TENDENZE Il ritorno della mitica delfiniera (e come montarla)
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Prosegue il nostro viaggio, freschi di saloni internazionali, contatti con i produttori, giri in banchina, alla scoperta delle ultime tendenze in fatto di accessori per la barca.
IL RITORNO DELLA DELFINIERA
Fateci caso, le barche di ultima generazione hanno messo un “naso” a prua che le allunga anche di un metro. La nuova tendenza, che affonda le sue radici nella storia, si chiama “delfiniera”. Non fa picchiare l’ancora contro lo scafo con le attuali prue verticali, visto che le prue ormai non hanno più lo slancio prodiero che preservava lo scafo dal contatto accidentale con l’ancora che bascula. Ma soprattutto la delfiniera permette di spostare all’estrema prua il punto di mura delle ormai indispensabili vele da portanti e vento leggero, come gennaker e Code 0, così da armarla senza ostacolare lo strallo di prua dove è issato il fiocco. E’ possibile montarla su una barca che ne è priva? Si, ecco alcuni suggerimenti su a chi rivolgersi…
LA VOLETE SU MISURA E ULTRALEGGERA?
La vostra barca non dispone di delfiniera e volete farvela fare su misura, leggera, ultratecnologica e resistente? Non vi resta che chiamare Bert Massimo Mauri, detto Bert, e fornirgli l’impronta della prua, previa disinstallazione del musone (bastano anche 2/3 mm in vetroresina, se non sapete come fare ci pensa Bert, tranquilli) e lui vi consegnerà il prodotto finito, pronto all’installazione (dalla progettazione alla realizzazione senza passare da fornitori esterni, questo è uno dei punti forti del cantiere di Mauri). Sarete voi stessi a provvedere al montaggio, perché è davvero semplice, basterà imbullonare il prodotto allo scafo. Per una delfiniera custom, indicativamente, arriverete a spendere, per una barca sui 13/14 metri, intorno ai 4-6.000 euro. www.bertmauri.com
DELFINIERE UNIVERSALI
UniBow è una serie di delfiniere universali installabili in retrofit su qualsiasi tipo di barca, grazie ad una cerniera posta all’estremità che permette un apertura a compasso delle travi e quindi alla possibilità di adattarsi a qualsiasi prua seguendo le linee naturali dello scafo. L’installazione è semplice e alla portata di qualsiasi armatore dotato di un minimo di manualità.
La delfiniera viene imbullonata allo scafo tramite bulloni e spessori in Delrin inclinati e orientabili che ne evitano il contatto diretto. Una volta fissate le travi allo scafo, viene installato tramite rivetti un traversino strutturale a metà lunghezza, provvisto di attacco per una ritenuta rigida regolabile in acciaio inox e di un golfare per l’aggancio di un code 0. Alla delfiniera è possibile installare un kit musone ancora. UniBow è disponibile in 3 taglie a seconda delle dimensioni della barca, e con travi in alluminio anodizzato argento o nero, carbonio verniciato trasparente e inox 316 lucido. www.goldservicerigging.com
LA PIU’ COMODA CHE C’E’
La delfiniera, se dotata di grigliato e scaletta, diventa un comodissimo aiuto alla discesa a terra quando si ormeggia di prua. Questo modello di Osculati è in acciaio inox AISI 316 lucidato a specchio con grigliato in vero teak e scaletta telescopica a due gradini. www.osculati.com
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1 commento su “TENDENZE Il ritorno della mitica delfiniera (e come montarla)”
Le barche recenti a prua dritta, hanno tutte il bompresso retraibile e per le barche più datate con slancio di prua, basta un bompressino più o meno amovibile con enorme risparmio di euro. Ma il problema si crea quando con una barca al limite della misura tonda in metri, aggiungendo la delfiniera praticamente fissa, si sforerà il limite passando p.es. dai m.8,90 a m.9,40 ed il marina ti farà pagare l’ormeggio per 10 metri. Attenzione!!! Pagare ogni anno 5/800 euro in più solo per una delfiniera invece di un bompresso mobile, mi sembra stupido!