Parola d'ordine "stile": 5 daysailer senza compromessi
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Originali, stilose, a volte poco marine ma spesso di grande tendenza: il day sailer è un genere che, se da un lato non va molto forte in Mediterraneo, dall’altro ha sempre impegnato i progettisti nella ricerca di forme e soluzioni nuove per il design.
Queste barche sono tipiche, ma non esclusive, dei laghi, e solitamente fanno convivere prestazioni veliche divertenti con una generale facilità d’utilizzo adatta ad equipaggi familiari.
Nell’ultimo periodo c’è chi si è divertito a sperimentare questa formula anche su misure over size, 100 piedi per intenderci, ma in generale quello che colpisce di queste barche è l’essere molto accattivanti da un punto di vista estetico.
Sizzler 60, stile allo stato puro
Stile senza compromessi. Poppa totalmente aperta, flush deck, nessuna cima o manovra a vista e look da fuoriserie sportiva. Ovviamente si tratta di un progetto totalmente custom, anzi c’è di più: l’armatore, Duane Hagadone, ha deciso di farsela costruire a “casa sua”, ovvero presso un capannone della Hagadone Marine Group, già specializzata in piccole barche da lago in legno, nel cuore del nord USA, nello stato di Idaho. Il progetto è stato affidato all’inglese Tony Castro, la costruzione scelta è stata un composito di legno e carbonio, laminato con epossidica. I circuiti idraulici di bordo sono stati affidati a Cariboni.
Egoist 100
Non potevamo non inserire la chicca di Philippe Briand. Certo la misura non esattamente da daysailer, ma lo stile è proprio quello e da un punto di vista estetico il look è estremamente ricercato con un sapiente mix tra classico, vedi il dettaglio della poppa, ed ultra moderno. Una tuga filante e aerodinamica, una coperta flush e un pozzetto centrale vecchio stile caratterizzano la barca. Ovviamente anche in questo caso la costruzione in carbonio la fa da padrone, su un livello di customizzazione così alto la qualità costruttiva non può certo essere da meno.
Fresset 32
Qui sbarchiamo oltre una nuova frontiera: il singolo daysailer. Visto da prua sembra quasi un enorme Finn, un derivone da governare in solitario soprattutto per la scelta di armarlo solo con una grande randa, come appunto avviene su alcuni singoli. Il pozzetto è però abbastanza profondo, così come ottima l’organizzazione delle manovre per la conduzione in solitaria. Progetto di German Frers per Mboats Buenos Aires.
R30
Tipico daysailer, ma questa volta a firma italiana, nello speficio il progetto è di Allessandro Comuzzi. Costruito dai Cantiere De Cesari di Cervia, è stato relizzato in legno lamellare con fasciame incrociato e resine West system e si caratterizza per l’inconfondibile ruota senza ragi. Obiettivo di questo progetto è stato quello di concepire fin da subito una barca senza barriere e non di adattarla a posteriori per le persone su sedia a rotelle. La timoneria a ruota, escludendo altri sistemi già presenti su barche per disabili, consente di essere utilizzato in qualsiasi posizione tanto da portatori di handicap quanto da normodotati.
http://www.alessandrocomuzzi.com/
CW Hood 32
Un po’ Dragone, un po’ Soling, con il CV Hood 32 torniamo su un design dal gusto classico, variante del medesimo concept. Pozzetto profondo, manovre ottimizzate per due persone, con fiocco autovirante ed asimmetrici rollabili, rendono questo day sailer perfetto per veleggiate giornaliere su un lago o in acque calme. Costruito da CV Hood Yachts nel cantiere situato a Marblehead, nel Massachusetts.
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