Grand Soleil 34, è nata una star? Tutti i segreti della "piccola cattiva". FOTO/VIDEO

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Il nuovo Grand Soleil 34 in banchina a Cannes. Foto Giuffrè/Giornale della Vela

Era una delle barche più attese della stagione dei Saloni, ha fatto discutere tantissimo gli appassionati ancora prima di andare in acqua ed essere veramente provata. Ma si sa, quando una barca suscita così tanto scalpore buona parte delle intenzioni del cantiere sono già state raggiunte. Stiamo parlando del nuovo Grand Soleil 34, la nuova piccola del Pardo, una barca che ha stupito tutti perché potremmo subito definirla come “la più francese delle italiane”. A Cannes nel pomeriggio abbiamo dovuto aspettare un po’ prima di salire a bordo, erano tanti gli appassionati curiosi di scoprirla.

Una barca non convenzionale, il primo vero open da vela offshore mai realizzato da un cantiere italiano, un progetto che va all’attacco di concorrenti come JPK, Sun Fast, Archambault, Pogo, mostri sacri della vela “au large” transalpina. Una barca pensata per le regate offshore IRC, una purosangue di razza ma di serie, prodotta da uno dei cantieri che ha fatto la storia della nautica made in Italy.

A bordo del nuovo Grand Soleil 34. Foto Giuffrè/Giornale della Vela

Non potevamo resistere alla tentazione di salire a bordo e farcela spiegare, nei minimi dettagli tecnici, da uno dei suoi progettisti, Oris D’Ubaldo di Skyron, lo studio di giovani disegnatori che ha concepito il nuovo 34′.

La barca si caratterizza per un pozzetto ampio e un lay out delle manovre con sei winch: due dedicati alla randa, due ai winch delle vele di prua e due per le drizze. Nel modello che abbiamo visto il timone è stato richiesto a barra ma sarà prodotta anche una versione con doppia ruota.

Un altro dei particolari che caratterizza le manovre del nuovo Grand Soleil 34 è la regolazione del punto di scotta del fiocco. Nel modello visto, opzionale, non è presente la rotaia del carrello ma un sistema di paranchi collegato a un anello che sposta il punto di scotta sulle direttrici prua-poppa, interno-esterno, una vera e propria regolazione tridimensionale.

All’interno la barca si presenta con un arredamento minimal, con la corretta quantità di legni per non appesantirla inutilmente, come giusto che sia su una barca che fa delle caratteristiche sportive il suo punto di forza.

La tanto discussa “non cabina” di prua, ci è apparsa decisamente solare. Foto Giuffrè/Giornale della Vela

Come ci spiega il progettista, scopriamo alcuni piccoli “segreti” che in poche mosse possono aumentare il confort o renderla ancora più sportiva.

In definitiva, in attesa di dedicare a questa barca un test ultra dettagliato, da questa anteprima ci siamo fatti un’idea del nuovo Grand Soleil 34: il Cantiere del Pardo ha avuto il coraggio di osare, ha sfidato alcuni “mostri sacri” francesi, realizzando una barca che in Italia nessuno aveva mai fatto prima d’ora. I primi numeri a vela parlano anche di performance “monstre” (velocità superiodi ai 9 nodi al traverso con 11-12 di vento), ma questi li approfondiremo e “fotograferemo” nel nostro test.

IN ANTEPRIMA LE PRIME FOTO IN NAVIGAZIONE REALIZZATE DA SKIRON

 

Lungh. 10,70 m

Largh. 3,60 m

Disloc. 4900 kg

Peso chiglia 2200 kg

Randa 40 mq

Fiocco 31 mq

Gennaker 110 mq

Mauro Giuffrè

www.grandsoleil.net

www.skyron.it

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