Paolo Bua, il designer sardo che ha conquistato Parigi

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“Guardi, le sue barche erano le più belle, qui al Salone di Parigi”
. Se a dirtelo è il direttore di Voile Magazine, una delle riviste francesi di vela più importanti, puoi già ritenerti soddisfatto. Poi scopri che nell’ambito del concorso per la Barca dell’Anno indetto dalla stessa rivista sei stato nominato con ben quattro barche in tutte le categorie e – per la prima volta nella storia del premio – si sono inventati un riconoscimento ad personam per te come progettista. Hai proprio fatto centro.

IlProgettista_PaoloBuaIL SASSARESE CHE FA IMPAZZIRE I FRANCESI
Questa è in breve la bella storia di Paolo Bua, sassarese di 37 anni: in Francia, la patria della vela, è considerato il più grande progettista per il 2016, per la prima volta hanno deciso di premiare un designer e non una barca. “Quest’anno lo sentivo che mi sarebbe andata bene. Mi hanno premiato il giorno del compleanno di mia moglie, sono andato in Francia rimandando i festeggiamenti: se non fossi stato premiato lei me lo avrebbe rinfacciato negli anni a venire”, scherza Bua. La domanda è ovvia: caro Paolo, quando ci delizierai con una barca di dimensioni maggiori? “Appena me la commissionano, io sono pronto”.

IL “BUA PENSIERO”
“Ultimamente”, ci racconta, “quasi tutti i miei colleghi stanno seguendo la moda di “gonfiare” molto i volumi della prua e dell’opera morta, pensando che questo favorisca la planata (mentre secondo me è molto controproducente, è esattamente dove io voglio il minimo volume possibile). Questa tendenza è portata al limite delle carene tipo scow ma è evidente in tutte le nuove barche, con prue arrotondate e voluminose. Le mie invece non sono così: le prue sono affilate come punte di freccia, le barche snelle e con poca superficie bagnata, i bordi liberi bassi, la poppa larga e planante, il baricentro basso ed il dislocamento leggero. Il risultato è poco attrito con l’acqua, poca presa al vento, una grande efficacia e facilità di conduzione in acqua, ed una linea elegante. Non seguendo la moda, non si rischia di diventare fuori moda….ho preferito sviluppare un mio stile personale basato sulle mie teorie e la mia esperienza in barca, cercando di conciliare le prestazioni (ed i risultati in regata ed in acqua in generale sono ottimi) con l’armonia e l’eleganza delle linee”.

I QUATTRO “GIOIELLI” DI PAOLO BUA
Sono quattro, dicevamo le barche firmate da Paolo Bua che hanno suscitato l’interesse della giuria, sulle 20 totali.

share-640-2015-ph-max-ranchi-creditXO-RACER
Dell’XO-Racer ve ne abbiamo già parlato QUI (non fate caso al titolo, Paolo si è tagliato i dread, “ora sto più comodo, in barca”). La barca in questione una volta si chiamava Share 640 ed al tempo della fase concettuale del progetto veniva chiamata da due dei membri del progetto “Mulo”. Ebbene, il Mulo ha vinto la regata più famosa del mondo, la Barcolana, ben 5 volte di fila dal 2012 ad oggi, nella sua classe. Lungh. 6,45 m; largh. 2,5 m; disk. 450 kg; pesc. 0,50/2,00 m http://www.xosailers.com/it/xo-racer-5/

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Dello stesso cantiere porta il marchio quello che bus definisce un “weekender”. Prua inversa e sottile e linee d’acqua che si appiattiscono verso poppa, seguendo i dettami della barche più sportive in circolazione, pur con uno stile più “signorile”. Il rapporto di zavorra del 50% lo rende una barca rigida alla tela. La sua minima superficie bagnata gli dona agilità di manovra anche con poco vento. http://www.xosailers.com/it/la-barca/

troll-26-768x713TROLL 26
Non fatevi ingannare dal nome “fantasy” e un po’ “mostruoso”. Gli ingressi d’acqua sono più che fini. Il bretone Chantier des Ileaux è famoso in patria per i suoi modelli “ultrachic”, che uniscono linee d’altri tempi a materiali moderni. Il Troll 26 ha una coperta aperta dove spiccano due sedute old style lunghissime, che sfruttano bene lo spazio lasciato libero dall’albero molto avanzato. La scotta randa, per non dare fastidio all’equipaggio, è rilanciata fino ai piedi del timoniere. Lungh. 8 m; largh. 2,52 m. http://ww.chantierdesileaux.com


dsc_6242-1024x680SUPER LEGGERO

Fratello minore del Leggero L8, sempre a cura di Bua e già vincitore di alcuni premi nel 2012, questo 6,70 metri dispone di doppie pale dei timoni e chiglia sollevabile. Una barca sportiva e adatta al daysailing più “corsaiolo”, che potrebbe avere successo anche tra le boe. Lungh. 6,7 m; largh. 2,40 m; disl. 600 kg; pesc. 0,60/1,80 m. http://www.chantierdesileaux.com/

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