Coppa America, batosta per Oracle: i kiwi sono forti, mr Coutts
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Questa Coppa America, per tanti versi, è l’edizione delle prime volte. La prima volta che il Defender ha preso parte ai round robin assieme agli sfidanti. La prima volta che alcuni sfidanti, i cosiddetti “satelliti” di Oracle Team USA, hanno continuato ad aiutare gli americani anche dopo la loro uscita di scena facendo gli sparring partners. E’ la prima volta con questi “astro-scafi” tutti uguali che non toccano mai l’acqua.
Ed è la prima volta che Oracle Team USA le ha prese. Di santa ragione, tra l’altro. Nelle prime due sfide della finalissima di Coppa America gli yankee si sono dovuti inchinare alla forza di Emirates Team New Zealand, che ha chiuso la giornata con un secco 2-0. Nella classifica, tuttavia, c’è scritto 1-0 (altra novità), perché Oracle, avendo vinto i qualifiers, partiva con un punto di vantaggio nella finale. La sfida rimane aperta, nulla si può dire (soprattutto se ci sono di mezzo americani e kiwi: vedi finale del 2013 da 1-8 a 9-8), ma larga parte del popolo dei velisti, quelli che vogliono una Coppa più umana, si è già gasata. Se i kiwi vinceranno si ritornerà (forse) a un format meno “Formula Uno” e più attento a un reale contenimento di budget per favorire la partecipazione di più team e soprattutto potremo rivedere (forse, di nuovo) Luna Rossa e chissà chi altri. Per questo, noi non l’abbiamo mai nascosto, forza Emirates Team New Zealand.
COSA E’ SUCCESSO IERI
Nella prima prova Oracle parte OCS, i kiwi avanzano, sono più veloci e stabili, soprattutto di bolina, e concludono con un vantaggio di 30″. Nella seconda prova sono nuovamente superiori, hanno un vantaggio alla prima boa di oltre un minuto, Oracle recupera sfruttando alcuni scarsi, ma nell’ultima poppa ETNZL umilia gli americani, con Oracle che si pianta in un buco di vento e chiude con 1 minuto e 28 di ritardo.
IL RIASSUNTO
Dopo la prima serie di Qualifiers (alle quali ha partecipato anche Oracle Team USA), terminate con l’eliminazione di Groupama Team France, sono andate in scena le semifinali (con gli americani che stanno a guardare): Team New Zealand, avendo chiuso al secondo posto i Qualifiers dietro a Oracle e al primo tra gli sfidanti, ha conquistato il diritto a scegliersi l’avversario, individuato in Ben Ainslie, giudicato forse l’anello più debole. Infatti ha avuto vita facile nonostante una scuffia nella seconda giornata di regate, chiudendo sul 5-2. Nell’altra semifinale Team Artemis ha battuto Team Japan 5-3. ETNZL e Artemis si sono sfidati nella “finalona” sfidanti e i kiwi hanno facilmente battuto gli svedesi. Adesso è in corso la sfida finale tra il defender Oracle Team USA e ETNZL.
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