Coppa America: “palla” colossale o futuro della vela? SONDAGGIO
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Mentre ieri è iniziato il secondo round robin, con la vittoria di Team New Zealand su Artemis dopo (un’altra) regata all’insegna della battaglia ravvicinata, quella di Oracle su Groupama e quella di Land Rover BAR su Artemis (in calce all’articolo la classifica aggiornata), la Coppa America fa parlare di sé. Dopo i primi giorni di regate, si sono creati due grandi schieramenti, quelli a favore di questo nuovo formato della “vecchia brocca” e i tradizionalisti (ah… i monoscafi).
Per capire meglio come la pensiate, abbiamo ideato per voi un sondaggio semi-serio per capire da che parte state.
SONDAGGIONE! TOCCA A VOI…
[socialpoll id=”2443927″ path=”/polls/2443927″ width=”600″]
LA CLASSIFICA DOPO LA QUARTA GIORNATA DI REGATE
LEGGI TUTTE LE NEWS DEL NOSTRO GIORNALE DELLA COPPA
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Coppa America a Napoli: quanto costerà e le incognite su Bagnoli. Un’occasione storica, ma…
Passata la sbornia da annuncio della Coppa America 2027 a Napoli, con Louis Vuitton a sponsorizzare l’evento, è già tempo di fare qualche riflessione su quella che per l’Italia e il capoluogo campano si annuncia come una sfida dall’enorme fascino,
L’Italia salva la Coppa America. Si svolgerà nel 2027 a Napoli
Ci siamo dovuti dare un pizzicotto per essere sicuri che fosse vero quello che stavamo leggendo perché, se da un lato gli indizi c’erano, i rumors anche, non ci credevamo fino in fondo. E alla fine arriva l’annuncio ufficiale: l’America’s
Coppa America: Alinghi rinuncia alla sfida, ma Grant Dalton non ci sta e risponde
Sono giornate tutt’altro che serene per la Coppa America e Grant Dalton, il grande capo di Team New Zealand che tira le fila dell’organizzazione della prossima edizione. Dopo la rinuncia di Ineos, le incertezze sulla sfida di Ben Ainslie
Peter Burling divorzia da Team New Zealand: verso un clamoroso caso di vela mercato?
La notizia arriva nella notte italiana come un fulmine a ciel sereno: Peter Burling e Team New Zealand si separano, la super star kiwi non prenderà parte alla 38ma America’s Cup con la mitica squadra neozelandese (mentre è impegnatissimo nel
5 commenti su “Coppa America: “palla” colossale o futuro della vela? SONDAGGIO”
Cari signori della redazione,
Il sondaggio sulla coppa america e’ rotto, ho provato a votare molteplici volte e il punteggio per la mia risposta e’ salito, credo che stia contando piu volte il mio voto.
L’America’s cup è la competizione velica al più alto livello. Dire che non è vela è come dire che la F1 non è più formula 1 da quando sono stati introdotti gli alettoni e
l’aerodinamica.. Ben vengano quindi queste macchine volanti ma per questa sola regata, ma forse vanno rivisti alcuni parametri nei regolamenti dei match race e di conseguenza le regole di valutazione dei comitati.
La vera Coppa America DEVE rimanere nell’ambito della vela mono scafo così come e’ stata originalmente concepita. Poi se vogliamo parlare di formula 1 del mare di missili mare-aria di macchine volanti governate da ali avveniristiche che ricordano più’ un aeroplano che corre sull’acqua fate pure. Ma lasciate a NOI la scelta di seguire una regata piuttosto che un’altra….. O meglio…… Di seguire una rottura di palle ….piuttosto che una vera regata fatta di uomini, vele, cime, tattica di regata e di studio del vento, correnti e quant’altro di N A T U R. A. L. E. conta per vincere una regata piuttosto che solo muscoli e comandi elettronici che ottimizzano assetti idro ed aerodinamici del mezzo dopo che il computer ha stabilito la rotta ottimale date le condizioni meteo. Tutti sono bravi in questo modo. Basta mettere montagne di dollari a disposizione e chi più ne ha più possibilità ha di vittoria. Roba da mentecatti…..roba da far venire la demenza senile precoce !!! De gusti su non est disputandum !!!!
Yper maggior chiarezza ribadisco il motto in latino:
De gustibus non est disputandum !
La coppa america NON è una “regata”ma una Sfida in acqua, tra gentleman molto molto molto ricchi. Questo è sempre stato lo spirito della coppa.
Se qualcuno vuole vedere regate di vela, guardi i Tp 52, come faccio io.
Evviva la Coppa !!!! Con tutte le sue stranezze e contraddizioni.