“Temo di soffrire di dipendenza dall’Aliseo”, scrive Omero Moretti nel suo bel libro “Il Mestiere del Mare”, che racconta come un metalmeccanico di Carpi, nella provincia modenese, sia diventato probabilmente il più esperto skipper atlantico, con 39 (trentanove!) traversate oceaniche sulle spalle.
IL “CONTADINO DEL MARE”
Nato nella produttiva Emilia Romagna negli anni ’50, capisce a poco più di vent’anni che è il mare la sua strada. Prima esplora le coste mediterranee su piccole barche a motore, poi arriva il campeggio nautico in Croazia con un Vaurien restaurato, fino all’acquisto del suo primo vero cabinato a vela, l’IW 31 Angela. Omero con la sua barchetta parte all’esplorazione di Corsica e Arcipelago Toscano , poi acquista un Brigant 37 e fa lo skipper in Grecia. Nel 1991 incontra la barca dei sogni, il prototipo di 15 metri Hélène III, con cui decide di intraprendere seriamente “il mestiere del mare”.
Nel 1992 fa la sua prima traversata verso i Caraibi con equipaggio di charteristi. Inizialmente è poco esperto di oceano, ma lui, “contadino del mare”, come si definisce, è un uomo pratico e impara dai suoi errori: “Scogli ne ho presi tanti nella mia vita in barca, diffidate da chi vi racconta di non averci mai sbattuto. O è un fenomeno o un bugiardo”. L’ultimo scoglio grosso lo prende nel 2001, quando a Tarifa, di ritorno dai Caraibi, si addormenta e distrugge la barca. Da grande marinaio si rialza, dà fondo ai suoi risparmi e acquista Freya, il Sun Odyssey 51 con cui, ancora oggi, fa la spola tra il Mediterraneo e i Caraibi insegnando a chi decide di affidarsi a lui cosa voglia dire affrontare l’Oceano in barca. “Se una traversata sia stata un successo o meno lo misuri dal numero di rotture provocate a bordo”.

(ed. Il Frangente, 192 pagine, 19 euro).
QUELLA VOLTA CHE SALI’ A BORDO MICK JAGGER
Vi consigliamo il libro di Omero perché è denso di consigli utili a chi va per mare e disseminato di storie e aneddoti che ti fanno salire la voglia di vela. Come quando si è ritrovato Mick Jagger a bordo mentre era ormaggiato a Mustique (Piccole Antille), o quando in Martinica si è accorto che il suo vicino di barca era il grande Eric Tabarly. E poi elefanti che ti aiutano all’ormeggio, spacciatori di marijuana nella giungla caraibica, orche che ti si piazzano in scia. Capirete perché della pensione, Omero, proprio non ne vuole sapere. Per saperne di più su Omero Moretti cliccate qui.
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