
Difficile e tecnico, così si è confermato il Mondiale ORC di Trieste che ha premiato le barche, i tattici e gli equipaggi che meglio si sono destreggiati nel vento leggero e nei salti. Fa festa il Cookson 50 Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato nel gruppo A che centra il titolo con un’ultima giornata d’autorità caratterizzata da una grande costanza. Nel gruppo B il titolo va allo Swan 42 Be Wild di Renzo Grottesi, nel gruppo C la vittoria è andata invece al Melges 32 Airis di Cesare Bressan. Tre titoli mondiali a barche italiane che ancora una volta si confermano al vertice nel mondo delle regate ORC, certificando la grande vitalità del movimento altura nel nostro paese.
Ultima giornata di grande suspence nella brezza triestina, con gli equipaggi a giocarsi i titoli mondiali all’ultima prova con l’ingresso degli scarti. Il gruppo A infatti si decide sul filo del rasoio, Mascalzone Latino si impone per appena un punto sul Tp 52 russo Freccia Rossa di Vadim Iakimenko, il terzo gradino del podio va allo Swan 42 Sheera di Maurizio Poser staccato di appena due punti dal leader. Fuori dal podio Altair 3, lo Scuderia 50 di Sandro Paniccia al quale non basta un terzo nell’ultima regata: Altair finisce a pari punti con Sheraa, la quale però vanta un primo in race 8 che vale il bronzo. Il titolo Corinthian va al Tp 52 Zerocould di Danilo Falzitti, davanti al Comet 50 Verve di Giuseppe Greco, terzo posto per il Solaris One 44 Trinity+ austriaco di Peter Scicho.
Anche per il gruppo B l’ultima giornata ha segnato numerosi sconvolgimenti nella classifica originariamente guidata dall’X41 russo Technonicol.

Con una vittoria nell’ultima prova la zampata decisiva la piazza BeWild, lo Swan 42 di Renzo Grottesi che si prende una bella rivincita dopo l’Italiano di Monfalcone (LEGGI QUI COSA ERA SUCCESSO). Alle sue spalle, staccata di 5 punti, lo Swan 42 Selene Alifax di Massimo De Campo, terzo posto per l’M45 Horus Tempus Fugit di Nadia Canalaz. Il titolo Corinthian va invece al Grand Soleil 43 Reve de Vie di Ermanno Galeati, secondo posto per il Grand Soleil 39 Morgan IV di Nicola De Gemmis, terzo l’IMX 45 Adrenalina a 1000 di Bucciarelli/Gaspari.
Grandissimo equilibrio anche nel gruppo C, dove gli scarti hanno premiato le barche più costanti ma anche chi nell’ultima giornata a mantenuto i nervi saldi sia in partenza che nel complicato vento leggero del percorso.

Il titolo va alla barca che meglio forse ha saputo interpretare queste condizioni, il Melges 32 Airis di Cesare Bressan, seguito dal Farr 30 Sease di Franco e Giacomo Loro Piana (il progetto di Farr sembra vivere una seconda giovinezza), il terzo posto è infatti di un altro Farr 30, Mummy One di Alessio Querin (Già campione italiano ORC), che vede sfuggire un risultato più importante a causa della bandiera nera rimediata nell’ultima regata. Il titolo Corinthian va all’X35 Extrema di Andrea Bazzini, davanti all’X37 Hansen del danese Michael Mollmann, terzo posto dell’Italia 998 Lady Day 998 di Corrado Annis.
Soddisfatto Dede De Luca di One Sails, la veleria sponsor tecnico della manifestazione: “Ho visto un bel campionato, nonostante il vento abbia un po’ latitato si sono portate a casa 7 prove in una classe e 8 nelle altre due. Una flotta molto agguerrita e con un livello alto, in acqua abbiamo visto belle battaglie. Forse per l’ORC è un po’ inusuale che abbiamo vinto barcche più da regata che da crociera, ma questo è stato determinato anche dalle condizioni meteo. Come veleria siamo molto soddisfatti, non abbiamo lavorato molto dato il vento leggero, ma la cosa importante e l’obiettivo era essere di supporto all’evento più importante della stagione. In acqua eravamo la veleria più rappresentata insieme alla North, stiamo ampiamente dimostrando di essere competitivi e le nostre barche lo sono state tutta la settimana. Siamo finiti sia sul podio overall che in quelli Corinthian, sembrava potessero arrivare risultati ancora superiori ma la vela è così“.
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