Debutta a Porto Cervo Ribelle, l’ultima “fiamma” dei superavvocati milanesi Trifirò
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
La famiglia Trifirò ha legato da sempre il suo nome alla vela. Salvatore Trifirò, il titolare dell’omonimo studio milanese che si occupa di diritto del lavoro e societario, naviga da sempre. Sua moglie Paola si è appassionata dopo averlo conosciuto.
La lista di barche da loro possedute nel tempo è lunghissima, dal primo sette metri e mezzo Calife, acquistato in Francia, fino al 50 metri Zefira, il più grande superyacht a vela senza flybridge mai realizzato da Dubois Naval Architect, passando per barche d’epoca e da regata.
UN AMORE “RIBELLE”
Il nuovo amore della coppia, adesso, si chiama Ribelle. Ha fatto il suo debutto alla Loro Piana Superyacht Regatta di Porto Cervo (al timone il “barone” Francesco De Angelis), è lungo 32,64 metri ed è stato costruito dai cantieri olandesi Vitters su progetto di Malcom McKeon. Una superbarca che fa del titanio e del carbonio i suoi elementi principali (pesa solo 84 tonnellate), larga 7,72 metri e con un pescaggio di 6,05. Nella prima giornata di regate non ha certo sfigurato, chiudendo al secondo posto: “E’ stato un ottimo inizio per una barca nuova, con soli due giorni di allenamento alle spalle. Oggi abbiamo avuto un vento fantastico, siamo certamente soddisfatti della barca ma soprattutto dell’equipaggio, hanno fatto un lavoro magnifico”, hanno detto i Trifirò.
Gli interni, curati da Remi Tessier (teak chiaro, cuoio bianco, rame laccato, rafforzato ulteriormente da un rivestimento in vetro), prevedono tre cabine, una armatoriale, una VIP e una con due letti singoli, mentre per l’equipaggio sono disponibili cinque cuccette.
In configurazione da crociera, la barca è armata con fiocco autovirante e asimmetrici rollabili per le portanti. Ma in regata arma un gioco di vele da ultracompetizione, e le velocità, in condizioni di vento moderato, possono arrivare a toccare i 20 nodi. “E’ una barca molto piacevole da timonare, ha delle linee d’acqua bellissime, stiamo imparando a conoscerle”, ha detto De Angelis.
Foto di apertura di Carlo Borlenghi, altre foto di Jeff Brown/Breed Media
SCOPRI LE ULTIME NEWS DI BARCHE & CANTIERI
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Il 30 agosto al Marina di Scarlino puoi provare tutte queste barche
Il 30 agosto 2024 c’è un antipasto, organizzato da 43° Parallelo, per prepararsi al meglio alla stagione dei saloni nautici. Non perdere l’occasione di partecipare a 43° Open, una giornata speciale organizzata presso la sede di Marina di Scarlino,
Navigare sotto costa: come si comporta il vento? (Episodio 1)
Quando si naviga sotto costa, bisogna sempre fare i conti con il vento, le correnti, le maree (se sensibili) e le condizioni del mare che spesso sono direttamente legate al profilo della costa e alle sue caratteristiche topografiche. In questo
BARCHE USATE Vendono 4 Classic Boat da non sottovalutare (8-13 m)
Continuiamo ad andare alla scoperta delle occasioni migliori di barche usate sul nostro mercatino degli annunci. Qui potete vendere e comprare barche usate (anche le Classic Boat storiche by Giornale della Vela!), accessori, posti barca, trovare l’idea giusta per le vostre vacanze e
Classic IOR: tra prototipi e serie, raccontateci le barche Cult che ancora “vivono”
Se si guarda alla storia della vela, a quella vela che già possiamo identificare in forme simili alle odierne, indubbiamente troveremo che ci fu un quasi-trentennio leggendario, quello dello IOR (di cui QUI trovi la storia). Tra il finire degli
4 commenti su “Debutta a Porto Cervo Ribelle, l’ultima “fiamma” dei superavvocati milanesi Trifirò”
chissà come sono contenti i clienti dello studio Trifirò …
Con tutti i soldi che chiede ci credo che si è fatto la barca alle spalle degli altri …
Scusi , uno può accettare o rifiutare, se i una persona ha competenze dev’essere pagato come chiede , poi ognuno è libero di decidere, il suo commento sembra un po’ inappropriato.
aveva ragione Montanelli :
“gli italiani se vedono uno con una bella macchina anzichè prenderlo ad esempio per cercare di migliorarsi , gli rigano la macchina” … Invidia una brutta bestia.