Mini Transat, partiti! L'uragano minaccia l'Aliseo? Beccaria&co a caccia del vento

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Partiti! In una giornata di sole con vento medio-leggero i ministi hanno lasciato Las Palmas per il grande salto atlantico (leggi QUI), destinazione Le Martin, Martinica, distante 2700 miglia. I più svelti impiegheranno non meno di 15-18-20 giorni, a essere molto ottimisti, i più lenti potrebbero trascorrere anche quasi una settimana in più in mare. Per l’Italia restano in regata Ambrogio Beccaria (giunto sesto nella prima tappa a poco più di 4 ore dal leader dei Serie Valentin Gautier), Andrea Pendibene (23mo tra i serie con un ritardo di circa 11 ore), Emanuele Grassi ( 48mo tra i serie con un ritardo di quasi 48 ore rispetto al primo), Andrea Fornaro (16mo a 17 ore dal leader dei prototipi nella prima tappa, Ian Lipinski). LEGGI QUI COME SI SONO PREPARATI

Da un punto di vista meteo l’inizio sarà mediamente soft, con vento medio leggero, in attesa che la flotta agganci, probabilmente più a sud, un flusso più stabile e intenso dell’Aliseo. La grande novità di percorso è stata annunciata alla vigilia. A causa di un rischio, calcolato nel 20% di possibilità, che si crei un uragano tra le Bahamas e le Azzorre, il Comitato di Regata ha deciso per un passaggio obbligatorio dentro l’Arcipelago di Capo Verde: i ministi dovranno obbligatoriamente passare tra  Santo Antão e São Vicente, tenendo una rotta decisamente più a sud del previsto, con 200 miglia in più di percorso, e tenendosi così lontani dalla zona calda di eventuali uragani.

Una scelta del CDR volta alla sicurezza, che però chiuderà in questa prima parte alcune opzioni tattiche, riducendo almeno in parte le scelte strategiche importanti. Tutto si giocherà quindi, a colpi di strambate, nel posizionamento dentro un flusso stabile di Aliseo, i primi ad agganciarlo potrebbero subito incassare una mini fuga.

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