Francis Joyon batte… se stesso (e diventa l’imperatore dell’Atlantico a 61 anni)
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Non sarà più l’uomo più veloce del mondo in solitario (Coville è il nuovo detentore del record), ma Francis Joyon si è consolato in fretta.

Ha vinto il Trofeo Jules Verne (giro del mondo in equipaggio più veloce di sempre) a gennaio. E adesso ha battuto il precedente primato sulla mitica rotta nordatlantica, tra New York e Cape Lizard, compiendo la traversata in solitario in 5 giorni, 2 ore e 7 minuti sul maxi trimarano IDEC Sport. Joyon combatteva contro… se stesso. Il grande navigatore deteneva il record dal 2013, quando a bordo di IDEC 2 aveva impiegato 5 giorni, 2 ore e 56 minuti.
Tra l’altro, è un primato che arriva quasi a sorpresa anche per lo skipper, che non vi si era preparato. Non era partito non per stabilire il record assoluto, per cercare di battere in reale il transatlantico più Queen Mary 2 (il cui arrivo è atteso giovedì).

Il maxi trimarano IDEC Sport è l’ex Groupama III di Franck Cammas (poi divenuto Banque Populaire VII): varato nel 2006, ha detenuto il Jules Verne dal 2010 al 2012 e ha vinto, tra i tanti successi, le ultime due edizioni della Route du Rhum. Realizzato dal team di Van Péteghem e Lauriot Prévost (VPLP), è lungo 31,5 metri e largo 22,50. Pesa 18.000 chili con un pescaggio di 5,70 m. L’albero è alto 33,5 metri e la struttura dello scafo è in carbonio e Nomex. Di bolina ha una superficie velica di 411 mq, alle portanti di 678.
FRANCIS JOYON IN BREVE
Il recordman degli oceani è nato nel 1956 a Hanches, nella piana agricola della piccola e sperduta regione dell’Eur et Loire. Francis Joyon è l’ex detentore del record assoluto del giro del mondo in solitario (57 giorni, 13 ore e 54 minuti), maturato nel 2008, battuto da Coville pochi giorni fa. Il primato lo aveva già conquistato nel 2004 a bordo del trimarano Idec, polverizzando il precedente record del 1989.
Verrà battuto l’anno successivo (di un solo giorno) dalla britannica Ellen MacArthur. Ma Joyon non si perde d’animo e, a bordo del nuovo Idec, lungo 30 metri, con una velocità media di 19,09 nodi consegue un risultato che ha resistito, scolpito nella storia, per quasi 9 anni (e fidatevi, in questo mondo in continua evoluzione tecnologica, non sono pochi). Solitario in mare e nella vita, è un tipo schivo e riservato: uno “scacciasponsor” che, nel mondo della vela oceanica, finisce per costituire un romantico stereotipo.
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