“Prologo a chi?”: ecco perché questo Italiano d’Altura è una figata (TUTTE LE CLASSIFICHE)
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Prosegue alla grande il Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura, che assegna il Trofeo Stroili: oggi con arie più sostenute (sempre da libeccio e sud-sud-ovest, dai 10 ai 14 nodi) che hanno consentito lo svolgimento di tre prove. Arriva a sette il conteggio di quelle totali, domani basterà soltanto una prova per concludere il programma. A livello di classifiche, i giochi sono (quasi) fatti. (foto di Andrea Carloni)
“PROLOGO” A CHI?
Ma prima due parole: si sbagliava di grosso chi considerava questo evento solo come “prologo” del Campionato Mondiale ORC, in programma dal 30 giugno al 4 luglio nelle vicine acque di Porto San Rocco. Altro che regata-test, quella organizzata dallo Yacht Club Hannibal con base all’omonima Marina. Settantacinque barche al via, agonismo puro, regate con distacchi minimi (eppure i lati arrivavano a misurare anche quasi 2 miglia) e barche tirate.
Ma anche gli scafi meno “corsaioli” – attenzione, si tratta comunque di barche che in regate normali vincono eccome! – hanno avuto la loro dose di adrenalina: tanti i match-race tra armatori, magari di First 36.7, 40.7, Grand Soleil 40 e via dicendo. E tanti duelli “in monotipia” come quelli tra i tre Swan 42 (Be Wild, Selene Alifax, Sheera) e i ben sei Italia Yachts 9.98 (Sugar, Lady Day 9.98, Low Noise II, Sarchiapone, Nereis, Giulia). In poche parole una bella regata. Oggi in banchina si è visto anche il presidente della FIV Francesco Ettorre, in look “man in black” con camicia nera e occhiali scuri.
Vediamo le classifiche:
GRUPPO A – ORMAI E’ FATTA PER ALTAIR 3
Lo Scuderia 50 Altair 3 di Sandro Paniccia non ha sbagliato davvero nulla in questo suo Campionato, fino ad ora. Essendo di gran lunga la barca più veloce della flotta, la lotta dell’armatore civitanovese e dell’equipaggio è soprattutto contro il tempo. Partire bene, virare su ogni scarso alla ricerca della VMG, ignorare gli avversari e correre. Strategia che è riuscita fin qui alla perfezione (eccetto nella prova 5, la prima di giornata, caratterizzata da una partenza non al top).
Sono tanti, troppi i 10 punti che separano Altair 3 da Sheera di Maurizio Poser (YC Hannibal, a bordo Enrico Zennaro): ma nella vela tutto può accadere. Al terzo posto l’M45 Horus di Lidia Canalaz (YC Cupa), mentre Be Wild, Swan 42 di Renzo Grottesi, scivola al quarto posto (complice anche la penalizzazione del 50% sui risultati ottenuti nelle prime quattro prove e il nuovo certificato di stazza). Qui lo screenshot dei primi 10, sotto il link alla classifica completa.CLASSIFICA GENERALE GRUPPO A
GRUPPO B – RIBALTONE AL VERTICE
Dicevamo, nella vela tutto può accadere. E accade così che Mummy One, il Farr 30 di Alessio Querin (YC Hannibal) incappi in una giornata no dopo i quattro primi posti iniziali, cedendo il passo a Sugar, Italia 9.98 dell’estone Ott Kikkas (va detto che ai fini della classifica del Campionato Italiano Mummy One rimane in testa). Le due barche sono separate da un solo punto, domani ci si giocherà il tutto per tutto per la vittoria assoluta: forse con aria leggera Mummy One – che paga di qualche secondo a miglio l’Italia 998 è più performante, con vento testo la situazione si inverte). Al terzo posto un altro esemplare del cantiere di Franco Corazza progettato da Matteo Polli, Lady Day 998 di Corrado Annis (YC Adriano), seguito da un’altra gemella, Low Noise II di Giuseppe Giuffré (YC Chiavari). Qui lo screenshot dei primi 10, sotto il link alla classifica completa.CLASSIFICA GENERALE GRUPPO B
Eugenio Ruocco
IL “CASO BE WILD” E LA PENALIZZAZIONE ALLA BARCA
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