Mi chiamo ICE Cat 61, sono costruito in carbonio, e volo a 25 nodi
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Il catamarano ad alte prestazioni, costruito come un pezzo unico con una costruzione al top, e interamente italiano? Esiste, naviga, si chiama Ice Cat 61, e in costruzione nei cantieri Ice di Salvirola ce ne sono già altri due. Il progetto è firmato dall’ingegner Enrico Contreas, padre dei mitici Mattia, e dal designer Luigi Cirillo in collaborazione all’ufficio tecnico del cantiere.
Il primo scafo è in fase di trasferimento da Fano e La Spezia e dalle notzie che ci arrivano le punte di velocità a vela sono state anche oltre i 25 nodi. Vi sveliamo in anteprima che l’Ice Cat 61 sarà una delle “regine” del prossimo Tag Heuer VELAFestival, che si terrà a Santa Margherita Ligure dal 3 al 6 maggio 2018 (LEGGI QUI).
Le punte di velocità registrate non ci hanno stupito. Ciò è facilmente percepibile dall’ampio uso del carbonio, che viene infuso con resina epossidica della miglior qualità col sistema del sottovuoto per scafo, coperta e paratie, garantendo così estrema rigidità strutturale e robustezza con il minimo peso.
La riduzione del dislocamento permette di aumentare il carico destinato a una lunga crociera, cambusa e attrezzature varie, senza compromettere le prestazioni e quindi aumentando l’autonomia.
La progettazione degli interni è dettata da una continua ricerca per evitare ridondanze e pesi superflui, assicurando comunque agli armatori una barca ricercata ed elegante. Gli arredi come da tradizione del cantiere Ice Yachts sono in gran parte realizzati in materiale alleggerito, che oltre a ridurre il peso previene l’imbarcamento delle superfic. Tuttavia non sempre è stata preferita la soluzione più leggera, le finestrature della tuga, infatti, sono completamente in vetro, materiale più duraturo e trasparente del Plexiglass oltre che sininimo di maggior qualità. Albero e boma saranno in carbonio e il sartiame, senza arridatoi, in kevlar. Il piano velico risulta efficiente e facile da gestire, con la possibilità di controllare le manovre principali con winch elettrici.
Tecnicamente la traversa di prua è stata eliminata poiché gli scafi in carbonio, essendo rigidi, non hanno bisogno di ulteriori strutture. La rete in Dyneema e lo strallo sono sostenuti da un profilo in carbonio, su cui viene alloggiata la cattedrale per l’attacco dello strallo e il punto di mura di solent e gennaker. Tra le ulteriori novità “under costruction” sviluppate dal cantiere c’è un sistema innovativo per la scotta randa, senza i pesi legati alle soluzioni idrauliche attuali, e la propulsione ibrida senza elettronica, che permette navigazione ecologica anche nelle aree marine protette.
Caratteristiche tecniche:
LOA – Lunghezza fuori tutto 18,60 m.
LWL – Lunghezza al galleggiamento 8,60 m.
B max – Baglio massimo 8,20 m.
Immersione derive su 1,00 m.
Immersione derive giù 2,50 m.
Dislocamento 13,500 kg.
Altezza albero sull’acqua 25,00 m.
Altezza albero 23,00 m.
Serbatoio d’acqua 770 lt (2 x 335 lt)
Serbatoio di carburante 770 lt (2 x 335 lt)
Costruzione: Infusione con resina epossidica – Full carbon
Omologazione: (A) alto mare, insommergibile
Garanzia strutturale: 5 anni
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