Fuoribordo per il tender: tradizionale o elettrico. Chi vince?

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fuoribordoLa domanda che si pone chi deve acquistare o cambiare il motore del tender oggi e: finalmente e’ giunto il momento di scegliere un modello elettrico oppure resto sull’affidabile motore a scoppio? Insomma chi vince il tradizionale o il nuovo? Per risolvere l’amletica questione, senza prendere in esame questioni ecologiche, abbiamo deciso di tagliare la testa al toro e di attenerci solo a dati oggettivi. E abbiamo messo a confronto quattro modelli di fuoribordo 4 tempi di potenza tra i 2,3 e i 3,5 cv e due elettrici che il costruttore paragona a dei 4 cv tradizionali. Il risultato del nostro test lo trovate in una maxi tabella a confronto. Commentiamo i dati, capitolo per capitolo.

Il peso
Per chi va in barca il peso del fuoribordo del tender e’ molto importante. Quante volte in una vacanza lo si tira giù dalla barca e lo si cala sul tender? Meno pesa, meno fatica si fa. Qui, ovviamente i vincitori sono i motori con la potenza più bassa, l’Honda 2,3 cv e il Suzuky da 2,5 cv che pesano solo 13,5 kg. Ma, sorpresa, l’elettrico Torquedo pesa solo 1,4 kg in più, malgrado si porti dietro il fardello di una batteria al litio di 915 kW. Risultato: pari

Le prestazioni
Come vi abbiamo detto per poter confrontare con un minimo di omogeneita’ i modelli, abbiamo scelto due modelli elettrici che il costruttore dichiara di assimilare a dei 4 cv tradizionali. Quanto a prestazioni assolute in termini di velocità’ massima utilizzando un gommone da 3,30 in versione gonfiabile non rigida con una persona a bordo, non c’è storia. Il più potente Tohatsu da 3,5 kg raggiunge quasi 8 nodi di velocita’, mentre il Torquedo si ferma a 4,7 nodi. Ma gli altri modelli come l’Honda 2,3 anche lui si ferma alla velocità’ massima di 4,6 nodi, come il 2,5 Suzuki. La sorpresa – ma lo si sapeva, data la differente erogazione di potenza tra elettrico e a scoppio – e’ che con due persone a bordo i modelli elettrici mantengono praticamente inalterata la velocità massima (poco più di 4 nodi) mentre quelle dei tradizionali scende praticamente allo stesso livello. Morale: l’elettrico risente molto di meno del peso caricato sul tender. Risultato: vince il tradizionale

LA GRANDE TABELLA – TRADIZIONALE VS ELETTRICO

L’autonomia
Questa e’ la prova chiave per capire se l’elettrico può competere con il tradizionale. Il risultato da ancora un vantaggio al motore 4 tempi che con un solo litro di carburante (il pieno del serbatoio integrato) alla velocità di 4 nodi circa ha un’autonomia di almeno un’ora e mezza ovvero più di sei miglia. Gli elettrici a piena carica con una batteria installata di circa 1 kW (quella standard) resistono per un’ora e quindi dopo 4 miglia si fermano, completamente scarichi. Il modello 4 tempi di maggiore potenza, il Tohatsu 3.5 cv, il più potente, riesce a girare a minor giri e con un litro di benzina ha un’autonomia record di più di due ore, circa 8 miglia. Va anche detto che se si riduce la potenza dell’elettrico riducendo la velocità a due nodi l’elettrico ha un’autonomia di circa 5 ore. Quindi: basta andare piano e l’elettrico recupera il deficit di autonomia che ha a pieno regime. Risultato: vince il tradizionale

La ricarica
Altro punto chiave del test. Se per un fuoribordo tradizionale di tratta di versare il carburante nel serbatoio del fuoribordo per gli elettrici bisogna aspettare di aver ricaricato la batteria. Con una batteria di circa 1 kW (minimo consigliato) la ricarica completa avviene in 12 ore con un 220 volts e con una presa accendisigaro da 12 volte (a 45 watt) una ventina di ore. Ovviamente la batteria si sgancia dal corpo motore per essere ricaricata. Da ricordare: l’elettrico ovviamente non ha bisogno dell’olio motore che nel tradizionale va controllato e sostituito ogni anno. Risultato: pari

La manutenzione
Dicevamo qui sopra, il tradizionale deve effettuare una manutenzione e un’invernaggio annuale se lo si vuole tenere in efficenza, l’elettrico in teoria non ha manutenzione. Risultato: vince l’elettrico

Il rumore
Un elettrico al massimo produce un “inquinamento acustico” di 60/65 decibel, un rumore che non da alcun fastidio. Diverso e’ quando un tradizionale sferraglia a 85 db come l’Honda. Risultato: vince l’elettrico

I costi
E’ presto detto, un fuoribordo elettrico di pari prestazioni costa circa il doppio di un modello tradizionale. Ma non ci sono costi di carburante. Facendo due conti ed esagerando, per una crociera di due settimane con parecchie fermate in rada si possono consumare circa 10 litri di benzina ovvero un costo di 17 euro. Risultato: vince il tradizionale

La morale finale
Se guardate solo ai costi, un motore a scoppio tradizionale a parità di prestazioni e’ nettamente più conveniente. Se guardate al resto e siete attenti all’inquinamento e avete una coscienza ecologica allora la scelta oggi non e’ così scontata.

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