Reliance: la barca più estrema mai costruita in Coppa America è del… 1903!
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Vi stiamo presentando, in ordine di tempo, quelle che secondo noi sono le 30 barche mitiche della storia della vela. Hanno fatto imprese, riuscite e non, hanno segnato la storia dello yachting moderno, hanno stupito perché hanno osato anticipare i tempi. Non le troverete mai esposte in un museo reale, noi ve le mostriamo, vi raccontiamo le loro incredibili storie e vi invitiamo a votare online la vostra preferita.
VOTA LA TUA PREFERITA QUI!
La visita del nostro “museo virtuale” prosegue oggi con il Reliance, la barca più estrema che si sia mai vista in Coppa America. Ed era il 1903!
RELIANCE: LA STORIA DELLA BARCA DA COPPA PIU’ ESTREMA DEL MONDO!
Reliance, la barca che difese (con successo) l’America’s Cup nel 1903, è la barca più estrema che abbia mai navigato in Coppa: lunga 27,4 metri al galleggiamento e 43,5 fuori tutto, misurata dalla punta del bompresso alla fine del boma era lunga 60 metri! Nata dal genio di quello che è considerato il più grande progettista e inventore della vela moderna, Nathaniel Herreshoff (le sue barche difesero con successo la Coppa dal 1893 al 1920), quando era sbandata l’opera morta si trasformava in linea di galleggiamento rendendola molto più performante. Il povero challenger inglese Shamrock III di Sir Thomas Lipton perse le prime due regate e la terza si perse nella nebbia.
Sentite cosa scrivono, in dettaglio, gli amici di Nautica Report:
Reliance fu progettato per sfruttare al meglio il Seawanhaka ’90-foot’ rating rule e considerato come un “freak racing” adatto solo per l’uso in determinate condizioni. La Coppa America del 1903 fu l’ultima ad essere corsa secondo la questa regola. Il suo disegno approfittò di una scappatoia nella Seawanhaka ’90-foot’ rating rule, per produrre una regata di yacht con lunghe sporgenze ad ogni estremità in modo da aumentarne la velocità.
Per risparmiare peso, era completamente finito sotto ponte, con cornici a vista. È stata la prima barca da regata dotata di verricelli sottocoperta in un’epoca in cui i suoi concorrenti invocavano il man-power. Nonostante questo necessitava per la regata, a causa del suo grande piano velico, di un equipaggio di 64 unità.
Reliance fu costruita per un unico scopo: difendere con successo la Coppa America. Misurava 61 metri di lunghezza e la punta dell’albero era di 61 metri dall’acqua, l’altyezza di un edificio di 20 piani. Tutto era gigantesco, il tangone misurava 26 metri di lunghezza e la superficie velica era di 1.501 m2.
La sua carriera agonistica fu straordinariamente breve e imbattuta. Sconfisse il suo sfidante di Coppa America Sir Thomas Lipton su Shamrock III, progettato da William Fife, in tutte e tre le gare con un tale margine nella terza prova che Shamrock III fu costretta a ritirarsi.
Reliance, progettata da Nathanael Herreshoff, propose immediatamente la regola di valutazione universale di evitare tali navi estreme, pericolose e costose, che resero Reliance una concorrente inadeguata nelle gare successive. Ci fu molta speculazione sul fatto che la vittoria di Reliance fosse dovuta al design dello yacht o all’abilità del comando di Charlie Barr. Lipton propose dopo la gara di scambiare l’equipaggio delle due barche per decidere la questione ma l’offerta fu rifiutata dai proprietari di Reliance.
La sua carriera di grande successo fu di breve durata e fu venduta per la demolizione nel 1913 .
Caratteristiche
Yacht Club: New York Yacht Club
Nazione: Stati Uniti
Coppa America Anno (s): 1903
Tipo di carena: Cutter aurico
Designer (s): Nathanael Greene Herreshoff
Costruttore: Herreshoff Manufacturing Company
Lanciato: 1903
Proprietario (s): Cornelius Vanderbilt III Sindacato
Skipper (s): Charlie Barr
Marinai: 64
Vittorie notevoli: 1903 Coppa America
Destino: rottamazione 1913
Specificazioni
Dislocamento: 189 tonnellate
Lunghezza: LOA 201 ft 0 in (61.26 m)
LWL 90 ft 0 in (27.43 m)
Larghezza: 26 ft 0 in (7.92 m)
Pescaggio: 20 ft 0 in (6.10 m)
Superficie velica: 1.501 m 2 (16.160 m²)
SCOPRI LE 30 BARCHE DEL MUSEO VIRTUALE
TUTTE LE NEWS E LE CURIOSITA’ DELLE MITICHE 30 BARCHE
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Quella volta che salimmo a bordo di Joshua, la barca mito di Moitessier
JOSHUA, LA BARCA CON CUI MOITESSIER SALVO’ LA SUA ANIMA (1968) Joshua, così chiamata in onore di Slocum, è la barca con cui Bernard Moitessier si ritirò in Polinesia “per salvare la sua anima” al Giro del Mondo del 1968
Il Moro di Venezia: è lei la barca che più vi ha fatto sognare! Ecco chi ha vinto il superabbonamento triennale e i vostri "perché"
Il web ha deciso. E anche piuttosto nettamente! E’ Il Moro di Venezia la barca più amata dagli italiani, con il 70% dei voti. Niente da fare per Azzurra. IL MORO CI HA FATTO SOGNARE Il Moro ha fatto sognare
LA FINALISSIMA: Il Moro contro Azzurra. Qual è la vostra barca mito? Votate!
In principio erano 30. Le quattro più votate si sono sfidate in una semifinale di tipo tennistico, e ora sono rimaste loro due. Perché, parafrasando Orwell, tutte le barche sono mitiche, ma qualcuna è più mitica delle altre. E per
Qual è la vostra barca mito? Domani la finalissima: Il Moro sfida Azzurra
Sarà una finale tra barche sacre. Una ha fatto conoscere all’Italia la Coppa America. L’altra ci ha fatto illudere di poterla vincere. Azzurra e Il Moro di Venezia, sono loro che si affronteranno nella finalissima a partire da domani fino