151 Miglia, tempo di arrivi: Pendragon primo in tempo reale
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Nonostante il vento leggero quella che è in corso di svolgimento è una 151 Miglia molto veloce più o meno per tutta la flotta, grazie ad un vento che soprattutto nella seconda parte di percorso ha concesso una rotta abbastanza diretta verso i vari waypoint.
Dopo circa 22 ore di navigazione, il Maxi Pendragon di Nicola Paoleschi, un progetto di Davidson lungo 22 metri, ha tagliato il traguardo posto davanti al Marina di Punta Ala, aggiudicandosi così in tempo reale l’ottava edizione della 151 Miglia (e il relativo Trofeo Cetilar), la regina delle regate d’altura in Mediterraneo organizzata da un Comitato formato da Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, Yacht Club Punta Ala e Yacht Club Livorno, che aveva preso il via ieri pomeriggio con ben 190 barche in acqua.
Al secondo posto, sette minuti dopo Pendragon, ha chiuso l’altro Maxi Atalanta II di Carlo Puri Negri (LEGGI QUI LA STORIA DI ATALANTA), con l’Olimpionico di Londra Michele Regolo alla tattica, mentre terzo si è classificato il Cookson 50 Kuka 3 di Franco Niggeler, con in pozzetto il fuoriclasse australiano Mitch Booth e il navigatore Andrea Caracci, quarto l’altro Cookson 50 Endlessgame di Pietro Moschini (in pozzetto Gabriele Bruni, Davide Innocenti e Stefano Pelizza) e a seguire Oscar 3 di Aldo Parisotto, SuperNikka di Roberto Lacorte e Fra Diavolo di Vincenzo Addessi.
Per Pendragon si tratta della seconda vittoria consecutiva in reale alla 151 Miglia, dopo il successo dell’anno scorso, risultato che è stato accolto con gioia dall’armatore Nicola Paoleschi, già protagonista anche negli anni precedenti con il maxi Sagamore e quest’anno affiancato in pozzetto dall’Olimpionico di Sydney Lorenzo Bodini e da Francesco Diddi: “Sono molto affezionato alla 151 Miglia, è una regata che disputo sempre volentieri, e quest’anno è stata un’edizione molto impegnativa, soprattutto a livello tattico. Chiaramente vincere fa sempre piacere, ma a parte questo, come ho già detto, ci siamo divertiti, perché è stata una prova molto stimolante dal punto di vista tattico e strategico”. “È stata una regata difficile”, gli fa eco Bodini, “perché è vero che abbiamo avuto sempre un po’ di vento, ma con grandi variazioni, quindi i passaggi importanti sono stati tatticamente complessi da interpretare. Il grosso vantaggio sugli avversari lo abbiamo accumulato all’altezza dell’Elba, poi a poche miglia dall’arrivo sembrava che tutto potesse rimettersi in gioco, quindi siamo stati bravi a mantenere il margine su Atalanta fino all’arrivo”.
Gli arrivi delle altre barche stanno proseguendo in queste ore e andranno avanti per tutta la notte: una volta conclusi, sarà possibile stilare le classifiche definitive con i compensi e decretare quindi i vincitori overall dei gruppi ORC International e IRC, nonché i vari vincitori di classe.
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