America’s Cup, rivoluzione Team New Zealand: la Coppa tornerà ad essere una sfida tra nazioni
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
La Coppa si disputerà ad Auckland nell’estate australe del 2021 e tornerà ad essere una sfida tra nazioni. Le barche dovranno essere costruite nel paese di appartenenza dello yacht club che lancia la sfida e l’equipaggio dovrà avere la medesima nazionalità. E’ questo il succo di un comunicato rilasciato da Team New Zealand, che annuncia anche che per le ulteriori novità ci sarà da aspettare fino a settembre, quando verranno finalmente svelate le barche con cui si disputerà la prossima America’s Cup.
Il ritorno al passato è chiarissimo. Barca ed equipaggio avranno nuovamente il vincolo di nazionalità: spazzato via il monopolio del cantiere di Russel Coutts per la costruzione delle piattaforme, e non assisteremo più, per esempio, a sfide lanciate da un sindacato giapponese con equipaggio multinazionale. Insomma a bordo di Luna Rossa si parlerà italiano, i francesi saranno francesi, gli inglesi saranno inglesi e così via. Un cambiamento importante quindi, che sembra riportare la Vecchia Brocca su una strada sicura, al riparo dai capricci dei paperoni multinazionali.
IL TESTO DEL COMUNICATO UFFICIALE
Il Royal New Zeland Yacht Squadron e il Circolo della Vela Sicilia, in qualità di challenge of record, insieme ai rispettivi team Emirates Team New Zealand e Luna Rossa Challenge, sono lieti di annunciare che il protocollo che stabilisce i parametri per la 36ma America ‘ s Cup sarà rilasciato nel settembre 2017. Le date proposte per l’evento saranno ulteriormente dettagliate nel protocollo, ma il defender e lo sfidante stanno valutando la possibilità che l’AC match e la precedente serie di selezione challenger si svolgeranno ad Auckland all’inizio del 2021 durante l’estate della Nuova Zelanda. In riconoscimento della condizione fondamentale del Deed of Gift, la coppa sarà una sfida permanente tra nazioni ed il protocollo conterrà due requisiti: costruzione nel paese di appartenenza per le barche concorrenti e un requisito di cittadinanza per i membri dell’equipaggio.
RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NEWS DEL GIORNALE DELLA COPPA
Mauro Giuffrè
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Prossima Coppa America nel 2027. Ecco cosa hanno deciso (per ora) inglesi e neozelandesi
Ve lo avevamo anticipato, ma ora è ufficiale. Emirates Team New Zealand, vincitore dell’ultima Coppa America, ha accettato la sfida degli inglesi. Il Royal Yacht Squadron inglese, rappresentato da INEOS Britannia è il Challenger of Record per la 38ma America’s
Coppa America, si va verso Valencia 2027: una tappa anche in Italia?
La Coppa America è appena finita ma è anche appena iniziata. Sono giorni dei primi “affari” infatti per la Vecchia Brocca, con il grande capo di Team New Zealand, Grant Dalton, che si è preso la scena. In un comunicato
Tutti pazzi per gli AC40: la barca da 3 milioni di dollari per sognare la Coppa America
Gli AC 40 della Coppa America femminile e giovanile (vinte entrambe da Luna Rossa, come vi abbiamo raccontato QUI e QUI) hanno suscitato l’interesse del pubblico per la loro spettacolarità, la versatilità in regata, fin tanto da sembrare quasi più
Spy Coppa America: Re Felipe VI si è goduto le regate, il tifo dei kiwi, il librone della Coppa
Se volete sapere tutto sulla Coppa America di Barcellona e su quello che è successo in mare, non dimenticate di riguardarvi il nostro Processo alla Coppa e tutte le news della nostra sezione “Il Giornale della Coppa“. Ma se volete conoscere cosa è
4 commenti su “America’s Cup, rivoluzione Team New Zealand: la Coppa tornerà ad essere una sfida tra nazioni”
Finalmente si torna ad essere una vera competizione tra nazioni e non tra chi ha più budget…
Il budget può essere enorme a prescindere.. comunque mi pare una buona, sensata e conservativa scelta!
Penso che il budget avrà sempre un ruolo determinante, è così persino nelle regate di circolo, ma lo spirito mi sembra decisamente quello giusto: intuizione, ingegno e capacità costruttive realmente a confronto fra le nazioni partecipanti, poi è chiaro ed anche giusto in una competizione del genere, che si faccia uso delle ultime tecnologie disponibili, foil e quant’altro, ma BARCHE a VELA.
A parte i giapponesi, che comunque non hanno fornito grandi prestazioni,parlando di vincolo di nazionalità,non dimentichiamo le vittorie di Alinghi nel 2003/07 con la quasi totalità dell’equipaggio di nazionalità kiwi.Russell Coutts,Brad Butterworth, Murray Jones etc etc contro i propri connazionali.
Per non parlare,poi di Oracle….mi sembra giusto quindi il ritorno al vincolo di nazionalità.