X4 Provata per voi. Pronti per il nuovo X Factor?
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Vento da nord mai superiore agli 8-9 nodi, pioggia e onda lunga da sud. Queste le condizioni che ci attendono a Chiavari per la prova del nuovo X4. Questa imbarcazione è la secondogenita (sorella minore dell’X6) della nuova gamma del cantiere danese X-Yachts che vuole essere una sintesi delle due linee Xp (Performance, rispetto al quale è più pesante e più voluminoso) e Xc (Cruiser). Il meglio delle prestazioni e delle manovre a bordo preso dal mondo delle regate, unito ai dettagli che assicurano il massimo del comfort in crociera. Un’imbarcazione sportiva quindi, con la caratteristica qualità costruttiva e l’attenzione per i particolari di X-Yacht e che viene così descritta dal suo papà, Niels Jeppesen: “ “Lo scafo è stato disegnato per soddisfare velisti che vogliono navigare bene in ogni condizione. Riuscire a garantire un elevato comfort anche di bolina era uno dei requisiti base. A differenza di molti altri progetti di oggi, l’X4 vuole essere divertente e semplice da portare non solo al lasco. Performance e tenuta del mare di bolina hanno svolto un ruolo fondamentale nella scelta dei parametri progettuali in cui muoverci. La barca ha un altro rapporto zavorra/dislocamento invece di una grande superficie dello scafo e questo assicura una confortevole stabilità. La superficie bagnata e il trascinamento sono minimizzati, cosa fondamentale per le performance con vento leggero“.
LA QUALITA COSTRUTTIVA E’ TUTTO
Il fenomeno X-Yachts è riassumibile in due aspetti: le linee risucite disegnate da Niels Jeppesen e la geniale trovata del “ragno” strutturale in acciaio galvanizzato. Ovvero una scacchiera che viene incollata all’interno del fondo dello scafo. Si ottiene così una straordinaria rigidità di tutta la parte inferiore dello scafo senza dovere aumentare a dismisura lo spessore della vetroresina, ottenendo così un notevole risparmio di peso. Nel caso del “ragno” strutturale il pagliolato è appoggiato direttamente sulla faccia superiore del ragno, che essendo alquanto ravvicinato, permette di fare pagliolati veramente leggeri, benchè solidi e stabili. Lo scafo è costruito in infusione sottovuotocon laminazione in sandwich di epossidica.
NAVIGAZIONE: UNA BELLA SORPRESA
Nonostante le condizioni non fossero ideali per uno scafo del dislocamento di quasi 9.000 chili, la barca ha tirato fuori un’inaspettata reattività sul timone. A dispetto dell’onda e del vento leggero abbiamo registrato velocità di tutto rispetto. Appena usciti dal porto di Chiavari abbiamo issato il gennaker (un A2) per andare alla ricerca di un po’ più di pressione in mezzo al mare. Con 115 gradi reali al vento e un’intensità reale di 8.5 nodi la SOG della barca è raramente scesa sotto i 7,5 nodi arrivando fino ai 9,5 nodi grazie all’aiuto di qualche raffica di Tramontana. Al timone la sensibilità sulle ruote è sempre stata ottima, grazie anche al grande lavoro fatto sul circuito di trasmissione. La barca ha risposto bene agli imput dati dal timone regalando piacevoli sensazioni. Le stesse impressioni le possiamo sottoscrivere anche per la navigazione di bolina. La barca è sempre stata leggera sul timone, facile da accompagnare sull’onda grazie al supporto di un genoa 106%, anche se, come ci ha spiegato Matteo Reboli di North Sails a bordo con noi durante la prova: “il fiocco armato oggi è una vela all pourpose, pensata per la crociera e non specifica, come forma e grammatura, per vento leggero”. Con un reale che non ha mai superato gli 8 nodi l’X4 ha bolinato bene salendo frequentemente sopra i 6.5 nodi e garantendo un buon angolo reale al vento di 40 gradi.
COPERTA ATTREZZATA DA RACER
Il modello che abbiamo provato era equipaggiato con albero passante e boma in carbonio Axxon (disponibili anche in alluminio), vele North Sails 3Di 760 Aramid Dyneema, sartiame in tondino, chiglia a T con pescaggio intermedio (2,20 mt, ma si può scegliere anche una chiglia a L in altre due misure 1,85 e 2,5 metri ), elica a due pale abbattibili Gori per un motore Yanmar da 75 cv. Il circuito della scotta della randa, con carrello recessato in coperta, è sdoppiato e rimandato a due winch dedicati; sono poi previsti altri quattro verricelli per le scotte del genoa e per le manovre. A poppa trovano spazio la zona di stivaggio per la zattera, quattro gavoni spaziosi, la plancetta di serie e il paterazzo idraulico.
SOTTOCOPERTA IL REGNO CRUISER
Interni in rovere (disponibili anche in teak), cabina armatoriale a prua, doppio bagno e due cabine a poppa. La sensazione sottocoperta è che gli spazi non manchino assolutamente: l’altezza della dinette è di 1.95 mt, mentre nella cabina di prua i metri sono 1,85: questi volumi sono garantiti dalla tuga importante, caratterizzata dallo scalino a prua dell’albero (dove è stata collocata una finestra che aumenta la luminosità interna e al tempo stesso snellisce la tuga). La cucina è posizionata sulla murata di sinistra ed è equipaggiata con doppio lavabo e piano in corian. In aggiunta al layout protagonista della prova (tre cabine e due bagni) sono disponibili altre tre configurazioni da due a tre cabine, da uno a due bagni. Sottocoperta quindi non manca il comfort: a bordo dell’X4 non sentirete la mancanza di casa.
IL BOMPRESSO/DELFINIERA E’ CUSTOM
L ultima tendenza dei cantieri è quella di fornire la barca già dotata di delfiniera. I vantaggi sono molteplici: questo naso a prua non fa picchiare l’ancora contro lo scafo delle prue sempre più verticali, permette di spostare all’estrema prua il punto delle ormai indispensabili vele da portanti e da vento leggero come gennaker e Code 0, così da armarle senza ostacolare lo strallo di prua dove è armato il fiocco. Inoltre, per semplificare le manovre, è possibile montare sulla delfiniera anche un frullino. Il cantiere danese sta cavalcando in pieno questa tendenza. Infatti a bordo dell’X4 l’armatore può scegliere il bompresso/delfiniera addirittura in tre differenti configurazioni. Nella prima immagine il layout standard in vetroresina con l’ancora integrata. Nel secondo disegno viene mostrato il bompresso in carbonio con l’ancora integrata. Nell’ultimo invece rimane il bompresso in carbonio, nelle variante nera, ma senza il sistema per il fissaggio dell’ancora.
I NUMERI DELL’X4
Lunghezza f. t 12,91 m
Lunghezza al galleg. 12,50 m
Baglio massimo 3,95 m
Pescaggio standard 2,20 m
Disloc. a vuoto (approx) 8.850 kg
Zavorra (approx) 3.800 kg
Motore 75 kW
Cap. gasolio (approx) 200 lt
Cap. Acqua (approx) 340 lt
Cabine 3 / 2
Bagni. 2/1
Posti letto 6/8
Altez. in dinette (approx) 1,95 m
Sup. velica bolina 970 mq
Gennaker 101,14 mq
Spinnaker 150 mq
Progettista Niels Jeppesen
Importatore www.x-yachts.com/it
PREZZO Base e 284.500 Iva esclusa franco cantiere
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Barberis da 7 a 12.5 metri
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Baltic da 11.8 a 15.2 metri
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di alpa da 9,5 a 12,6 m
Il panorama relativo quelle che definiamo Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un reame vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non
Doppia ruota del timone: quando la regata serve la crociera
La doppia ruota del timone è ormai quasi un must-have per la maggioranza delle barche presenti sul mercato ma, in realtà, è un’esigenza nata ben addietro, per la regata. Come tanti accorgimenti sviluppati per la competizione, ha però poi preso