Maserati ai raggi X: tutti i segreti del mostro volante svelati da Soldini
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Se vuoi frantumare record oceanici, la tua barca deve possedere due caratteristiche: solidità e leggerezza. Questo ha chiesto Giovanni Soldini ai produttori quando è stato il momento di attrezzare il suo bolide Maserati, ex-MOD70 che il navigatore milanese ha deciso di “stravolgere” per farlo volare con i foil. Abbiamo chiesto a Giovanni di raccontarci tutti i segreti del suo maxi trimarano, dagli impianti all’attrezzatura di coperta, da vele alle appendici.
MA QUALE CHARTPLOTTER!
“Partendo dall’elettronica di bordo”, esordisce Soldini, “abbiamo installato autopiloti azionati da motori Raymarine, mentre per quanto riguarda i ripetitori dei dati ci siamo affidati ai modelli di B&G. Tutti i dati analogici, da quelli comunicati dai sensori sui foil a quelli del trasduttore del vento, sono convogliati in un processore della spagnola Bravo Systems (sofisticato sistema utilizzato anche in Coppa America) che li digitalizza e mette in relazione tra loro, permettendoci di visualizzare le informazioni con una precisione totale”. Per quanto riguarda i chartplotter? “Chartplotter? Cosa è?”, scherza Soldini, “A bordo per settare le rotte, la tattica e la strategia struttiamo un software di navigazione francese, sviluppato da Adrena, che è fornitore ufficiale del Vendée Globe”.
UNA FONTE POCO NOTA DI… RISPARMIO PESO
“Un campo dove è possibile massimizzare il risparmio dei pesi”, spiega il navigatore, “è quello delle vernici antivegetative (sull’opera viva) e soprattutto degli smalti (opera morta). Ricordo che nel vecchio VOR70 Maserati eravamo arrivati a guadagnare ben 30 chili! Anche sul Multi 70, lavorando a stretto contatto con i nostri partner di Boero YachtCoatings siamo riusciti a ridurre all’osso i pesi grazie all’applicazione di uno smalto fine di colore blu nella porzione superiore degli scafi”.
IL DISSALATORE PIU’ LEGGERO DI SEMPRE
Passiamo agli impianti di bordo: “Per quanto riguarda il dissalatore, che ci serve sia per l’acqua potabile che per la reidratazione dei cibi liofilizzati, ci siamo affidati a Schenker, azienda con cui collaboriamo da tempo: anche in questo caso, la parola d’ordine doveva essere leggerezza, quindi abbiamo studiato una soluzione custom”. Il dissalatore montato su Maserati è un derivato dal modello di serie “Smart 30 Basic” ma è stato fortemente alleggerito rispetto alla versione commerciale. “E’ stato costruito interamente in fibra di carbonio”, prosegue Soldini, e pesa solo 18 kg risultando il dissalatore più leggero mai costruito in questa categoria. Proprio per la tipologia dell’installazione sono stati studiati accorgimenti speciali che consentono al dissalatore di funzionare correttamente ad ogni regime di velocità. L’impianto è quindi in grado di assorbire le sollecitazioni dovute al “volo” dell’imbarcazione a velocità sostenuta in planata sulle onde oceaniche. Completamente immune alla corrosione, consuma mediamente 4 Watt per litro.
L’IMPORTANZA DEI PANNELLI SOLARI
Sulle batterie Giovanni Soldini si è affidato alla tecnologia degli ioni di litio (l’unica a garantire un risparmio di peso notevole), mentre per quel che concerne le fonti di energia “i pannelli solari hanno giocato un ruolo fondamentale. Pensate che a bordo di Maserati i pannelli Solbian ci forniscono l’80% di energia e ci hanno consentito così di sbarcare l’alternatore da 180 A (pesava oltre 20 kg) e sostituirlo con uno molto più compatto. Il che si traduce in ulteriore riduzione dei pesi, visto che la quantità di gasolio utilizzata è ancora minore”. Maserati è equipaggiato con 8 pannelli solari SP 72 ALLinONE.
PER SOSTENERE IL CARICO DEI FOIL
Passiamo all’attrezzatura di coperta: “Per quanto riguarda il bozzellame e i winch abbiamo sfruttato ‘l’eredità’ derivante dai tempi in cui Maserati era il MOD 70 Edmond de Rothschild, con attrezzatura per la maggior parte fornita da Harken (Facnor per l’avvolgitore). Il sistema di movimentazione dei foil a “L” e della deriva, che abbiamo scoperto sulla nostra pelle essere più sollecitato del previsto, adesso lo abbiamo rinforzato con i nuovi stopper Antal, tra cui il nuovo Jammer DV”. Quest’ultimo integra due cunei sagomati a ‘V’ che si incastrano avvolgendo e facendo presa sul tessile: il sistema Double V-Grip stringe la manovra con forza eppure salvaguardando la calza. Maggiore è il carico sulla manovra, più lo stopper stringe la presa e la pressione si esercita su quattro lati. “Con Antal”, prosegue Soldini, “abbiamo inoltre in programma di studiare altre soluzioni per alleggerire ulteriormente la barca, per quanto riguarda hook e carrelli per la randa steccata”. Per cime, scotte, drizze e sartie in tessile (nello specifico, quest’ultime in PBO) la scelta è ricaduta sui collaudati prodotti di Gottifredi Maffioli.
ALBERO, VELE, APPENDICI
L’albero alare di 29 metri è rimasto quello originale dei MOD70, le vele sono state realizzate da North Sails (ci ha messo lo “zampino” Gigio Russo), mentre le appendici (foil, deriva, profili timoni) sono state realizzate dalla Eligio Re Fraschini, azienda all’avanguardia tecnologica che produce attrezzature e parti in materiali compositi e metalli di altissima qualità e performance per i settori aerospaziale, automotive, nautica da competizione, racing F1 e progetti speciali. Nel “backstage” l’uomo chiave, oltre al braccio destro di Soldini Guido Broggi, è il progettista Guillaume Verdier, “con cui ci confrontiamo costantemente, visto che aveva curato l’ottimizzazione della barca quando era ancora di Team Gitana”, conclude Soldini.
MASERATI IN BREVE
Maserati è un Multi70 dotato di foil, costruito nel 2011, lungo 21,2 metri e largo 16,8. Pesca un massimo di 4,5 m e l’albero è alto 29 metri. Il peso totale è di 6,3 tonnellate e la superficie velica è di 310 mq a vele bianche e 409 mq alle portanti. La velocità massima raggiunta dal trimarano, per adesso, è di 43 nodi. Progettato dallo studio Van Peteghem Lauriot-Prévost (VPLP), Maserati Multi70 – ex purosangue della scuderia di Team Gitana – è stato ottimizzato dal progettista francese Guillaume Verdier e dal suo team in vista delle nuove sfide.
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Classe 2000: 5 nuove barche che diventano Classic Boat di valore storico
Anno nuovo, nuove Classic Boat: arrivano le ‘Classe 2000’. Apriamo l’anno sul fronte ‘classic’ parlando di quei progetti di inizio XXI secolo che, nei prossimi 12 mesi, compiranno ben 25 anni dal loro primo varo, classificandosi così come Classic Boat.
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di FARR da 7.5 a 12,4 metri
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come
Matchless, storia e testamento di uno Swan 57 eccezionale
C’era una volta una vela diversa, forse più romantica, forse più appassionata – forse non sta a noi dirlo. Certo è che, oltre alle leggende, ce ne rimangono oggi i custodi. E, grazie ai tanti di loro, il sogno e
Classe 2000: diventano Classic Boat di valore storico 20 ‘nuove’ barche
Anno nuovo, nuove Classic Boat: arrivano le ‘Classe 2000’. Apriamo l’anno sul fronte ‘classic’ parlando di quei progetti di inizio XXI secolo che, nei prossimi 12 mesi, compiranno ben 25 anni dal loro primo varo, classificandosi così come Classic Boat.