Tutti i segreti del nuovo satellitare che ha salvato la vita a Michele Zambelli

Mentre stava conducendo una magistrale Ostar (2.850 miglia da Plymouth a Newport, la traversata dell’oceano Atlantico in solitaria), nei primi della flotta lo skipper forlivese Michele Zambelli è stato costretto ad abbandonare la competizione (e il suo Class 950 Illumia) a pochi giorni dal traguardo.

COME SI E’ SALVATO MICHELE

Mentre era in mare aperto, Zambelli ha lanciato l’SOS con Garmin inReach, il nuovo navigatore satellitare bidirezionale con il quale ha comunicato costantemente con la centrale dei soccorsi, e in attesa dell’arrivo dell’elicottero ha spedito e ricevuto sms ed email con i genitori e la fidanzata Giulia, rassicurandoli sulla sua condizione. Un dispositivo utile e soprattutto rassicurante, perché ti fa capire immediatamente che il tuo messaggio di SOS è arrivato a destinazione, a differenza degli altri sistemi satellitari monodirezionali.

Tra le onde dell’Atlantico, su una zattera di salvataggio a 350 miglia dalla terraferma, dopo 12 giorni di navigazione solitaria, chattando con la fidanzata e rassicurando mamma, papà e amici che, nonostante l’abbandono della barca, tutto procedeva bene. Alle 7.30 del mattino, dopo quattro ore dal lancio dell’SOS, un elicottero della Guardia Costiera canadese ha tratto in salvo il velista.

satellitare
I due modelli di inReach: a destra inReach SE+, a sinistra inReach Explorer+

TUTTI I SEGRETI DI INREACH
I modelli inReach SE+ e inReach Explorer+ sono i primi dispositivi Garmin che consentono una comunicazione satellitare bidirezionale: utilizzando la copertura mondiale della rete di satelliti Iridium, i nuovi device permettono di inviare e ricevere messaggi di testo ed e-mail in qualsiasi parte del globo ci si trovi.

Nel caso di messaggi SOS il centro di emergenza GEOS, attivo 24/7, li riceve e consente l’avvio delle procedure soccorso in mare come a terra. Garmin inReach, grazie al GPS integrato ad alta sensibilità, permette una navigazione semplice e sicura per l’utilizzatore e, allo stesso tempo, consente ad amici e parenti di monitorare lo stato di avanzamento di chi lo possiede.

Piani tariffari inReach

I nuovi Garmin inReach SE+ e inReach Explorer+ sono disponibili da subito ad un prezzo di 449,99 € e 499 € IVA inclusa. Vanno ovviamente aggiunti i costi previsti dal piano tariffario, che prevede quattro grandi scaglioni, dall’entry level “safety” fino a quello all-inclusive “extreme”. Le caratteristiche e i costi dei vari piani sono riassunti nella tabella a lato.

Inoltre, potete decidere se affidarvi a un piano su base annuale o “freedom”. Il primo ha un costo mensile ridotto, è ideale se ne fate uso continuativo e il periodo minimo di utilizzo deve essere di 12 mesi (poi il contratto può essere interrotto, proseguito con lo stesso piano oppure si può passare a un piano superiore gratuitamente). Nel caso optaste per la soluzione freedom, più indicata per i crocieristi che utilizzano il dispositivo occasionalmente o a livello stagionale, pagate il servizio solo quando vi occorre (periodo minimo di utilizzo di 30 giorni) e potete sospenderlo quando e quante volte desiderate.  www.garmin.com/newmarine

Ma torniamo alla cronaca del salvataggio…

CHE COSA E’ SUCCESSO
Alle 4 del mattino di domenica 11 giugno, Michele si trova al largo dei banchi di Terranova, a 350 miglia dalla terraferma, viaggia a 8/9 nodi, e la barca viene colpita da un corpo non galleggiante: «È probabile che si trattasse di un cetaceo, e il risultato è che si stacca il bulbo dalla chiglia». La barca è ingovernabile e Michele esce per ammainare le vele e al rientro vede che dai fori delle viti entra acqua in stiva e a quel punto addio sogni di gloria. Regata finita. Fuori la temperatura segna 6 gradi e onde di un paio di metri, non si può perdere un secondo.

Manda il primo allarme con l’Epirb, il trasmettitore di soccorso il cui scopo è quello di segnalare la posizione di imbarcazioni e navi in situazioni di grave emergenza, ma essendo un sistema monodirezionale (si lancia l’SOS ma non si ha il riscontro che qualcuno lo raccolga) Michele manda una richiesta di aiuto con inReach e dopo pochi minuti riceve sullo stesso satellitare un sms di risposta in lingua italiana.

Da questo momento lo skipper esegue tutte le istruzioni che la base operativa gli detta, in attesa di un elicottero che arriverà alle prime luci dell’alba. Scongiurato il pericolo e aspettando i soccorsi, Michele trascorre il tempo alla deriva mandando messaggi per tranquillizzare parenti e amici sulla propria situazione: a casa, infatti sono allarmarti per aver ricevuto l’SOS dall’Epirb, ma naturalmente non conoscono le condizioni di Michele.

“RICORDATI DI PRENDERE I DOCUMENTI”

Con il navigatore satellitare inReach Explorer+ lo skipper comunica con la fidanzata Giulia via sms, mentre con i genitori resta in comunicazione via email: “…e ricordati di prendere i documenti che poi è un casino se non li hai” è il messaggio della mamma di Michele. «Ho anche chattato con Andrea, un amico che tempo fa ha vissuto una situazione simile alla mia – conclude Michele – ma non ha avuto la fortuna di un satellitare bidirezionale con cui comunicare in mezzo all’oceano».

Alla vista dell’elicottero Michele taglia la cima che lega la zattera di salvataggio alla barca e un sommozzatore canadese si cala per imbragarlo e farlo salire a bordo del velivolo. L’ultimo sguardo è per Illumia, la barca costruita dall’amico Alessandro per traversate oceaniche, ma scomparso per un incidente nel 2013. L’imbarcazione si allontana e scompare tra le onde, come a ricongiungersi con il suo progettista.

Si conclude così la spedizione di Michele Zambelli alla Ostar 2017, un amaro ritiro quando ormai assaporava il gusto dolce del successo, ma la soddisfazione di essere tornato a casa per raccontare la propria avventura, anche grazie alla tecnologia che in questo caso gli ha salvato la vita, non ha prezzo: «Mai più senza! – saluta Michele – …anche nelle regate di casa, dove apparentemente tutto è sotto controllo, l’uso di un satellitare come inReach può davvero toglierti dai guai».

QUI TUTTI GLI ALTRI SEGRETI DELLA BARCA DI ZAMBELLI

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Come mettere a riposo l’entrobordo. Ecco cosa fare

Per il disarmo invernale dell’entrobordo della vostra barca potete affidarvi a un’officina specializzata o, se siete degli smanettoni, provare a eseguire voi stessi le operazioni di messa a riposo: c’è più soddisfazione, no? Senza contare il risparmio! Invernaggio entrobordo –

Torna su

Registrati



Accedi