Middle Sea Race: line honours a Rambler, ma per l'Italia è super Bora Fast
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Sono solo quattro al momento le imbarcazioni che hanno tagliato il traguardo della Rolex Middle Sea Race 2017: la prima in tempo reale, dopo un assolo lungo oltre 600 miglia, è stata Rambler, il Maxi 100 di George David con il tempo di 2 giorni, 9 ore 48 minuti e 9 secondi, un riferimento non troppo lontano dal record della regata detenuto dallo stesso Rambler. Il maxi di George David è stato seguito poco dopo da Leopard, Hugo Boss e CQS.
Delle 26 italiane iscritte ne restano in regata soltanto due, il Sun Fast 3600 Bora Fast di Piercarlo Antonelli, autore di una splendida regata e in lotta sicuramente per un posto nella top 10 IRC overall e forse anche per qualcosa di più importante (Attualmente Bora Fast naviga all’altezza di Pantelleria e nelle prossime proiezioni della classifica si potranno apprezzare meglio le sue possibilità), e l’IMX 45 Tetta di Cesare dell’Aria che in tempo reale è posizionato poco più avanti.

Grande attesa adesso per i calcoli in tempo compensato sul resto della flotta, impegnato ancora nelle durissime condizioni intorno alla Sicilia. In regata sono rimaste circa 30 imbarcazioni sulle 112 partenti, un dato che sottolinea quanto si stata dura quest’edizione 2017.
Per la vittoria in IRC overall, che assegna il vincitore generale della Middle Sea Race, al momento la lotta sembra riservata a 5-6 barche, tra le quali va inserito il NMYD 54 francese Teasing Machine di Eric De Turcheim, il Cookson 50 Kuka 3 di Franco Niggeler, lo Swan 53 Music di James Blakemore, il Ker 46 Tonnere de Glen di Tian Domonique, ma attenzione anche al piccolo JPK 10.80 russo Bogatyr di Igor Rytov, autore di una splendida regata, e al First 45 Elusive 2 di Christoph Podesta.
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