Il più grande marinaio del mondo si chiama… Jon Sanders
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Forse non lo avete mai sentito nominare. Eppure l’australiano Jon Sanders è da molti considerato il più grande marinaio vivente, alla stregua dei grandi miti del passato. E diciamocelo, i traguardi raggiunti sono dalla sua parte. Se non ci credete, eccovi qualche “piccolo” esempio:
- Ha percorso navigando senza scalo, senza assistenza e in solitario la più lunga distanza di ogni tempo: 71.023 miglia nautiche
- 5 circumnavigazioni non-stop
- 5 passaggi di Capo Horn (uno est-ovest e quattro ovest-est)
- 4 volte ha doppiano i cinque grandi capi del Sud;
- 1 circumnavigazione est-ovest
- 4 circumnavigazioni ovest-est
- è l’unico ad aver completato 5 circumnavigazioni su una barca di meno di quindici metri
Un curriculum impressionante (in realtà è addirittura più lungo), impreziosito da una vera perla. Tra il 1986 e il 1988 ha completato un triplo giro del mondo consecutivo e senza scalo (roba da far impallidire Bernard Moitessier). Oltre 71.000 miglia in 658 giorni a bordo del 14 metri Parry Endeavour (oggi conservato al Western Australian Museum, insieme ad altri scafi celebri come Australia II, che nel 1983 strappò per la prima volta la Coppa America agli statunitensi).
Il terzo di questi giri del mondo lo ha fatto navigando verso ovest; a chi gli chiese il motivo di questa inversione di rotta, Jon rispose semplicemente: “Per rompere la monotonia…”.
Oggi Jon (classe 1939) è ripartito a 77 anni per portare a termine un’altra impresa da Guinnes: completare il decimo giro del mondo a bordo di Perie Banou II, uno Sparkman&Stephens 39. Non si tratta questa volta di una navigazione in solitario e non-stop, perché Jon prenderà anche parte alla Cape to Rio per attraversare l’Atlantico (anche se difficilmente con la sua barca riuscirà a stare dentro ai tempi massimi di percorrenza).
“Questa volta voglio navigare più rilassato“, ha dichiarato prima di partire. “Sono conosciuto dagli appassionati per le mie navigazioni senza scalo, ma non questa volta“. Un’impresa che assume anche un significato più grande, se si pensa che Sander l’anno scorso ha subito un’operazione a cuore aperto. “Il mio cuore batte bene ora, così posso andare un po’ dove mi pare…“.
Potete seguire il viaggio di Jon cliccando qui.
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