Padre e figlio, i Malingri e quell'Oceano che non è roba per mammolette
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Padre e figlio, su un cat non abitabile, spruzzi salati in faccia per giorni, un’impresa che mette a dura prova il fisico.
Ci risiamo, ancora una volta a caccia di record, ancora una volta sul loro F20 Feel Good: padre e figlio, Vittorio e Nico Malingri, andranno a caccia di un record mitico, una vera sfida e strema durante la quale ci sarà letteralmente da trattenere il fiato, sulla tratta Dakar-Guadalupe. L’Atlantico su un cat sportivo da 20 piedi, sia pur modificato per affrontare navigazioni offshore, non è un gioco da ragazzi ed occorre massima preparazione per barca ed uomini.
Vittorio e Nico Malingri sono in stand by a Dakar, Senegal, in attesa della finestra meteo giusta per spiccare il loro “volo Atlantico”. La variabile fondamentale ovviamente sarà l’umore dell’Aliseo, la cui costanza sarà fondamentale per la riuscita del record ed in un certo senso anche per la sicurezza dei due velisti. Una prima finestra meteo potrebbe essere stata individuata per il 20-21 marzo, ma non c’è la garanzia che l’Aliseo sia sufficientemente stabile nei giorni successivi.
Così Vittorio: “C’è una finestra possibile il 20-21 ma non sappiamo se l’aliseo durerà anche dopo il 25 in cui potremmo essere circa a metà strada. Inoltre c’é una opzione di rotta che prevede di passare in mezzo alle Isole di Capo Verde, e una che invece ci porterebbe più a sud delle isole all’inizio per navigare sul 13/14 parallelo sud dopo. E’ una questione di miglia in più da fare in un modo o nell’altro e bisogna scegliere quello che ci farà navigare con più sicurezza di avere vento su tutto il percorso”.
Un record epico
Il record è detenuto dai francesi Yves Moreau e Benoit Lequin che nel 2007 hanno compiuto la traversata in 11 giorni, 11 ore, 25 minuti e 42 secondi. Prima di loro il tempo di riferimento era stato segnato da Matteo Miceli ed Andrea Gancia nel 2005 in 13 giorni, 13 ore, 58 minuti e 27 secondi. Dopo il record dei francesi ci furono due tentativi italiani: il primo dello stesso Miceli in coppia con Tullio Picciolini, nel 2011, finito con la scuffia e il disalberamento di Biondina Nera. Il secondo fu tentato nel 2013 da Luca Tosi ed Andrea Rossi, finito in maniera praticamente analoga, ma in entrambi i casi gli equipaggi italiani stavano navigando forte, con un buon vantaggio rispetto al record dei francesi e con buone possibilità di segnare il nuovo primato.
Proprio in quest’ultima occasione Vittorio Malingri scrisse un articolo per il Giornale della Vela che suscitò scalpore e fece molto discutere, dal titolo “L’Oceano non è roba per mammolette”. Parole dure ed incisive, che a molti non piacquero, ma che in fin dei conti in questi anni potrebbero essere servite da stimolo per altri sportivi a caccia di record.
Vittorio Malingri nel 2008 stabilì, sullo stesso percorso, il primato in solitario con il tempo di 13 giorni, 17 ore e 48 minuti.
Mauro Giuffrè
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