Capo Verde mon-amour… i consigli per vivere al massimo Sao Vicente e Sao Antao
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Qualche giorno fa, vi abbiamo raccontato la storia di Erika e Stefano e del loro giro del mondo in tutta calma, oltre che i loro utili consigli per chi naviga a Capo Verde, una delle mete più frequentate del mondo dai velisti “macinamiglia”. In questa seconda puntata i due ragazzi ci raccontano nel dettaglio le isole di Sao Vicente e Sao Antao: da leggere assolutamente se avete intenzione, prima o poi, di assaporare in prima persona la magia dell’arcipelago africano.
I CONSIGLI PER GODERSI AL MASSIMO SAO VICENTE E SAO ANTAO
Qualche giorno fa abbiamo dato dei consigli ai nostri amici velisti per la navigazione a Capo Verde, abbiamo iniziato parlandovi di due delle isole da noi scelte per la tappa prima della nostra prima traversata Atlantica: Sal e Sao Nicolau, oggi vi racconteremo Sao Vicente e Sao Antao! Da Sao Nicolau abbiamo raggiunto Mindelo, Sao Vicente con una bella veleggiata di circa 55 miglia, fatta con una media di 5,5 nodi con vento al gran lasco a 15/18 nodi costanti, sicuramente da quando abbiamo lasciato Las Palmas, la navigazione più piacevole, con pochissima onda (ed è questo che mi piace ancor di più, la famosa onda oceanica clemente probabilmente la troveremo in mezzo all’oceano, per ora di clemenza ne abbiamo trovata poca a dirla tutta!)
Si arriva a Sao Vicente costeggiando Razo e Santa Luzia, due splendide isole selvagge, disabitate. L’ arrivo al capo prima della baia di Mindelo ci ha regalato una bellissima Lampuga di circa 3 kg!!! Premetto che noi non siamo pescatori troppo fortunati, ed in tutti questi anni vantiamo davvero pochi trofei di questa portata, ogni volta che sentiamo la canna da pesca tirare facciamo festa pensando già a ricette e al vino di accompagnamento del regalo che il mare ci sta per fare!!!! Questa sera in menù prevediamo quindi una fantasia di Lampuga cruda con: tartare e Ceviche, ricetta di pesce marinato peruviana di cui vado particolarmente ghiotta, ho imparato a farla grazie ai suggerimenti della proprietaria dell’ottimo ristorante Peruviano a Las Palmas “Aji , Limon y Canela” che si trova a Las Canteras, se ci passate non potete non andarci!!!
LA BAIA DI MINDELO
L’ingresso nella baia di Mindelo e’ piuttosto semplice, tanto è che si potrebbe anche arrivarci di notte senza problemi con qualche accorgimento. Seguendo le normali rotte , l’ingresso in baia avviene sempre da nord est, attraverso il canale tra Sao Vicente e Sao Antao ( una delle isole più grandi dell’arcipelago). La baia di Mindelo ospita il porto commerciale, la stazione dei traghetti , la Marina e molto spazio per ancorare comodamente, il tutto è dominato al suo ingresso da un isolotto ( ihleu dia Passaros) , che segnalo agli utenti di Navionics non è ben posizionato nel cartografico dell’applicazione, pertanto per arrivo con nebbia o di notte bisogna prestare molta cautela .
La baia e’ conosciuta anche per la discreta quantità di relitti emersi presenti, ai quali alcune barche locali di pescatori addirittura ormeggiano, anche a questo particolare bisogna fare attenzione per ingressi notturni, sono comunque tutti ben segnalati sia sul cartografico che con boe luminose. Il nostro programma e’di fermarci qualche giorno all’ancora , per visitare tranquillamente l’isola e per visitare , prendendo il traghetto, anche Sao Antao, dopo di che entreremo in marina per agevolare i rifornimenti prima della grande partenza e per lavare la nostra povera Alexa , ricoperta da uno strato di terra rossa, tipico inconveniente di queste isole ventose vicine ai deserti africani.
IL MARINA? BELLO, MA CARO
Dedico subito qualche riga al Marina di Mindelo, fortemente voluto per permettere il passaggio agevolato delle barche dell’ARC+ e della Atlantic Odyssey race, che dopo essere partite dalle Canarie, fanno scalo qui in rotta verso St.Lucia. Il Marina oggettivamente ed esteticamente e’ molto piacevole, si vede che è una struttura recente ed è piuttosto organizzato e ben dislocato. Purtroppo non è per nulla economico, soprattutto per chi come noi, viene da due anni nel porto di Las Palmas, uno dei più economici d’Europa. Per darvi un’idea , Alexa misura 11.40×3,44 e la tariffa scontata del 20% perché siamo in periodo di Carnevale, per noi è di 21 euro diari contro gli 8,50€ di Las Palmas, con elettricità compresa ma acqua esclusa ( includono solo 100lt di acqua durante il check in).
L’ACQUA E’ ORO
Proprio l’acqua sarà il vostro tallone d’Achille, queste isole ne sono carenti, quindi vale quanto l’oro, oltre al fatto che la pagate 0.02 cent al litro, è una questione di rispetto e principio non sprecarla! Lavare la barca cercando di non usare troppa acqua, dopo un mese in giro nell’oceano, con tempeste di sabbia, onde oceaniche e pesci volanti non è semplice (noi in 3 giorni, lavando la barca, facendo una doccia a testa al giorno, riempendo il serbatoio, abbiamo usato più di 1000 lt di acqua , per un totale di 20 euro, ci sentiamo molto in colpa , ma abbiamo fatto di tutto per ridurne l’uso).
Per chi sta in rada, atterrare con il tender ha il suo costo, per 4€ al giorno potrete ormeggiarlo al pontile del bar fluttuante appena sotto la reception, a quanto pare non ci sono alternative, sconsigliano di lasciarlo in spiaggia dicendo che vengono rubati, non ho la certezza sia vero, ma non abbiamo voluto testare! Fino a che non sarete in marina non potrete usare i bagni per farvi la doccia purtroppo, nonostante ci si acceda solo con la tessera a pagamento, non è possibile acquistarla, nemmeno se si lascia il tender e si ha la prova oggettiva di essere in barca! E’comunque possibile rifornirsi di acqua appena arrivati nella banchina del distributore di benzina.
Avrete il wi-fi gratuito al bar fluttuante del marina se consumate, ma rimango dell’idea che comprare la tessera SIM caboverdiana rimanga la soluzione migliore è più economica, anche perché purtroppo questo bar per quanto voglia ricalcare le orme del più famoso Sailor’s Bar di Las Palmas, non ne ha il carattere e la tipicità , e soprattutto manca il carisma inimitabile del grande Peppino, che dovete andare a conoscere se passate da Gran Canaria! Anche qui dovrete espletare le pratiche burocratiche di ingresso, la polizia marittima si trova giusto dietro il terminal dei traghetti (1,50 € di taxi dal marina o a piedi )così come l’immigrazione che dovrà timbrare i passaporti per lasciare il paese , spenderete in tutto 12 euro per le pratiche !
COSA NON POTETE PERDERVI
Escursioni: Non potete assolutamente perdervi Baia Das Gatas, in taxi 12 euro o in settimana raggiungibile con piccoli autobus locali a 2 euro. Farete uno dei bagni più rilassanti della vostra vita, in acque turchesi! Per gli amanti di Kite e windsurf anche la baia di Saramanca ha un fascino incredibile, in mezzo a dune di sabbia e montagne rocciose, anche se farsi il bagno diventa improbabile. Merita una visita , sempre in autobus (che si prende al mercato all’aperto di Mindelo per €1) il paese di San Pedro, che sorge dietro all’aeroporto Cesaria Evoria, in una splendida baia. Noterete come , sicuramente negli anni sono stati fatti molti progetti di costruzioni e di implementazione del turismo che purtroppo sono state abbandonate, lasciando il paese alla sua povertà).
In ultimo, da non perdere una giornata a Sao Antao, raggiungibile in traghetto (16 € a persona andata e ritorno). Per chi raggiunge Cabo Verde per poi attraversare consigliamo di fare rifornimento di generi alimentari a lunga scadenza e di acqua in bottiglia passando dalle Canarie, la catena di Supermercati Mercadona e’la migliore in termini di qualità prezzo, e dispone di molti prodotti sottovuoto gustosi! Qui a Cabo Verde la verdura e’carissima, troverete per assurdo un minimo di risparmio se l’acquistate al supermercato piuttosto che nei vari mercati locali ( un esempio, 3kg di pomodori più 3 kg di cipolle per un totale di spesa di 14 euro, e non scherzo!). Al contrario il pesce ha prezzi stracciati, ma ci auguriamo sempre tutti di pescarlo da soli!!!
IL PERIODO GIUSTO
Sicuramente se dovete scegliere un periodo da passare a Capo Verde, pensate a fine Febbraio per partecipare ad uno dei più bei carnevali senza dover attraversare l’oceano per arrivare in Brasile, non con i suoi fasti ma sicuramente con la stessa allegria, coinvolgimento e gli stessi colori.
Un ultima parentesi dovuta a questa terra meravigliosa e’ la sua musica.
Ogni pomeriggio e sera nei vari locali troverete jam-session di artisti locali molto talentuosi , i generi più suonati sono la MORNA e BOSSA NOVA con influenza del Brasile , e la Kizomba, genere per lo più ballato al pari della bachata Caraibica. Non potete non trascorrere qualche serata alla Livraria Nho Djunga, nuovo centro culturale della città , spazio cosmopolita e dedicato all’arte in cui si può ascoltare musica dal vivo di alti livelli mentre si brinda con la Caipirinha !
NON ASCOLTATE CHI…
Un ultimo consiglio amici velisti,
Se avete la voglia di navigare verso nuovi orizzonti, non ascoltate mai chi vi dice che un luogo “non vale la pena”, il mondo è tutto bello; se noi avessimo ascoltato le persone che ci parlavano così avremmo dovuto evitare Cabo Verde e anni fa il Marocco, entrambe esperienze invece bellissime, certo con qualche difficoltà , ma chi ama stare in porto allora non deve superare lo Stretto di Gibilterra… Lo dico senza polemica e con una vena ironica, qui si incontrano barche vissute, uomini che il mare lo hanno nell’anima in termini quasi leggendari, siamo lontani dalle barche scintillanti dei nostri porti durante l’estate, ma anche questo è il bello della vela e di questa vita con la famiglia del mare! Il prossimo pezzo spero di inviarvelo tra 20 giorni dalla Martinica!
Erika Storelli
ps: Ho scordato il particolare della spiaggia di Lajinha, proprio dietro il porto…è un paradiso.
Potete seguire le avventure di Erika e Stefano sulla loro pagina Facebook BARCHETTALOVE
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