Compagni nostalgici, unitevi per salvare la barca da regata dell’Unione Sovietica
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Compagni sovietici, nostalgici del comunismo, velisti proletari, è il momento di unirsi per salvare un mito. Si tratta forse dell’unico, o uno dei rari, esempi di barca da regata sovietica, e rischia di andare perduta per sempre. Stiamo parlando di Fazisi, la barca che con i colori dell’URSS partecipò alla Whitbread 1989-1990, piazzandosi all’undicesimo posto su 22 partecipanti. L’uragano Irma tra le sue “vittime” ha colpito anche Fazisi, che attualmente si trova su una chiatta alle Florida Keys in attesa di certa demolizione, dato che gli attuali proprietari non intendono riarmarla.
L’incredibile storia di Fazisi
Nata in gran segreto, dalla matita del giovane architetto Vladislav Murnikov, Fazisi fu costruita appositamente per partecipare al giro del mondo in equipaggio del 1989-90. Fu nominato skipper l’inesperto Alexeï Grischenko, al quale venne affidato il veterano americano della Whitbread Skip Novak. Ad essere interessata alla sponsorizzazione fu addirittura la multinazionale americana Pepsi, la quale fu costretta a ritirarsi dalla “strana operazione” a causa delle pressioni ricevute in patria.
Arrivare al varo fu quindi già molto difficile, eppure la barca nonostante un equipaggio totalmente inesperto si rivelò velocissima in occasione della prima tappa della regata da Southampton a Punta del Este, si piazzò addirittura sesta. Ma il vento per Fazisi soffiava contrario, proprio durante la sosta in Uruguay lo skipper Alexeï Grischenko viene trovato impiccato, logorato da un progetto troppo difficile, dalle pressioni in patria e dalla difficile gestione dell’equipaggio.
La guida resta a Skip Novak, che deve affrontare anche la caduta del muro di Berlino avvenuta proprio durante la regata, evento che destabilizza ulteriormente il già fragile equilibrio dell’equipaggio sovietico. A bordo durante quella Whitbread saliranno in diversi, anche il francese Roland Jourdain, per portare a termine il giro del mondo.
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