Dio c'è? Parrebbe di si (e ha aiutato Luca Sabiu) VIDEO

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

sabiuLuca Sabiu ha dovuto abbandonare il suo Mini 6.50 Jolly Roger dopo aver disalberato in Atlantico, al largo di Finisterre, mentre partecipava alla Mini Transat (la traversata atlantica in solitario su barche di sei metri e mezzo senza strumenti – escluso un gps non cartografico – di 4.050 miglia, in due tappe: da La Rochelle a Las Palmas e poi fino a Le Marin, in Martinica). (foto di Benedetta Pitscheider/Pitsfoto)

LO ZAMPINO “DIVINO”

Passano i giorni, e la sua barca nessuno vuole cercarla. Proprio quando aveva perduto ogni speranza, il suo “Jollyno” alla deriva è stato avvistato da un cargo olandese. La cui comandante era amante della vela e ha dirottato la nave per avvicinarsi allo scafo, fare le foto e spedirle via mail alla Capitaneria locale. La barca, tra l’altro, aveva superato indenne 16 giorni di Oceano, con tanto di passaggio del tifone Ophelia! “Il mio amico Luca Mignani, scomparso nel 2016, l’ha protetta da lassù”, dice lo skipper.

Il capo della torre di controllo di Finisterre, impietosito dalla storia di Luca, ha fatto decollare un aereo – con la scusa di ritrovare un container perduto da un cargo – per cercare la barca, che è stata ritrovata proprio il giorno di compleanno di Luca. E proprio nelle acque antistanti Santiago di Compostela, principale luogo di pellegrinaggio europeo. Se c’è un Dio, pare proprio che abbia deciso di aiutare il marinaio milanese. Questo lo ipotizza lo stesso Sabiu.

Ecco il video (proiettato nel corso della serata sull’avventura di Sabiu organizzata da Vivere la Vela ai Canottieri Olona, a Milano) che racconta tutta la sua storia: lo abbiamo diviso in due capitoli. Prendetevi qualche minuto ed emozionatevi. Dalla fase di qualifica della Mini Transat, alla gioia di essere sulla linea di partenza di La Rochelle, dalla disperazione per l’abbandono della barca (con due costole incrinate e tanto di salvataggio in elicottero) al lieto fine. Buona visione, marinai! E occhio a non commuovervi troppo!

LUCA SABIU STORY – La qualifica, la partenza, la gioia

LUCA SABIU STORY – L’incidente in Atlantico, la disperazione, il lieto fine

SCOPRI TUTTE LE ALTRE VIDEONEWS

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

1 commento su “Dio c'è? Parrebbe di si (e ha aiutato Luca Sabiu) VIDEO”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Lago Maggiore

Come si va in crociera in barca a vela sul Lago Maggiore

Capita spesso di raccontare di avventure, regate e traversate al limite del verosimile, esperienze “salate”, per così dire. Meno, però, capita che si parli di laghi. Eppure la vela non è certamente estranea alla tradizione lacustre, e non parliamo solo