Coppa America, anche Oracle le “busca”. Umiliazione Ben Ainslie
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Secondo giorno di regate a Bermuda per il primo round robin della 35ma edizione della Coppa America. Sulle acque smeraldo dell’arcipelago atlantico (raggiunto per la prima volta dal navigatore spagnolo Juan de Bermúdez nel 1505), ieri ha soffiato un bel vento tra i 10 e i 15 nodi, assicurando sufficiente spettacolo (chi scrive può assicurarvi che la sua ragazza, assoluta profana di vela, ha seguito le sfide con interesse, la velocità paga sempre). Ecco il report dei match:
Artemis Racing contro Groupama Team France
Sembrava che i francesi dovessero essere il team “materasso” dopo la prima giornata di regate, conclusa con la doppia sconfitta da parte di Oracle e dei kiwi: ma contro gli svedesi di Artemis, capitanati da Nathan Outteridge, se la sono cavata egregiamente, vincendo la partenza, perdendo la leadership soltanto nel terzo lato ma riconquistandola con i denti. I ragazzi di Franck Cammas hanno chiuso con un vantaggio di soli 3 secondi.
Oracle Team USA contro Land Rover BAR
In questa sfida, proprio non c’è stata storia. Sir Ben Ainslie ha vinto la partenza ma, complice anche una barca non al 100% dopo le riparazioni in fretta e furia dopo il “botto” della prima giornata, ha dovuto cedere il passo a Spithill e soci che hanno chiuso con 39 secondi di vantaggio. Un’eternità, viste le velocità di questi bolidi.
Emirates Team New Zealand contro Softbank Team Japan
Grande distacco anche nella terza prova di giornata, quella che ha visto i neozelandesi stracciare il compatriota passato al nemico Dean Barker, skipper di Softbank Team Japan. Trentatre secondi di ritardo per i giapponesi.
Artemis Racing contro Oracle Team USA
Probabilmente il match più a “sorpresa” è stato quello tra Artemis e Oracle: Jimmy Spithill non è perfetto nelle partenze e questa volta gli svedesi ne hanno saputo approfittare, chiudendo con un vantaggio notevole (39 secondi). Prima sconfitta quindi per il defender.
Emirates Team New Zealand contro Land Rover BAR
Questo match invece è stato la più grande “umiliazione” di giornata rifilata al baronetto Ainslie: chissà come se la sarà risa Grant Dalton, quando la sua barca ha tagliato il traguardo ben un minuto e 21 secondi davanti agli inglesi, nonostante una penalità ricevuta dai kiwi in partenza. Per ora è BAR la grande delusione, con tre sconfitte e una sola vittoria (in classifica è secondo in virtù dei due punti conquistati nelle World Series).
Oracle Team USA contro Softbank Team Japan
Gli americani battono il loro team “satellite” (addirittura in banchina i giapponesi sono chiamati “Joracle”) facilmente, chiudendo con un vantaggio finale di 54 secondi.
COPPA AMERICA, LA CLASSIFICA DOPO LE PRIME DUE GIORNATE
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Coppa America a Napoli: quanto costerà e le incognite su Bagnoli. Un’occasione storica, ma…
Passata la sbornia da annuncio della Coppa America 2027 a Napoli, con Louis Vuitton a sponsorizzare l’evento, è già tempo di fare qualche riflessione su quella che per l’Italia e il capoluogo campano si annuncia come una sfida dall’enorme fascino,
L’Italia salva la Coppa America. Si svolgerà nel 2027 a Napoli
Ci siamo dovuti dare un pizzicotto per essere sicuri che fosse vero quello che stavamo leggendo perché, se da un lato gli indizi c’erano, i rumors anche, non ci credevamo fino in fondo. E alla fine arriva l’annuncio ufficiale: l’America’s
Coppa America: Alinghi rinuncia alla sfida, ma Grant Dalton non ci sta e risponde
Sono giornate tutt’altro che serene per la Coppa America e Grant Dalton, il grande capo di Team New Zealand che tira le fila dell’organizzazione della prossima edizione. Dopo la rinuncia di Ineos, le incertezze sulla sfida di Ben Ainslie
Peter Burling divorzia da Team New Zealand: verso un clamoroso caso di vela mercato?
La notizia arriva nella notte italiana come un fulmine a ciel sereno: Peter Burling e Team New Zealand si separano, la super star kiwi non prenderà parte alla 38ma America’s Cup con la mitica squadra neozelandese (mentre è impegnatissimo nel
1 commento su “Coppa America, anche Oracle le “busca”. Umiliazione Ben Ainslie”
ma perchè fate sti articoli? vi è ancora qualcuno appassionato che guarda sta specie di coppa america??