Il guru delle grandi navigazioni a vela nel mondo, Jimmy Cornell, ha stilato la classifica dei 10 luoghi più belli del mondo dove navigare. E bisogna crederci se li consiglia lui, l’uomo che negli ultimi 40 anni ha percorso 200.000 miglia i tutti i mari e gli oceani del pianeta, tre giri del mondo compresi. Questa preziosa classifica e’ stata pubblicata sul numero di febbraio della rivista Yachting World, ecco i 10 luoghi che per Jimmy Cornell vanno visitati una volta nella vita, con le sue personali valutazioni. Sappiate che Cornell li ha visitati con le sue barche, ma potete anche navigare in questo paradisi affittando una barca. Ormai una barca vela da noleggiare la trovi dovunque!
Sono le isole tropicali più belle del pianeta. Vegetazione lussureggiante, cime scoscese, sorgenti di acqua e cascate, baie protette, antichi villaggi accoglienti. Questo arcipelago dell’Oceano Pacifico che fa parte della Polinesia francese ha un clima baciato da Dio buono tutto l’anno e non sono sul percorso dei cicloni tropicali. Sono sei le isole principali, la più grande e’ Nuku Hiva ma quella più amata dai dipartisti e’ Hiva Oa.
Impensabile sino a pochi anni fa inserire tra le mete più ambite questa terra ai confini del mondo. Adesso e’ possibile, anche con itinerari in barca a vela da novembre a marzo, come quelli di Grand Nord Large (gngl.com) e Victory Adventure Travel (victory-cruises.com). La Penisola Antartica offre emozioni forti in scenari mozzafiato tra iceberg, colonie di pinguini, isole di ghiaccio, megattere.
La Nuova Zelanda ha una varieta’ unica di alte montagne, ghiacciai, profondi fiordi, spiagge di sabbia incontaminate, piscine di acqua vulcanica, felci giganti in una natura unica che soddisfa le aspettative anche del navigatore più esigente.
Nessun altro luogo del pianeta può vantare la varietà’ di fondali che offre l’arcipelago delle isole Vanuatu con le spettacolari eruzioni vulcaniche, i villaggi dove la popolazione mantiene le loro tradizioni e antiche credenze.
Vava’u, parte del regno di Tonga, e’ un arcipelago di 100 isole e isolette con vegetazione tropiacel rigogliosa, spiagge bianchissime, grotte subacquee con abbonanti ancoraggi riparati. Le acque tranquille attraggono le megateri che in inverno qui si riproducono, uno spettacolo unico e la possibilità’ di nuotare insieme a loro.
Un paradiso per il diporto, meno duro di quel che si pensi. Isole, fiordi riparati, stretti canali, montagne innevate, ghiacciai in una natura incontaminata senza insediamenti per miglia e miglia. La temperatura media varia dai 4 gradi del mese più freddo (luglio) ai 14 di quello più caldo (gennaio).
Questo arcipelago dell’Oceano Indiano costituito da isole, atolli e barriere coralline e’ una delle mete da sogno per i diportisti di tutto il mondo. Incontaminato, lontano dalla civilizzazione, quasi disabitato offre ancoraggi paradisiaci in terre tropicali.
Quasi 400 isole di cui una cinquantina abitate di fronte a Panama, facilmente raggiungibili ma perfettamente preservate. Ci vivono gli indiani Kuna che sono rimasti non contaminati dal resto del mondo. I Caraibi più veri.
Una crociera in Alaska nei mesi più favorevoli da giugno ad agosto è un’immersione tra boschi che arrivano sino alla rive, vallate mozzafiato, vette innevate, osservando otarie, balene, orche, alci, orsi che qui vivono in pace con la natura.

10. GROENLANDIA
Tra maggio e luglio si naviga tra colonne di ghiaccio multicolore, tundre sconfinate, isolotti e scogliere, colonie di foche, uccelli, volpi e orsi polari e grazie alla sua vicinanza al Polo Nord godere di uno dei fenomeni naturali più affascinanti: l’aurora boreale.

Jimmy Cornell (il cui vero nome è Dragos Corneliu Cismasu, nato in Romania 75 anni fa) è stato un vero guru per generazioni di crocieristi (il suo libro “World Cruising Routes” ha venduto 150 mila copie, tantissime nella nicchia della nautica). Jimmy è il fondatore dalla ARC (Atlantic Rally for Cruisers) nel 1986 e, recentemente, stanco della piega “competitiva” che aveva preso la regata, della Atlantic Odyssey. Inoltre ha ideato la Pacific Odyssey, studiata per coloro che dai Caraibi vogliono dirigersi verso il Pacifico del sud.