Nacra adesso basta! Che senso ha questo monopolio?

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Le classi olimpiche hanno un problema che si chiama Nacra 17. Il catamarano introdotto per Rio 2016, in vista delle olimpiadi di Tokyo è stato trasformato nella versione foil. Il cantiere Nacra è il concessionario monopolista, un caso abbastanza particolare dato che diverse altri classi olimpiche non sono legate a un unico cantiere ma sono in regime di concorrenza.

Ma c’è di più, Nacra già da Rio 2016 non sempre si è dimostrato all’altezza della situazione, ritirando alcune imbarcazioni per problemi tecnici già prima dell’Olimpiade brasiliana. Un fatto che si è ripresentato recentemente, quando il cantiere ha chiesto la sospensione di alcune regate (il test event ad Aarhus interrotto in corso di svolgimento) per rivedere i cuscinetti delle derive montati sugli scafi nuovi e su quelli che erano stati aggiornati alla versione foil, invitando gli atleti a non navigare fino a che le nuove parti siano state sostituite.

La competizione tra i cantieri è garanzia di qualità, il monopolio di un unico cantiere in caso di difetti di produzione dello stesso porta invece ai problemi di paralisi dell’attività agonistica vista nell’ultimo periodo. A ciò si uniscono le difficoltà degli atleti legate ai costi. Il Nacra 17 è probabilmente la classe più cara in assoluto per affrontare una campagna olimpica. Il costo della barca foil nuova è di 24.250 euro più Iva, le modifiche per le piattaforme usate nel quadriennio 2013-2016 costano invece 7.900 euro.  A queste cifre vanno aggiunte le spese per la campagna olimpica: quattro anni di regate internazionali, con trasferte lunghe e logisticamente complesse che non tutte le federazioni supportano a pieno e non per tutti gli equipaggi. Alberi, vele e derive subiscono il logorio stagionale e vanno cambiati più volte nel corso del quadriennio. In buona sostanza la vela olimpica, già difficile da praticare ad alti livelli per ragioni tecniche ed economiche, per questa classe diviene quasi elitaria.

C’è poi il fattore sicurezza. Il brutto incidente costato tre dita a Bora Gulari, al netto della fatalità e della sfortuna, accende i riflettori sulla necessita di innalzare velocemente il livello di protezione introducendo dispositivi appositi per tutelare i velisti, come caschi e tutori nelle zone vitali del corpo e agli arti, oltre che la necessità di avere in acque unità mediche in caso di incidente. Insomma, va bene lo spettacolo, ben venga, ma purché abbia un po’ di criterio e sia rispettoso dei velisti.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Viareggio-Bastia-Viareggio

Viareggio-Bastia-Viareggio: tutte le novità del 2024

Viareggio. Saranno i  Maxi Yacht e, novità della prossima edizione, le imbarcazioni superiori ai 42 piedi, ad animare dal 25 al 28 giugno 2024 la Viareggio-Bastia-Viareggio – Trofeo Angelo Moratti, la regata ecosostenibile e plastic free co-organizzata dal Club Nautico Versilia con

Festa italiana alla ARC con la vittoria di Berenice Cube

Quest’anno sono state 156 le barche che hanno preso parte alla ARC (Atlantic Rally for Cruiser), il rally atlantico dalle Canarie a Santa Lucia, dedicato a tutti gli appassionati che sognano di attraversare l’Oceano e vogliono farlo con le loro

Torna su

Registrati



Accedi