Sydney to Hobart: Mascalzone dolce e amaro, a Comanche la "protesta del secolo"
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Un quinto posto alla Rolex Sydney to Hobart è un risultato da festeggiare, ma che lascia l’amaro in bocca a chi lo ottiene se l’equipaggio in questione è del livello di Mascalzone Latino, abituato da sempre a primeggiare su tutti i campi di regata. Onore ai Mascalzoni, che con il Cookson 50 capitanato da Matteo Savelli hanno terminato la loro prima Sydney to Hobart in 1 giorno 21 ore 5 minuti e 32 secondi, undicesimi in tempo reale ad Hobart, centrando il quinto posto in IRC overall (La classifica che assegna la regata), il secondo in IRC 0 e il terzo in ORC overall.
In lotta per un risultato sul podio fino alle ultime miglia, decisivo è stato il rallentamento nella parte finale, dopo che Mascalzone Latino nello Stretto di Bass aveva navigato alla grande con medie intorno ai 20 nodi. La vittoria overall è stata assegnata al Tp 52 australiano Ichi Ban di Matt Allen, che precede un altro Tp 52, Quest di Paul Clitheroe e Bob Steel, terzo posto per il Ker 46 Patrice di Tony Kirby.
Ma la Sydney to Hobart 2017 è stata animata anche da quella che può essere definita la “protesta del secolo”, quella del maxi 100 Comanche contro il maxi 100 Wild Oats XI. La vittoria in tempo reale era andata a Wild Oats per una manciata di minuti, ma l’esito della protesta ha ribaltato il risultato della linea d’onore. Cosa era successo?
Come potete vedere in questo video, dal minuto 1.57, Wild Oats XI incrocia mure a sinistra Comanche e vira appena sottovento all’avversario, che è però costretto a modificare la sua rotta per evitare la collisione. Comanche aveva intelligentemente poggiato leggermente per chiudere la distanza laterale e rendere la manovra di Wild Oats più rischiosa, tranello riuscito perfettamente e protesta vinta. L’esito è stata un’ora di penalità per Wild Oats XI e vittoria in tempo reale assegnata a Comanche.
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1 commento su “Sydney to Hobart: Mascalzone dolce e amaro, a Comanche la "protesta del secolo"”
Beh, la protesta ci stava tutta, sono stati un po’ troppo ottimisti sulla rapidità di manovra. Che la virata non fosse completata quando Comanche ha dovuto orzare era più che evidente.