“VELENDA” CARTHAGO!!! – Così si regata in Tunisia
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Delenda Carthago! Cartagine è da distruggere: così diceva Catone il Censore in un famoso discorso al senato romano (stiamo parlando di “quel “Senato Romano nel 157 A.C.) durante le guerre Puniche, non ricordandosi che, negli anni precedenti, Cartagine ed i suoi territori erano i granai dell’Impero e, quindi, a quei tempi, anziché distruggere si preferiva osannare questa città e, chissà, forse, qualcuno, avrà anche proferito una frase tipo” Cartagine è bella” che poi in latino suonerebbe come “ Carthago dilecta est”……
Ed ecco che qui entra in ballo la vela……
Eeh già, perché proprio un grande appassionato di vela, un professore universitario di Matematica in pensione, presidente del mitico Circolo della vela di Ventotene, nelle isole Ponziane (e non Pontine come erroneamente si usa dire), grande amante di storia romana, scopre, o forse sarebbe meglio dire riscopre, i legami fra Ventotene e Cartagine.
Non starò qui a parlarvi di Giulia, figlia dell’Imperatore Augusto, esiliata dal padre su quest’isola e del suo amante, esiliato in un’isola vicino a Cartagine, e neppure del fatto che le rotte migratorie degli uccelli provenienti dal sud dell’ Africa e diretti in Siberia passano da queste due isole (potete trovare tutto su Wikipedia), ma, visto che siamo Il Giornale della Vela, vi parlerò di una regata che, da 19 anni, lega Ventotene a Cartagine e dintorni con questa splendida manifestazione che non vuole assolutamente essere una RACE ultra specialistica, ma che vuole unire tutti i velisti dell’Europa Mediterranea (ma non solo, vista la presenza di Germania, Austria, Svizzera, etc.) e le loro culture, con questo splendido pezzo di Nord Africa, la Tunisia. Iniziata quasi per scherzo, come una veleggiata fra amici che un bel giorno decidono di uscire in barca a vela ed andare….dove ? Ma siii, abbiamo tempo, siamo in vacanza, arriviamo in Sicilia (180 mn.) e poi si vedrà……
Dalla Sicilia poi la Tunisia è ad un tiro di schioppo(altre 110 mn.), col Maestrale poi arrivarci è un “voile”.
Al traverso poi….massima velocità e, se ci va bene, stesso bordo anche al ritorno…..pure se c’è Scirocco.
E così il professor Mauro Ugazio, gran barba bianca da Commodoro qual è, si inventa la Carthago Dilecta Est.
LA CARTHAGO DILECTA EST
Una regata aperta a tutte le imbarcazioni, che uno può, visto il periodo nel quale si svolge(tra luglio e agosto), prenderla anche come una vacanza con famiglia e amici e che, nel corso di un ventennio, si è pian piano evoluta sino ad arrivare ad essere la più “variegata” del Mediterraneo.
Quest’anno ad esempio gli eventi riconducibili alla Carthago sono ben 6 alle quali si aggiunge l’anteprima della Eurafrica Cup che si correrà dal 28 maggio al 4 Giugno da Mazara del Vallo a Sidi Bou Said e ritorno (due regate distinte) con l’organizzazione di Lega navale e Adina di Mazara/dV.
Gli eventi, denominati Carthago Dilecta Est – Tunisie Sailing Week – 2017 “Liberi di Navigare”, aperti ad imbarcazioni con equipaggio, per 2 e per 1, sono organizzati da Circolo Velico Ventotene, Club Nautique de Sidi Bou Said, Lega Navale Italiana Sezione di Cagliari, Lega Navale Italiana sezione di Mazara del Vallo, Yacht Club Gaeta, la Marina di Yasmine Hammamet sotto l’egida della Federazione Italiana Vela e della Fédération Tunisienne de la Voile. Collaborano all’organizzazione dell’evento, l’Unione Vela d’Altura Italiana, il Porto Turistico di Sidi Bou Said, il Marina di Biserta, il Marina di Gammarth, altri Porti Turistici e Club Nautici Tunisini e Italiani.
Numerose le novità di questa prossima edizione, che prevede tre regate dall’Italia e tre in Tunisia
• 28 luglio Cagliari-Biserta-Hammamet;
• 30 luglio, Roma/Fiumicino-Ventotene-Hammamet;
• 2 agosto Mazara del Vallo-Hammamet
• 31 luglio, Biserta-Hammamet;
• 2 agosto Sidi Bou Said-Hammamet;
• 6-8 agosto, Trofeo Yasmine Hammamet-Finale del primo Campionato Nazionale d’altura Tunisino).
Il Trofeo Yasmine Hammamet, a cui è collegata la finale del campionato tunisino, sarà una grande occasione per veder gareggiare insieme barche italiane e locali.
Alle diverse regate della Carthago Dilecta Est–Tunisie Sailing Week sono collegate serate di gala e premiazioni presso i porti di partenza e di arrivo in Italia e Tunisia: 27 luglio, Roma, serata inaugurale e presentazione degli equipaggi; 29 luglio, Cagliari, serata inaugurale e presentazione degli equipaggi; 30 luglio, Biserta: serata di gala e premiazioni; 31 luglio, Ventotene, serata di gala e premiazioni; 1 agosto, Mazara del Vallo, serata inaugurale e presentazione degli equipaggi; 7 agosto, Tunisi, serata di gala, incontro con l’Ambasciatore d’Italia in Tunisia; 9 agosto, Hammamet, serata di gala e premiazioni degli equipaggi.
IL CAMPIONATO TUNISINO D’ALTURA
Ma tutto ciò, comme d’habitude (in Tunisia si parla Francese….) lo trovate su Internet, quindi….parliamo un po’ di quello che IO, nordico di Brescia, lacustre, prima che marinaio salato( il primo amore non si scorda mai), ho vissuto in questa tre giorni su barche Tunisine alla 3a prova della Yasmine Cup, campionato tunisino d’altura.
Iniziamo col dire che, pur avendo lineamenti non propriamente nordici (non sono biondo, non ho occhi azzurri e ho la pelle “naturalmente” più scura di quella di Carlo Conti), sono Nordico “dentro”, non vado in visibilio per le culture del Sud del Mediterraneo comprese Grecia e Spagna (quindi non solo Africa)… e dovendo scegliere tra penisola Iberica o Bretagna, scelgo quest’ultima… ho la barca a Trapani, dove mi trovo BENISSIMO e lascio a voi indovinare cosa ne penso della tratta dei migranti……
QUANDO VINCE LO SPORT
Si lo so, potrò sembrarvi incoerente ma vi assicuro che non è così.
Quando la redazione del GdV mi ha chiesto se volessi andare in Tunisia per una regata e per un servizio sul loro mondo della vela vi assicuro che non ci ho pensato un attimo perché ero curioso di vedere se anche l’ ambiente dello sport fosse infettato dalle infiltrazioni radicali tipiche, in questi ultimi anni, di questi paesi.
E come sempre lo sport ha vinto !!! (almeno quello……)
Ho trovato gente cortese, disponibile, gentile, velisticamente preparata e che, soprattutto, vuole che la gente che la pensava come me provi un’esperienza in Tunisia per potersi ricredere.
Poche barche (12) se paragonate ai nostri standard italiani ma ben agguerrite. Equipaggi misti: tunisini, francesi, tedeschi, svizzeri, italiani.
Livello tecnico buono (un po’ meno negli ormeggi……) qualità delle barche molto varia (la maggior parte delle imbarcazioni sono crociera ad uso regata).
Ho regatato su Le Petit Prince (quello del romanzo di Saint-Exupery), un X 382 che aveva qualche annetto ma col quale abbiamo tenuto testa sino all’ultimo ad un 52” uscendone vincitori morali dopo una clamorosa protesta non accettata, pur avendola comunicata via radio al comitato, per la mancata, da parte nostra, esposizione della regolamentare bandiera rossa.
Nello specifico, e per i curiosi, una mancata precedenza da parte del 52” all’ultima boa di poppa, prima dello stocchetto di bolina all’arrivo, dove, non solo non rispondeva alla nostra orzata (noi sottovento col gennaker potevamo orzare quanto volevamo), ma addirittura ci poggiava addosso costringendoci ad una “incaramellata” col rischio di strambata.
Ma il risultato in classifica ( 2° assoluto) è ininfluente, ottimo invece il risultato che cercavo; un perfetto feeling con l’armatore/timoniere Ichem (spero si scriva così), con Souheil, vicepresidente della federazione vela tunisina, alla randa, con Paul Emile un giovane ventenne parigino che studia Economia a Tunisi, prodiere e con il resto dell’equipaggio e con quelli delle altre barche.
Avendomi messo al fiocco (lato sinistro, babòrd) a fare il tailer o, come dicono i puristi, il sail trimmer e dovendo fare anche le foto per il GdV il lavoro non è mancato; vira, fai la foto, stramba col gennaker, fai la foto, regola il carrello del punto di scotta, fai la foto, cazza il cunningham, fai la foto, lasca la base, fai la foto……..e poi, pulisci la coperta (mancava solo la scopa infilata nel……..), fai la foto …..
Ovviamente scherzo; è stata una splendida regata, due triangoli davanti ad Hammamet, con uno splendido sole ed un altrettanto splendido maestrale dai 26, poi scesi a 14, nodi, zero onda.
A seguire conferenza stampa, presentazione della CARTHAGO DILECTA EST con parole di stima da parte di tutti, anche dal segretario generale dell’ambasciata italiana a Tunisi, la Sig.ra Angela Zanca. Ovviamente presenti tutte le personalità più importanti del mondo velistico Tunisino, dalla loro federazione vela al ministero dello sport e del turismo. La sera, poi, tutti nello splendido giardino attorno alla piscina dell’hotel Marina Palace di Yasmine Hammamet (la parte turistica del paese) per il barbeque di rito e le premiazioni.
LA SITUAZIONE DEI MARINA
Il giorno successivo, domenica 14 maggio, doverosa visita alle nuove infrastrutture portuali( i nuovi marina o mooring che dir si voglia).
Prima tappa a Biserta sulla costa nord.
Un nuovissimo marina, ancora in parte in allestimento ma già perfettamente funzionante, splendidamente diretto dal simpaticissimo mister Shamari, ex comandante di grandi yacht da diporto italiani e presidente, inoltre, del più antico e titolato circolo nautico tunisino: quello di Sidi Bou Said, fondato da sua madre nel lontano 1965 e composto di un yacht club e di una scuola di vela, il cui direttore è mr. Mourad. La scuola di vela ha circa 400 iscritti, ma in primavera e autunno accoglie 400 giovani per settimana dalle varie scuole di Tunisi.
Il nuovissimo Marina Bizerte (www.marinabizerte.com) può accogliere qualunque tipo di imbarcazioni e di megayacht
Fondali d 3,5 a 12 mt. 800 posti barca dai 6 a oltre 110 mt e catamarani dai 12 ai 30 mt, un lago molto profondo collegato al mare dove sorgono cantieri per ogni esigenza (ex Wally, tanto per capirci). Non aggiungo altro, vi lascio solo con il loro motto “Bizerte only Bizerte”.
A seguire, pranzo al marina di Sidi Bou Said con la “ Creme” della vela tunisina e meravigliosi piatti di mare magistralmente cucinati da un cuoco “nostrano” (di Pesaro) e per finire uno sguardo veloce al nuovo ed esclusivo Marina di Gammarth, sempre nel golfo di Tunisi. Una chicca gustata nell’ora migliore: al tramonto.
È doveroso, in chiusura, aggiungere due parole su Mauro Ugazio, patron della “Carthago” ed il “suo” circolo velico che vanta una attività ultratrentennale nella divulgazione della vela fra i giovani come strumento educativo e relazionale ed ha raggiunto importanti risultati riconosciuti da un sistema di convenzioni con il MIUR , l’Università di Tor Vergata – Facoltà di scienze motorie, con diverse scuole italiane e con la stessa Federazione Vela Tunisina: Dal 23 al 31 agosto 2017 ospiterà a Ventotene 13 docenti e 15 studenti tunisini per un corso di italiano legato alla pratica della vela. Ma più delle parole contano i fatti……..e quelli andateli a vedere aprendo i link qua sotto o, meglio ancora andando direttamente a Ventotene, ovviamente in barca. Mauro sarà lieto di ospitarvi nella foresteria del Circolo posta su un cucuzzolo da dove si domina tutto l’arcipelago.
www.carthagodilectaest.com
https://www.facebook.com/CarthagoDilectaEst.TunisieSailingWeek/
www.circolovelicoventotene.com
https://www.facebook.com/circolovelico.ventotene
https://www.facebook.com/cvventotene/?fref=ts
Volendo storpiare, in un latino maccheronico, la frase di Catone vi butto lì un nuovo motto:
VELENDA CARTHAGO!
Ciao a tutti e, come sempre………BUON VENTO
Testo e foto di Adriano Gatta
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