con il kite e con i cat e la Coppa America a 40 nodi dicendo che sono queste le cose che fanno morire la vela… (Ricordo che fine a fatto l’Admiral’s Cup ben prima dei foil e dei catamarani in Coppa…). Io non capisco, secondo qualcuno il 470 muore perché hanno inventato il kite? e come mai non è morto il surf quando hanno inventato il windsurf, o il kite o la bicicletta a pedalata assistita per il downhill? Se una certo tipo di vela muore è perché la gente si diverte di più a fare altre cose. Se qualcuno rimane deluso dal mondo che evolve (cambia, non per forza in meglio, ma cambia) continui ad andare con le barche che preferisce e lasci libera la gente di scegliersi come passare il proprio tempo (poi mi dovrebbero spiegare perché ai loro tempi hanno iniziato ad andare in 470 e non sono rimasti fedeli al Dinghy 12p, per dire). Ciò detto, il kite non è vela se per vela si intende quella delle “classi olimpiche”, in questo il windsurf lo è molto di più anche se è comunuqe un’altra cosa. Le derive olimpiche, il windsurf e il kite sono tutti sport a vento (e acqua) come la Formula 1, il Moto GP e la Dakar sono sport per veicoli a motore, ma non c’entrano nulla l’uno con l’altro. È giusto che il kite vada alle olimpiadi? Sì perché anche se non è “vela” è comunque uno sport vero. Lo status olimpico migliora la qualità dello sport? Non necessariamente, quella dei top atleti di sicuro, ma ciò non incide né del divertimento di chi lo pratica né nella popolarità (credo che ci sia più gente che regata in FD oggi che nel 1992): nessuno dei milioni di kiter ha iniziato ad attaccarsi all’aquilone con il sogno di Olimpia in testa.
Mi soffermo a ribadire che anche per me il kitesurf è uno sport velico se si fanno le regate invece se si fanno salti è uno sport acrobatico. Inoltre penso che deve essere inserito nel programma olimpico. Perché no?
regate ?
il kite non è una imbarcazione … 🙂
Treccani
regata s. f. [dal venez. regata, der. di regatar «gareggiare» (v. regatare)]. – Gara di velocità fra imbarcazioni a remi, a vela o anche a motore
nessun problema che sia inserito tra le discipline olimpiche – ci sono anche la BMX e il Curling ! :))
qui tutti i kiter a strillare che non frega nulla delle olimpiadi …
ma qualcuno deve averlo pur chiesto al Comitato Olimpico … 🙂
“L’associazione internazionale del Kiteboard (IKA), guidata dall’italiano Mirco Babini (ex Luna Rossa) ottiene un importante successo all’assemblea annuale ISAF: il Kite alle Olimpiadi Giovanili (Under 19) del 2018 in Argentina. E nel mirino c’è Tokio 2020”
http://www.repubblica.it/sport/vela/2015/11/18/news/il_kite_olimpico_gia_dal_2018-127671313/
ma non vedo il problema …
se non si comporteranno come molti motoscafisti … 😀