Il Vendée Globe da i numeri: sponsor italiani, che aspettate?
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Tempo di bilanci per il Vendée Globe, con un occhio all’edizione appena conclusa e l’altro a quella del 2020 che fa segnare già numerosi skipper interessati alcuni dei quali hanno già acquistato la barca o programmato la sua costruzione. E’ stato il Vendée globe dei record, con la vittoria in 74 giorni di Armel Le Cleac’h, ma c’è molto di più dietro una regata che è ormai diventata un colosso mondiale degli eventi mediatici.
Il giro del mondo in solitario, senza scalo ed assistenza, non è stato solo una grande sfida umana, tecnologica e sportiva, ma anche come dicevamo un evento che ha dato agli sponsor un grandissimo ritorno mediatico, certificato da numeri impressionanti. Sono stati in totale 2 milioni e 250 mila i visitatori presenti a Les Sables d’Olonne, oltre 1 milione e mezzo alla partenza e i restanti in occasione degli arrivi. Nel 2012-2013 il totale era stato invece di circa 1 milione e 800 mila persone.
Il conseguente ritorno mediatico non è da meno: si calcola che sono stati scritti circa 45.000 “pezzi” sulla regata, un 36% coperto dalla TV (In Francia la copertura del Globe è capillare anche in televisione, con 605 ore di trasmissioni totali dedicate alla regata), 22% dalla carta stampata, 19% dal web, 15% sui social e 8% dalle radio. I giornalisti accreditati al villaggio del Vendée a Les Sables sono stati 1676, quelli sul sito web ufficiale della regata 2180.
I follower su Facebook sono stati 264.000, 54.000 quelli su Twitter, i live giornalieri hanno avuto un totale di 13 milioni di spettatori, 71 milioni le visualizzazioni dei video della regata. Il ritorno mediatico complessivo si calcola essere il 20% superiore rispetto all’edizione 2012-2013, la copertura totale sui cinque continenti è stata di 190 paesi, a fronte delle dieci nazioni rappresentate dagli skipper in gara.
Il successo di quest’edizione è stato poi anche nei numeri in acqua: è la prima volta nella storia del Vendée Globe che ben 18 skipper, su 29 partenti, tagliano il traguardo della regata.
Con numeri come questi la regata si conferma come non mai un evento mediatico senza alcun precedente nella storia della vela e con pochi rivali in generale nel mondo dello sport. Per la Francia, e la Vandea in particolare, è una gallina dalle uova d’oro: oltre al grandissimo aspetto sportivo c’è infatti un ritorno economico e d’immagine enorme. Per le aziende che hanno deciso di credere nei progetti sportivi degli skipper l’investimento sul ritorno d’immagine è assicurato. Aziende italiane, avete capito? Osate, abbiate coraggio, in Italia avrete solo l’imbarazzo della scelta sugli skipper capaci da scegliere.
http://www.vendeeglobe.org/fr
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